꧁ 𝟐𝟑 ꧂

972 54 4
                                    

Erano passati giorni dal compleanno di Taehyung e Jungkook passava il suo tempo ad allenarsi per le sfide che avrebbe dovuto affrontare.
Ammette di essere un po' agitato, lui è Jackson seguivano gli stessi allenamenti e sapeva quanto potesse anche essere spietato; avrebbe fatto ricorso a qualsiasi cosa pur di non perdere per questo doveva tenere gli occhi aperti.
«Ancora» disse Namjoon mentre lo osservava trascinare dei sacchi pieni di farina sulle spalle; mentre doveva percorrere un percorso improvvisato.
Alcuni potevano pensare che Jungkook stesse esagerando; ma quello che non sapevano è che lui era abituato a peggio, molto peggio.
«Più veloce, usa le gambe!» lo riprese ancora Namjoon, Jungkook strinse i denti e diede più spinta con le gambe saltando gli ostacoli.
Nel frattempo da una delle finestre Taehyung lo osservava preoccupato che potesse farsi male «Hyung, guarda!» disse Sunhee tirandogli la manica della camicia.
Il principe si chinò davanti a lei, sedendosi poi sul tappeto della stanza che aveva riservato a lei e suo fratello.
Perché si, Jimin e Hoseok erano riusciti a trovarli ma non come pensavano.
Li avevano visti nel giardino di una casa di una vecchia signora; Sunhee era intenta a fare il bucato e il piccolo a togliere l'erbacce.
Il fatto è che avevano un'aria sporca, trascurata e molto stanca.
Poi dopo pochi secondi avevano visto la vecchia uscire di casa visibilmente arrabbiata e un bastone in mano; si diresse a passo svelto verso il piccolo ed era pronto a colpirlo.
Ma i due ragazzi dopo essere intervenuti, bloccando il colpo della vecchia li portarano con loro a palazzo da Taehyung.
Che appena li vide gli fece subito preparo un bagno e del cibo.
Andando poi a parlare con i suoi genitori che dopo una lunga discussione accettarono di tenerli con loro finché non gli avessero trovato un'altra casa.
E da quel giorno Taehyung non li lasciava un attimo o se aveva un impegno, li lasciava alle sue dame più fidate.
Adorava averli in giro per palazzo avevano portato tanta allegria al castello e i suoi genitori seppur più indaffarati lo avevano notato anche loro.
«È davvero bello, lo hai fatto tu?» disse con un sorriso osservando la cornicina di fiori e Sunhee annuì contenta alzandosi in piedi per posargliela in testa.
Nel frattempo Chin-ae era impegnato ad osservare un libro per bambini, anche se non sapeva leggere e questo a Taehyung dispiacque ma sapeva che non tutti avevano il privilegio di andare a scuola.
E fu lo che gli venne una idea, poteva insegnargli lui.
Solo a leggere, scrivere e a contare; infondo lui aveva avuto una grande istruzione e continuava ad averne.
«Chin-ae vieni qui» lo chiamò mentre la bambina si sedeva a gambe incrociate davanti a lui; venendo raggiunta poi dal fratello che si sedette accanto a lei con il libro tra le braccia «Vi piacerebbe se vi insegnassi a leggere e a scrivere?»
Gli occhi dei suoi bambini si illuminarono e iniziarono ad esclamare ripetutamente dei si; alzandosi e saltellando felici «Ok ok» rise Taehyung facendoli poi calmare «Volete già iniziare?»
«Si si!» disse Sunhee rimettendosi al suo posto battendo le mani «Bene aspettatemi qui ok?» disse scompigliando i capelli ad entrambi, alzandosi per andare a prendere della carta e dell'inchiostro in alcuni cassati della scrivania presente nella stanza.
«Allora prima di tutto impareremo le lettere» disse sedendosi poi davanti al tavolino, scrivendo le lettere dell'alfabeto sul foglio e i bambini lo osservavano con attenzione.
Una volta finito girò il foglio verso di loro e le pronunciò una a una insieme a loro «Bravissimi, di nuovo A, b..»
I bambini erano molto presi e si vedeva che volevano imparare «Ok Sunhee ora prova da sola a leggere, poi sarà il tuo tuo turno Chin» disse Taehyung indicandole.
«A-A, b, c..ehm d, e-e..» si bloccò a una lettera non ricordandola «F» la aiutò e il principe e subito le ripetè andando avanti fino a completare la linea con qualche difficoltà, ma imparava in fretta.
«Bravissima, ora te Chin» disse passandogli il foglio a lui; essendo più piccolo per lui era più difficile ma si stava impegnando.
«Bravi, ora le provate a scrivere; vi lascio il foglio davanti e voi lo copiate» disse dando sue fogli anche a loro e delle matite.
Lui rimase tutto il tempo accanto a loro ad osservarli e aiutarli se ne avessero avuto bisogno «Hyung non riesco a fare questa lettera» si lamentò Chin-ae con un leggero broncio guardando il foglio.
«Fammi vedere» disse il principe con tono dolce «È molto semplice guarda una linea, poi fai un mezzo cerchio e un'altra piccola linea..ecco qui la R»
Chin-ae ci riprovò un paio di volte, ovviamente non erano perfette ma ma bastava che si esercitassero.
«Siete davvero bravi» disse accarezzandogli i capelli e due bambini gli sorriso, continuando però a scrivere.
Continuarono così per gran parte del pomeriggio, fino al tramonto; Taehyung insegnò anche la differenza tra vocali e consonanti prima di farli tornare a scrivere; consumando tanti fogli ma ne valeva la pena.
Rimase a guardarli seduto su una poltrona mentre leggeva un libro; quando vide sulla porta la figura di Jungkook che lo guardava con un sorriso.
Si alzò piano per non disturbare i bambini e gli andò incontro «Ehi, finito gli allenamenti?» domandò a bassa voce osservando i suoi capelli umidicci per il sudore e la pelle lucida; gli donava in aria ancora più affascinante di quanto già non fosse «Si tra poco vado a farmi un bagno..voi che state facendo?» rispose poi Jungkook sporgendosi per guardare i bambini concentrati sui loro fogli «I compiti» ridacchiò Taehyung guardandoli con lui «Gli sto insegnando a leggere e a scrivere»
Jungkook lo guardò colpito e intenerito «È una splendida idea» sussurrò e il principe annuì voltandosi verso di lui «La vita è stata così ingiusta con loro..mi sembra il minimo»
Jungkook annuì accarezzandogli il viso con dolcezza; era da tutto il giorno che non si vedevano «La vita lo è con molti» disse seriamente e Taehyung capì che si riferiva a lui, ma non volle indagare in quel momento «Come stai? Ti senti stanco?» domandò poggiandogli una mano sul petto, sentendo la sua pelle bollente sotto quello strato di tessuto «No sto bene, mi serve solo un bagno» sussurrò Jungkook chinandosi per lasciargli un bacio ma Taehyung lo bloccò «Non davanti ai bambini e poi si ti serve, puzzi da far schifo» rise facendogli alzare gli occhi al cielo «Senza offesa principino ma sei davvero un rompi palle a volte» si lamentò scherzosamente.
Taehyung spalancò la bocca fingendosi offeso «Come psi rivolgerti a me così, dovrei punirti» disse puntandogli un dito al petto che poi schiaffeggio «Oh voglio proprio vedere come fai» ghignò Jungkook incrociando le braccia.
«Potresti rimanerne sorpreso, non sottovalutarmi» restò al gioco il principe sentendosi poi chiamare da Sunhee che corse da lui con il foglio; bloccandosi appena vide Jungkook ma con il sorriso «Kookie Hyung!»
«Ciao pulce, ti stai divertendo?» la salutò il corvino restando comunque sempre un po' distaccato, ma Taehyung vedeva che almeno ci provava con loro «Mh Mh! Guarda non ho fatto nemmeno un errore» disse fiera la bambina mostrando a loro con l'alfabeto; la scrittura era ancora incerta ma era già migliorata «Ottimo lavoro, appena tuo fratello finisce potete tornare a giocare» disse Taehyung scompigliandole i capelli e facendola ridere; tornando poi da Chin-ae.
«Due bravi scolaretti» ridacchiò Jungkook prima di stiracchiarsi «Ora vado a lavarmi, ci vediamo tra poco Mh?»
Taehyung si voltò verso di lui ed annuì «Sarai a cena con noi sta volta?» domandò visto che tendeva a mangiare sempre più tardi.
Jungkook ci pensò un po' su e appena vide lo sguardo da cucciolo di Taehyung cedette «Ok va bene, ma smettila di guardarmi così» disse mettendogli una mano sul viso.
Il principe rise lasciandogli poi un bacio sulla guancia «Funziona sempre!» disse felice prima di salutarlo e tornare dai bambini.

Nel frattempo dall'altra parte del regno Jackson non faceva che sbraitare infuriato da giorni, rompendo ogni cosa che gli capitasse a tiro con la sua spada.
«Quel dannato Jungkook! È sempre in mezzo!» urlò rompendo un vaso «Non gli è bastato tre anni fa! Se solo avessi ucciso anche lui!»
Il suo servo, non che braccio destro Bogum lo ascoltava fermo davanti alla porta della stanza, senza scomporsi più di tanto «Manderá a rotoli tutto il mio piano! Io dovrò sposare Taehyung»
«Se posso Maestà avrei una idea» disse Bogum con aria tranquilla e risoluto «Parla» disse Jackson sedendosi su una poltrona e sospirando «Uccidere Jungkook sarebbe troppo sospetto, perché non boicottare le gare? Piccoli incidenti che gli impediranno di partecipare e lei si aggiudicherà la vittoria a tavolino»
Jackson portó lo sguardo su di lui alzandosi di scatto e avvicinandosi a lui «Tu sei un genio! Non mi deludi mai!» esclamò poggiandogli le mani sulle spalle «Avrò la vittoria assicurata» rise poi con la sua risata inquetante; quasi psicopatica.
«Questo mio signore nelle prime sfide, al combattimento ci penserà lei» lo avvertì Bogum e subito il principe si fece più pensieroso «Vero..e si sa che io e lui siamo alla pari» sussurrò dandogli poi le spalle e camminando «A quello ci penseremo più avanti, ora dobbiamo mettere giù i nostri piani» disse raccogliendo la spada che aveva conficcato al pavimento.
«Jungkook si pentirà di avermi voluto sfidare» rise sadico osservando il profilo della sua lama che poi lanciò contro il muro.

✨✨✨
È un po' corro lo so, scusate se ho pubblicato in ritardo ma mi sono dimenticata eheh
Spero vada bene lo stesso.

𝑅𝑂𝑌𝐴𝐿 𝐿𝑂𝑉𝐸Where stories live. Discover now