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SEKHMET: (anche Sachmis, Sakhmet, Sekhet o Sakhet) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto.
Era venerata come divinità della guerra, delle epidemie e delle guarigioni

-Si può sapere perché lo hai fatto?! -Lucifero si diresse a passo spedito verso Seth con gli occhi infuocati, mentre sui palmi delle sue mani prendevano vita due fiamme ardenti.

Non appena il Dio si voltò, una fiammata passó dritta accanto al suo orecchio mandando in fiamme la tenda alle sue spalle, mentre Ares osservava la scena da infondo alla stanza con aria divertita.

Lucifero era pronto a trasformare il Dio del Caos in un mucchio di cenere fumante, se solo davanti a lui non fosse apparso uno stramaledettissimo leone gigante a sbarrare la strada che lo separava da Seth.

-Levati! -Ordinò Lucifero mentre la fiamma continuava ad ardere sulla sua mano. Per tutta risposta, il leone ringhiò talmente forte da riuscire a far tremare le mura della sala, quasi fosse arrivato un terremoto.

-Sekhmet. -La chiamò il Dio prendendo posto al suo fianco. -Ti ringrazio per il tuo aiuto, ma è una questione che dobbiamo risolvere da soli. -Il leone girò la testa verso Seth che annuì in silenzio. L'animale dalla folta chioma arancione sgargiante si voltó nuovamente riportando lo sguardo su Lucifero, per poi prendere le sembianze di un piccolo gatto nero e sgusciando via dalla porta semiaperta.

-Allora, cosa sei venuto a fare?

-Perché le hai dato l'ambrosia?! -Ringhiò il diavolo stringendo i pugni con quanta più forza possibile e facendo sparire le fiamme in una nuvola di fumo. -Avresti potuto ucciderla!

-Calmati Lucifero. -Intervenne Ahpuch. Da dove diavolo era spuntato?! -L'ambrosia è pericolosa solo per gli umani e soltanto se assunta in dosi massicce. -Precisò con tono annoiato.

-Ha ragione. -Si intromise Ade. -Non c'era alcun pericolo. -Lo rassicurò e, in quel preciso istante, le porte si aprirono con un tonfo per lasciar entrare Loki.

-Che cosa è successo qui? -Domandò il Dio dell'inganno osservando la tenda che continuava a bruciare, ma senza che l'incendio si estendesse all'ambiente circostante. "Decisamente insolito" osservó. -Non credi sia il caso di spegnerla? -Disse poi rivolgendosi a Lucifero che, per tutta risposta, lo fulminò con lo sguardo.

-A quanto pare al diavolo non piacciono i nostri metodi. -Commentò Ares con aria provocatoria. -Proprio lui, i cui metodi di tortura infernali sono conosciuti in tutti i regni terreni e non.

-A che genere di metodi vi riferite? -Domandò Loki.

-All'ambrosia! -Esclamò Lucifero con tono ovvio. -Avanti! Diglielo anche tu! -Proseguì il diavolo guardando Loki, cercando man forte da parte sua, ma il Dio, invece, scoppiò a ridere.

-Dire cosa?

-Stai scherzando?! Avrebbero potuto ucciderla! Credevo ti importasse!

-Ed è così. -Disse Loki con tono tranquillo. -Ma l'ambrosia non è dannosa per gli dei, e comunque andrebbe assunta in dosi massicce per causare la morte. -Ahpuch guardò Lucifero come a dirgli "cosa ti avevo detto?", mentre il diavolo alzava gli occhi al cielo esasperato.

-È come l'idromele. -Proseguì Loki. -Solo...una sua copia mal riuscita.

-Sul serio stai paragonando quel liquido schifoso, dello stesso colore della pipì di Bastet che bevete voi vichinghi, alla bevanda degli dei?! -Domandò Ares con aria di superiorità, ma Loki lo ignorò. Il Dio della guerra amava provocare, ma Loki era decisamente troppo furbo per lasciarsi ingannare da quegli stupidi giochetti.

GODSWhere stories live. Discover now