10-bis.

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ISIDE: Iside, o Isis o Isi,in lingua egizia Aset ossia sede, è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Dea della maternità, della fertilità e della magia, è originaria di Behbeit el-Hagar, nel Delta del Nilo.

Dicono che i sogni siano un fenomeno psichico legato al sonno, in particolare alla fase REM, caratterizzato dalla percezione di immagini e suoni riconosciuti come apparentemente reali dal soggetto sognante.

Almeno questo era quello che Amaris aveva letto quando un giorno, dopo aver sognato di essere incinta e di aver dato alla luce uno strano bambino con ali angeliche, era andata su internet cercando un qualche tipo di interpretazione a quel sogno decisamente troppo inquietante.

Soprattutto perché quando lo aveva fatto, aveva soltanto diciassette anni e in secondo luogo, perché era successo la notte in cui era stata con un ragazzo per la prima volta.

Il giorno seguente, ancora sotto shock a causa di quell'incubo, Amaris si era catapultata in farmacia per prendere un test di gravidanza che, per fortuna, era risultato negativo. Anche se, dopo tutte le precauzioni che i due avevano preso, sarebbe stato preoccupante se si fosse verificato il contrario.

Per ovvie ragioni Amaris ritenne che quel sogno fosse stata una conseguenza di quanto era successo, alimentata dal fatto che, prima di addormentarsi, la sua amica, scherzando, le aveva detto che, se fosse rimasta incinta, sarebbe potuta andare in televisione per partecipare ad uno di quei programmi tv dedicati alle ragazze madri.

Ma adesso il ragazzo alato, simile a quello del suo incubo di quattro anni prima, solo più cresciuto e, che l'aveva traumatizzata a tal punto da rifiutarsi di andare di nuovo a letto con suo ragazzo per circa due mesi, era davanti a lei, con in testa una corona di fiori e con un braccio allungato verso di lei.

Amaris rimase a fissarlo per qualche minuto prima di accettare la sua mano e seguirlo in silenzio attraverso un lungo corridoio buio per poi fermarsi davanti ad una porta.

Il ragazzo le fece cenno di aprirla.

-Chi sei? -Gli domandò. L'essere sorrise affettuoso. -Perché non mi rispondi? -Insistette lei, ma il ragazzo voltò silenziosamente la testa in direzione della porta insistendo silenziosamente affinché lei l'attraversasse.

Amaris afferrò la maniglia della porta con aria incerta, poi fece un respiro profondo e aprì la porta per poi attraversarla. Riconobbe quasi immediatamente il posto in cui si trovava: era a Milano, nel dormitorio in cui alloggiavano lei e Psiche nel sogno fatto quel pomeriggio.

Si trovava nella sua vecchia stanza intenta a raccogliere le ultime cose dall'armadio mentre la sua compagna di stanza l'aiuto a piegare gli abiti che aveva già tirato fuori e buttato sul letto.

Quando si voltó, la porta dalla quale era entrata era sparita e il ragazzo alato non c'era più.

-Che fine ha fatto la tua nuova compagna di stanza? -Le domandò la ragazza che nel frattempo era intenta a piegare una delle camicie di Amaris.

-È uscita con un ragazzo. -Rispose Amaris infilando la testa nell'armadio cercando di recuperare le cintura che le era appena caduta ed era stata risucchiata dalla massa informe di maglioni e giacche della sua coinquilina che aveva preso fin troppo bene il suo trasloco e si era già appropriata di tutto lo spazio presente nella stanza.

-Ma sono le due di notte!

-Non guardare me! Io ho provato a convincerla a non farlo, ma sai com'è fatta Psiche. Quando decide una cosa non c'è verso di farla ragionare. Oltretutto dovrebbe essere già rientrata... aveva detto che non avrebbe fatto troppo tardi, domani abbiamo lezione. Forse dovrei andare a controllare.

GODSWhere stories live. Discover now