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ARCANGELO GABRIELE: Insieme a Michele e Raffaele, è uno degli angeli menzionati nella Bibbia. Rappresentato anche come "la mano sinistra di Dio", è il primo ad apparire nel Libro di Daniele della Bibbia. Nella tradizione biblica è a volte rappresentato come l'angelo della morte, uno dei Messaggeri di Dio: anche come angelo del fuoco.

Amaris aveva appena aperto l'ultimo e-book presente nella sua libreria Amazon, quando la nave ebbe un sussulto.

Si alzò di colpo dal letto, fin troppo velocemente affinché il suo cervello potesse processare l'azione, e per poco non rischiò di finire di testa nell'armadio.

Si rimise subito in piedi, barcollando per qualche secondo seguendo il movimento della nave, contò fino a dieci e, dopo essere passata dal bagno a darsi una rinfrescata con dell'acqua gelata, nella speranza che questa potesse bastare a tenerla in piedi, uscì dalla coperta per andare sul ponte e capire per quale stramaledetto motivo la nave, dopo aver tentato di romperle le gambe, sembrava non muoversi più.

-Che succede? -Domandò una volta raggiungenti Loki sul ponte.

-Non lo so... -Rispose l'altro affacciandosi dal parapetto con aria confusa. -Sembra si sia arenata. -Amaris inarcò un sopracciglio con aria perplessa.

-Non avevi detto che era magica?

-Ed è così! -Replicò lui continuando a cercare di capire cosa avesse bloccato il veliero andando avanti e indietro freneticamente da una punta all'altra della nave. -Deve essere successo qualcosa. Qui non c'è nulla... -Constatò con aria pensierosa. -Scendo a controllare. -Annuciò. -Tu non muoverti da qui. -Amaris sbadigliò assonnata. La stanchezza iniziava a farsi sentire, il suo corpo non era più abituato a percorrere più di due metri di distanza e di certo lo stile di vita che aveva portato avanti negli ultimi due giorni e mezzo non l'aiutava.

Se solo il suo allenatore l'avesse vista così... l'avrebbe obbligata a fare dieci giri della palestra più un'ora extra di potenziamento, giusto per assicurarsi che si mantenesse in forma e non si lasciasse andare.

-Ancora ordini? -Esclamò lei mentre Loki alzava gli occhi al cielo esasperato.

-Te lo chiedo per favore Amaris. Non scendere dalla nave. Qui sei al sicuro.  -Amaris osservò il Dio per qualche secondo, era come se negli ultimi due giorni in cui non lo aveva visto, Loki fosse invecchiato di colpo, raggiungendo un'età indefinita fra i venticinque e i trent'anni. O forse era solo la stanchezza a giocarle brutti scherzi.

-Vedi che non è così difficile? -Disse con tono canzonatorio. Loki sbuffò per poi scendere dalla nave.

————-
A quanto pareva si trovavano in India. Almeno questo era quanto il Dio aveva potuto constatare dopo un'attenta analisi dell'oceano e del terreno sul quale si trovava.

La barca sembrava non avere sbattuto contro niente, nessuno scoglio, né il molo che fra l'altro era perfettamente intatto davanti a lei.

Ma se la nave si trovava così vicina, il molo avrebbe dovuto essere in pezzi a giudicare dal sussulto violento che aveva avuto il veliero...

Era come se qualcosa l'avesse bloccata. O qualcuno... Ma nessun essere umano avrebbe potuto mai avere una forza simile.

Poi la vide: una runa, disegnata esattamente sotto i suoi piedi, sulla pedana in legno. Appena il Dio si voltò, dando le spalle alla nave, sentì una mano afferrargli la spalla.

-Dannazione! -Imprecò appena prima di cadere in un sonno profondo.

Quando il Dio riaprì gli occhi, notò con piacere che si trovava ancora nello stesso punto in cui ricordava di essersi addormentato, solo che questa volta non era da solo. Davanti a lui si trovavano quattro angeli dalle enormi ali piumate, bianche come il latte e affilate come delle lame.

GODSWhere stories live. Discover now