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IDROMELE: L' idromele è la più antica bevanda alcolica la cui denominazione compare nel lessico comune delle civiltà indoeuropee.
Nella mitologia Vichinga la storia dell' idromele ha un riferimento con il dio Odino che, per ottenerlo, si trasforma in serpente e poi in aquila e con Thor che sottrae ai giganti la bevanda mitica.

Il giorno seguente Amaris andò dritta alle lezioni senza aspettare né Victoria né gli altri. Sapeva che se avesse incontrato la sua amica, si sarebbe ritrovata in pochi minuti anche gli altri due ragazzi e Amaris non aveva la minima intenzione di parlare con Lux. Non dopo quello che era successo il giorno precedente.

Aveva passato il pomeriggio a rimuginare sulla loro discussione. Per qualche motivo la storia che il ragazzo le aveva raccontato non le tornava. Per quale motivo si sarebbe dovuta sentire male? Come era possibile che non ricordasse nulla? Un vuoto di memoria del genere non le era capitato nemmeno dopo una delle sue sbronze colossali durante il liceo.

Ma soprattutto, chi è che davanti ad una persona che perde conoscenza per dodici ore filate, decide di riportarla a casa piuttosto che in ospedale?

"Comprendo il costo della sanità Statunitense, però così mi sembra un po' esagerato e poi l'assicurazione ce l'ho!" Pensò la ragazza.

A meno che non avesse avuto qualcosa da nascondere... questa era l'unica spiegazione plausibile... E poi, se anche tutta quella storia fosse stata vera, per quale motivo immaginare un corso di mitologia inesistente? Passi il vuoto di memoria, ma le allucinazioni no!

Come poteva la sua mente aver elaborato un'illusione talmente reale? Era del tutto fuori discussione.

Per non parlare di quella frase che la perseguitava dal giorno precedente:

Se brilla tu scappa.

Era stato quello il motivo per il quale aveva cacciato via Lux dalla sua stanza, pentendosene quasi immediatamente. Si trattava sempre di un suo amico e, Amaris ammetteva di aver esagerato un po'.

Nonostante quello che poteva sembrare, Amaris ci teneva a quel ragazzo e cacciarlo via in quel modo era stato più difficile di quanto non sembrasse e tutto sulla base di una supposizione.

In fin dei conti non aveva poi tanto senso quella frase, ma Amaris poi si era resa conto che, una volta che il suo amico era uscito dalla sua stanza, la pietra che portava al collo era ritornata normale...Prima non ci aveva mai fatto caso realmente a quando questa si illuminasse e quando no.

Poteva essere semplicemente un caso, ma allora perché lo aveva fatto? Perché lo aveva mandato via? Una parte di lei gli voleva credere, voleva credere alla storia che le aveva raccontato, ma quella notte aveva fatto un altro dei suoi sogni e i pezzi riaffioravano nella sua mente sconnessi fra loro.

Non era nitido come gli altri, ma era comunque abbastanza per farle sorgere un dubbio sull' attendibilità di Lux.

Era in un locale, con lei c'era un ragazzo dai capelli scuri e gli occhi chiari terribilmente affascinate. Sembrava quello strano ragazzo presente a lezione. Da dove era seduta era riuscita ad intravedere anche la sua amica, Victoria: stava parlando con un'altra ragazza, sembrava confusa, turbata, poi improvvisamente il suo sguardo era cambiato, come se avesse avuto un'illuminazione. Ora le due si stavano abbracciando.

La scena era cambiata, era in bagno, le girava la testa, la vista era annebbiata. Una ragazza dalle labbra rosso fuoco accanto a lei. Poi uno specchio.

Ora non era più nello stesso locale e non indossava più gli stessi vestiti. Sembrava fosse tornata indietro di cinquant'anni, a giudicare dall'ambiente circostante e dalla sua acconciatura.

GODSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora