꧁ 𝟒 ꧂

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_Jungkook_

Appena arrivarono nel perimetro intorno al lago scesero da cavallo, legandoli ognuno ad un albero visto che per il resto del tragitto era meglio andare a piedi.
«Le fiaccole» disse Jungkook, provando a intravedere qualcosa tra gli alberi, ma era notte fonda e il buio tra le piante fitto.
«Cosa stiamo cercando esattamente?» chiese Hoseok guardandosi attorno e passandogli una fiaccola accesa, così da fare un po' di luce.
«Indizi, tracce..qualsiasi cosa che possa dirci qualcosa di loro e di chi è stato qui» rispose Jungkook prima di addentrarsi nel cotta boscaglia «Namjoon con me, voi altri controllate l'altra parte della sponda del lago» ordinò «Se trovate qualcosa fate il segnale».
Detto questo il gruppo si separò per procedere al controllo.
Era comunque difficile nonostante le fiamma della torcia emetteva luce, non era abbastanza contro quel buio «Allora, come è andata come primo giorno con il principe?» chiede Namjoon mentre guardava atterra.
Jungkook sbuffò con una smorfia in volto «È un ragazzino, rammollito e viziato» rispose scuotendo il viso «Eppure..allo stesso tempo ha carattere, non è contento di avere noi attorno a lui e non ha problemi ad ammetterlo» ammise «Ha una bella faccia tosta».
Namjoon annuì alzando poi lo sguardo su di lui «Perchè non hai rifiutato quando il re ti ha detto di tenerlo d'occhio? Potevamo farlo noi, non è una cosa da te» riflettè Namjoon curioso e confuso.
Lui era il più vecchio del gruppo ed era colui che più conosceva Jungkook.
Inevitabile quando si passa molto tempo assieme.
È stato il primo ad unirsi a Jungkook, all'inizio era complicato visto il carattere del più giovane; ma più si andava avanti, più riuscì a vedere come quel ragazzo dall'aria strafottente e seria, in realtà nascondeva un animo buono e altruista, aveva la stoffa del capo.
«Perché così sarà più facile arrivare a chi cerchiamo» rispose schietto il corvino bloccando i suoi passi quando un luccichio tra le foglie attirò la sua attenzione.
«Da cosa sei così sicuro che siano le stesse persone che cerchiamo?» chiese ancora Namjoon, fermandosi dietro di lui.
Jungkook ignorò la domanda è scavo tra le foglie per la fonte, trovando quella che sembrava una spilla da mantello con inciso sopra uno stemma che lui riconobbe più che bene «Da questo» disse voltandosi verso il suo compagno mostrandogli il pezzo di metallo «Da quella parte ci sono delle impronte» disse ancora indicando un punto non lontano da loro «Sono poche, forse solo una persona mandata come spia».
Namjoon annuì prima di tirare un fischio per richiamare il resto del gruppo «Cosa vorranno mai dal principe?» domandò mentre tornavano verso i cavalli.
«Non lo so..domani lo riferiremo al sovrano, ora torniamo siamo stati via troppo» mormorò Jungkook salendo a cavallo e nascondendo la spilla nei suoi vestiti.
Una volta che furono tutti riuniti, galopparono velocemente verso palazzo; non potendo allontanarsi per molto.

_Taehyung_

Inutile dire che dormì davvero poco quella notte.
E tutto per questa insopportabile situazione, mischiata alla sua irrefrenabile curiosità.
Sbuffò agitando braccia e gambe tra le coperte osservando il soffitto, primo di mettersi seduto e guardare fuori dalla finestra da dove vide il sole sorgere.
Scese dal letto stringendosi alla sua vestaglia e si diresse verso la vetrata per osservare il passeggio.
Riusciva sempre in qualche modo dargli una sensazione di calma osservare la foresta al mattino, con i primi uccelli che cinguettavano; il suono del vento che faceva danzare le fronde degli alberi.
Ma dopo qualche istante, qualcos'altro attirò la sua attenzione.
Ovvero Jeon, la sua insopportabile guardia del corpo, che si stava allenando con la spada nel cortile del palazzo, colpendo con forza e insistenza un manichino in legno e paglia.
Taehyung dovette ammettere che non aveva mai visto nessuno muoversi così; con sicurezza, ma anche leggerezza e allo stesso tempo manovrare una spada da uno aspetto così pesante in modo così fluido come se stesse tenendo in mano una piuma.
Lo osservo per alcuni minuti interminabili, senza perdere ogni suo singolo movimento.
Avrebbe voluto anche lui imparare a combattere in quel modo, ma purtroppo i suoi genitori glielo hanno sempre impedito.
Non ne capiva ancora il motivo e quando provava a chiedere l'unica spiegazione era "un fascino come il tuo va preservato"
Odiava sentirla, infondo lui era un principe e come tale doveva essere simbolo si di regalità, ma anche di forza visto che un giorno sarebbe dovuto essere sovrano.
Ma per qualche ragione per lui non era cosi, lo trattavano come una principessa e per lui era così frustrante.
«Mi scusi signorino..» si scusò una domestica aprendo lentamente la porta e sporgendosi con la testa; riscuotendo così Taehyung dai suoi pensieri «Ho bussato più volte spero di non averla svegliata, ma siccome non rispondeva mi sono preoccupata».
«Oh non preoccuparti ero già sveglio, non ti ho sentito» disse Taehyung con la sua solita gentilezza, per questo i domestici gli volevano davvero bene; perché lui li trattava alla pari e non dall'alto al basso.
«La colazione è servita signorino, le lascio il tempo di vestirsi o vuole una mano?» chiese la domestica sorridendogli sincera «No grazie puoi pure andare, arrivo tra un momento».
La giovane donna annuì con un leggero inchino, prima di uscire dalla stanza; ma non fece in tempo a chiudere la porta che una mano gliela bloccò «Oh mi scusi» disse la domestica dileguandosi poi per il corridoio.
Taehyung che nel frattempo si era diretto all'armadio, sentendola di voltò confuso trovando però al posto della ragazza quello più possente e sudato di Jungkook, sicuramente per l'allenamento.
«Oh sei già qui? Tranquillo non sono scappato come vedi» disse Taehyung alzando gli occhi al cielo e dandogli le spalle e andando dietro al separè per cambiarsi.
«Sono venuto comunque a controllare principino» ribattè Jungkook appoggiandosi a braccia incrociate sulla porta «Tuo padre mi ha detto di accompagnarti».
«Aish! Non è un po' esagerato?! Vado solo a fare colazione» sbuffò Taehyung lanciando la vestaglia sul letto.
Jungkook non resistette nel frattempo a non far scorrere lo sguardo sul corpo così snello e sinuoso di Taehyung, che riusciva ad intravedere da una minuscola fessura «Mi ha detto di non perderti di vista e così sto facendo» disse facendo spallucce con tono indifferente.
Taehyung strinse un pugno allacciandosi poi i bottoni della camicia «È palese che non vorresti essere qui, perchè hai accettato?» chiese dando via libera alla sua curiosità.
Jungkook trattenne per un attimo il respiro pensando bene a cosa rispondere, non potendogli dire della sua ragione quindi decise di dire una minima parte di veritá «Ho colto l'occasione di una buona paga».
Taehyung si aspettava ha risposta più interessante, più soddisfacente e diversa da quella «Capisco..» borbottò i soldi erano sempre la cosa più importante a quanto pare.
Una volta vestito uscì da dietro il separè dirigendosi verso la porta bloccata da Jungkook «Sono pronto posso andare?» disse chiedendo il permesso con tono sarcastico.
Jungkook si limitò a spostarsi nascondendo appena un sorrisetto divertito, è vero per lui Taehyung è solo un ragazzino ma non può negare che il suo carattere lo diverte.
Una volta fuori dalla stanza Jungkook rimase tutto il tempo dietro a Taehyung a qualche passo di distanza come sempre, guardandosi attorno.
Il principe ogni tanto gli lanciava una occhiata di sfuggita finché non arrivavano al salone per la colazione, dove trovarono solo la regina con la sua dama da compagnia.
«Madre, buongiorno» disse con un leggero inchino prima di sedersi al suo posto come sempre.
Anche Jungkook fece un leggero inchino, ma rimase fermo accanto alla porta in silenzio.
«Bene Taehyung, come sta andando con la tua guardia del corpo, fa il suo lavoro?» chiese la regina dopo alcuni attimi di silenzio dove si limitarono a mangiare.
Taehyung strinse la posata tra le mani prima poggiarla al tavolo «Fin troppo» mormora schietta bevendo poi con solita eleganza il suo the.
L'affermazione fece alzare gli occhi al cielo a Jungkook.
«È per il tuo bene e sicurezza figliolo» ribattè la madre posando la sua tazza ormai vuota.
«Non servirebbe se solamente mi lasciaste allenarmi, potrei difendermi da solo» Taehyung non si arrendeva su questo argomento, ogni volta provava a far cambiare idea a suoi genitori.
«Non riaprire il discorso Taehyung, sai già benissimo come la pensiamo» disse la regina con tono duro.
Taehyung sbuffò sonoramente, sentendo la fame cominciare a passargli infatti si alzò chiedendo il permesso alla madre prima di uscire dalla sala di pranzo.
Jungkook aveva ascoltato attentamente e non disse niente mentre seguiva Taehyung per i corridoi del palazzo «Sai già benissimo come la pensiamo..» ripetè il principe imitando la voce della madre nervoso, arrivando in giardino e camminando in tondo «Certo che lo so ed è sbagliato il vostro cazzo di pens- » si bloccò quando si rese conto della presenza di Jungkook che lo guardava divertito.
«Un linguaggio del genere non si addice a un principe» disse inclinando il viso con un ghigno «ma tu non sei come gli altri principi vero?»
Taehyung fissò gli occhi nei suoi prima di sviare lo sguardo, sedendosi su una panchina «Se devi starmi dietro, almeno vedi di non parlarmi» non è mai stato così burbero con qualcuno, ma lui gli dava sui nervi e questo perchè da poco che era lì sembrava scrutarlo sempre nell'animo.
Facendolo sentire così scoperto e vulnerabile.
Mentre per Taehyung era il contrario, quel mercenario aveva un' aria così sicura e misteriosa; completamente diversi.
«Sei sempre così scontroso?» chiese Jungkook ignorando bellamente la sua richiesta «No, ma di solito funziona così con quelli come te» rispose il principe incrociando le braccia al petto.
«Come me? E come sono?» disse Jungkook iniziando ad innervosirsi «Intendi non del tuo rango? Ti facevo più umile sai, mi sbagliavo».
Taehyung si morse un labbro per non rispondergli e mandarlo a quel paese, non era quello che intendeva ma non doveva alcuna spiegazione a lui.
Doveva solo resistere per un po' di tempo e poi lui e i suoi compari se ne sarebbero andati.
Jungkook sospiro e si avvicinò alla fontana, tirando fuori la spilla trovata quella notte osservandola con attenzione facendo fluire i ricordi.
Taehyung porto lo sguardo su di lui non riuscendo a frenare la sua curiosità «Che cos'è?»
Il corvino si affrettò a rimetterlo in tasca «Nulla di importante- disse continuando a dargli le spalle».
«Non sembrava da come la guardavi» insistette Taehyung uno dei suoi pregi è lo grande spirito di osservazione «Improvvisamente ti è presa voglia di parlarmi?» ribattè Jungkook ancora offeso per poco prima e cogliendo l'occasione per cambiare argomento.
Il principe si morse la lingua abbassando lo sguardo prima di rialzarsi e sospirare decidendo di mettere da parte l'orgoglio.
Infondo ora che ci pensa, se dovrà passare del tempo con lui forse è meglio che siano bei momenti «Ti chiedo scusa..non ce l'ho con voi, infondo è un vostro lavoro; ma io odio quando mi viene privata anche la più piccola parte di libertà che mi è rimasta..sempre che posso chiamarla così» spiegò avvicinandosi a lui il più sincero possibile.
Jungkook si voltò lentamente avendo ascoltato ogni sua più parola con attenzione cogliendo anche le più piccole sfumature della sua voce.
E ci credette a ciò che disse, poteva sentire la sua tristezza alla fine e anche dal suo sguardo «La libertá è un principio e un diritto inviolabile è intoccabile di ogni uomo e essere vivente..non sono qui per impedirti di fare quello che vuoi» disse, visto che lui sulla la pensava allo stesso modo, visto che per molto ne è stato privato «Io sono qui solo per seguirti e assicurarmi che tu sia al sicuro».
Taehyung sbarrò leggermente gli occhi sorpreso e riacquistando un po' di allegria «Davvero?! Quindi se voglio andare a cavallo posso?!» chiese forse con un po' troppo entusiasmo.
«Di certo non devi chiedere il permesso a me, sei tu il principino no?» disse Jungkook guardandolo seriamente «Io sono solo la tua ombra».
Taehyung a quella risposta iniziò a saltellare come un bambino ad una buona notizia, facendo dei versetti di gioia, prima di bloccarsi «Aspetta, non andrai a dirlo a mio padre vero?» chiese con sguardo sospettoso.
Jungkook scosse il viso con un sorrisetto «Certo che no, finirei nei guai più di te per non averti tenuto d'occhio».
Il principe ridacchiò, mordendomi poi un labbro e abbassando lo sguardo «Grazie Jungkook..forse non sei così male come pensavo» sussurrò con un leggero imbarazzo per il comportamento avuto con lui fino a quel momento.
«Ci è voluto poco a farti cambiare umore» disse il corvino, iniziando poi a camminare diretto verso le stalle «Allora? Non volevi andare a cavallo?»
Taehyung risollevò la testa di scatto prima di seguirlo e superarlo con una leggera corsetta.
Contento di poter avere i suoi attimi di libertà e per una volta non sarebbe stato da solo.

✨✨✨
Eccomi tornata! Lo so sono stata via tanto!
Tantissimo!
Ma sono entrata in università e mi sta prendendo molto tempo, qualche volta se riuscirò aggiornerò!
Scusate possibili errori e spero vi piaccia.

𝑅𝑂𝑌𝐴𝐿 𝐿𝑂𝑉𝐸Where stories live. Discover now