11-bis

51 10 8
                                    

SERAFINI: Nel cristianesimo il Serafino (dall'ebraico שרף śārāf, al plurale שְׂרָפִים śərāfîm) è una delle nature angeliche, o spiriti celesti. Normalmente in gruppo, i Serafini si situano nella prima gerarchia, essendo gli angeli più vicini a Dio, risiedenti nel cielo supremo, quello empireo o cristallino.

-Be', allora cosa aspetti! -Replicò Amaris seccata.

-Non chiamerò Lucifero per liberarmi di un... Dannazione! -Imprecò un attimo prima che il diavolo apparisse dietro di lui.

-Sentivi già la mia mancanza? -Domandò il diavolo divertito. -Allora? Perché mi hai... ma che cazzo... Quello è Zadkiel! -Esclamò indicando il cadavere per poi scoppiare in una sonora risata. -Alla faccia della grazia e della misericordia!

-Lo trovi così divertente? -Loki continuava a fissarlo con sguardo torvo maledicendosi per aver pronunciato il suo nome.

Prima di spedirli in quel posto, Lucifero gli aveva dato una specie di moneta d'oro, roba demoniaca. A quanto pareva bastava che colui il quale si trovava in possesso di quella roba pronunciasse il nome scritto su quella moneta e la persona in questione lo avrebbe trovato.

Decisamente utile, se non fosse che il nome scritto su quel pezzo di metallo circolare era quello di Lucifero, l'essere che Loki tollerava meno sulla faccia della terra.

-Paparino ha mandato qualcuno a farvi visita. -Constatò il diavolo. -Vedo che la mia arma ti è stata utile. -Lo provocò alludendo al fatto che Loki avesse rifiutato la lama angelica quando, inizialmente, Lucifero gliel'aveva offerta. -Perché mi hai chiamato? Da quello che ho potuto notare sembra che tu te la sia cavata egregiamente. Io non avrei distrutto metà della mia casa, comodino, e quasi sfondato le pareti, ma non tutti sono così esperti.

-Non ti ho chiamato! È stato un incidente. -Replicò Loki stringendo i pugni lungo i fianchi. Quanti avrebbe voluto tirargliene uno dritto sui denti.

-Puoi liberarti del cadavere? -Tagliò corto Amaris senza guardarlo. Lucifero, che fino ad allora non si era reso conto della presenza della ragazza, si voltò verso di lei.

Quando vide la ferita sul suo braccio si affrettò a raggiungerla e prima che lei potesse rifiutare il suo aiuto, le guarì il taglio mentre Amaris osservava incantata la strana luce fuoriuscire dalla sua ferita, causandole un leggero prurito.

-Levale le mani di dosso. -Intervenne Loki fissando la mano di Lux ancora ferma sul suo braccio. Lucifero si voltò verso il Dio mentre delle piccole fiamme sorgevano dai palmi delle sue mani.

-Che c'è dio dell'inganno? Sei geloso? -Lo provocò.

-Va' all'inferno.

Lucifero sorrise divertito. -Già fatto. Ritenta.

-Hai controllato che abbiano la suola antiscivolo? -Domandò Loki indicando le scarpe dell'altro. Lucifero abbassò lo sguardo sulle scarpe confuso.

-No perché?

-L'ultima volta che sei scivolato dal paradiso sei precipitato in quel postaccio... -Disse sarcastico. Lucifero lo guardò inferocito e, prima che Amaris potesse accorgersene, una lingua di fuoco aveva preso il volo mirando alla destra di Loki sfiorandogli il braccio.

-Adesso basta! -Urlò. -Sembrate due ragazzini che litigano per le caramelle! Loki e tu... -Disse poi voltandosi verso Lucifero. -Qualcuno faccia sparire questo cazzo di cadavere dal pavimento prima che io ne faccia apparire un altro! -Li minacciò stizzita.

-Non hai nemmeno il coraggio di dire il mio nome. -Era stato Lucifero a parlare.

-Sai, può essere davvero scioccante scoprire che qualcuno è davvero il diavolo. Specie se si tratta di un tuo amico. -Gli fece notare lei deviando la domanda. Lucifero contrasse la mascella cercando di trattenersi.

GODSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora