꧁ 𝟑𝟎 ꧂

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Era arrivato il giorno della penultima sfida, tiro con l'arco a cavallo, una delle più importanti a cui sarebbe poi seguita l'ultima sfida del combattimento vero e proprio.
Jungkook e i suoi compagni stavano preparando tutto il necessario e sopratutto controllavano che ogni cosa fosse al posto gusto; che Jackson non avesse manomesso niente.
Hoseok era addirittura andato a controllare il percorso e stranamente sembrava che tutto fosse come doveva essere.
Eppure Taehyung sentiva che qualcosa non andava, era tornata quella terribile sensazione che gli attanagliava il petto.
Non aveva dormito quella notte, troppo agitato; rimanendo a vegliare su Jungkook che invece sembrava dormire con aria pacifica per poi svegliargli quella mattina presto per prepararsi.
«Jungkook» lo chiamò Taehyung cercando di non farsi vedere da altre persone, mentre il corvino stava montando la sua sella al suo cavallo.
Si voltò sentendosi chiamare trovando Taehyung nascosto dietro uno dei tendoni «Ehi, non dovresti già essere al campo?» sussurrò guardandosi attorno mentre si avvicinava a lui «Si lo so..volevo assicurarmi che è stessi bene» disse il principe prendendogli una mano «È tornata quella una brutta sensazione, non se ne va..non mi piace»
Jungkook questa volta non ribattè, infondo la prima volta che gli aveva detto ciò Jackson lo aveva boiocottato; quindi si fidava abbastanza delle sue sensazioni «Starò con gli occhi aperti» disse per rassicurarlo, prendendogli il volto tra le mani «Non mi succederà niente, i ragazzi terranno d'occhio Jackson ogni secondo..ok?»
Taehyung anche se poco convinto annuì baciandolo subito dopo a lungo prima di staccarsi sentendo le trombe che annunciavano l'inizio «Ora vai e vinci..per noi» disse poggiando la fronte sulla sua, prima di allontanarsi non dovendo farsi vedere da nessuno.
Jungkook lo guardò sospirando cercando di mantenere la concentrazione, non doveva farsi distrarre da nulla.
Finì di montare la sella e si mise arco e freccia sulle spalle, salendo poi a cavallo e andando al campo  dove vide già Jackson in sella sulla linea di partenza.
Si affiancò con il suo cavallo con sguardo serio, senza rivolgergli alcune attenzione e stranamente questa volta Jackson non disse nulla; quasi facesse finta che non esistesse.
E forse fu meglio così.
Si voltò alla sua sinistra dove vide Taehyung prendere posto accanto a suo padre, mentre i ragazzi poco più avanti oltre la recinzione, si mischiavano con il pubblico e con lo sguardo fisso su Jackson.
Come prima di ogni sfida vennero spiegate le regole e ora non mancava solo che il suono della partenza.
Jungkook strinse la prese sulle briglie, sapeva che il suo cavallo era uno dei più veloci; da vero puro sangue e si fidava ciecamente del suo destriero.
Chiuse per un attimo gli occhi, svuotando la mente e subito dopo si senti la tromba.
Diede un leggero colpo al fianco del cavallo che subito partì al galoppo lungo il percorso.
Jungkook riaprì gli occhi dopo aver raggiunto il giusto livello di concentrazione; prese l'arco e una freccia e iniziò a mirare su ogni bersaglio che gli capitasse a tiro; senza mancarne nessuno.
Jackson poco più distante da lui gli stava tenendo testa, ma non doveva pensarci.
Prese un'altra delle freccia e la scoccò pronto a colpire un altro bersaglio sentendosi però speronare.
Si dovette tenere alle briglie per non cadere, venendo poi superato da Jackson che lo sguardo con un ghigno soddisfatto.
Jungkook strinse i denti prima di incitare il suo cavallo ad accelerare la corsa.
Continuò a colpire, ostacolato ogni tanto da Jackson facendolo quasi uscire dal percorso.
Per fortuna dopo alcuni metri riuscì a superarlo di nuovo e riprendere il giro, era indietro di qualche punto ma poteva ancora recuperare.
Vide un bersaglio nascosto dietro alcuni alberi e fu pronto a colpire.
Ma poco prima di scoccare la freccia, sentì un solo lancinante al fianco destro; come se qualcosa lo avesse appena infilzato.
Perse la presa sul suo cavallo ancora in corsa ritrovandosi a cadere rovinosamente a terra; rischiando di venire addirittura schiacciato dalle zampe del suo destriero.
Si portó una mano al fianco, con la vista che inizia a offuscarsi; sentì del bagnato sulla mano ma non riuscì a capire esattamente che cos'era o cosa lo avesse colpito.
Cadendo aveva battuto la testa da rendere tutto confuso; da non riuscire nemmeno a sentire le urla intorno a lui.
Tutto il pubblico aveva assistito alla scena tra cui Taehyung che subito si alzò di scatto urlando il suo nome, ma che si confuse tra tutte le urla di sorpresa e terrore delle altre persone.
Vide i suoi compagni correre verso di lui e fu tentato di raggiungerlo ma venne trattenuto da suo padre.
«Vado io, resta qui» gli disse il Re chiamando poi con se due guardie e ordinando ad una terza di chiamare Seokjin.
Ma Taehyung non lo ascoltò e gli corse dietro.
Voleva vedere Jungkook, voleva vedere se stesse bene.
Nessuno aveva capito cos'era successo, ma quando aveva visto Jungkook cadere quasi a peso morto da cavallo si era creato il panico.
«Jungkook» disse provando a farsi spazio per avvicinarsi a lui, ma fu fermato da Namjoon che si mise davanti a lui.
«Principe è meglio che non guardi» disse e Taehyung vide sul suo viso vera preoccupazione e capì che era qualcosa di grave.
Sentì il cuore in gola mentre spostava Namjoon con tutta la forza che aveva.
Ma subito dopo si bloccò.
Jungkook era a terra, sembrava privo di sensi; una mano era posta sul fianco dove si era conficcata una freccia.
Si portò le mani alla bocca non riuscendo nemmeno ad emettere un suono, mentre alcune lacrime iniziavano a cadere.
Provò ad avvicinarsi a lui, ma fu nuovamente fermato dal padre; che lo abbracciò non volendo che vedesse la scena più di così.
«Seokjin» disse il sovrano guardando il medico che era arrivato il più velocemente possibile e subito si era messo al lavoro «Dio..spostiamolo di qua, aiutatemi a sollevarlo» disse Seokjin rivolto agli altri.
Lo sollevarono in quattro stando attenti a non toccare la ferita mentre lo portavano il più velocemente possibile alla sua tenda.
Taehyung non li aveva lasciati nemmeno un istante, continuando a stare stretto a suo padre; nonostante fosse completamente pervaso dalla paura e dalle lacrime che non smettevano di bagnare il suo volto.
«Ora Taehyung devi stare qui» disse suo padre fermandosi davanti alla tenda in cui era stato portato Jungkook «N-No io non lo lascio!» esclamò il principe provando ad entrare, non voleva lasciarlo aveva troppa paura per farlo.
«Taehyung ti prego fai come dico» disse suo padre prendendogli il viso e asciugandolo provando a calmarlo «Lo aiuteremo noi, starà bene»
Dopo questo il Re entrò nella tenda, lasciandolo completamente solo lì fuori, almeno  finché non vide Jimin uscire e avvicinarsi a lui, abbracciandolo di scatto.
«J-Jimin come è s-successo?» Chiese tra i singhiozzi venendo stretto ancora di più a se «Non lo so..io davvero non lo so» sussurrò sconvolto e preoccupato quanto lui.
Sotto ordine del padre non lo aveva fatto entrare nonostante le sue continue richieste; restando gli vicino fino a quando non era calato il sole.
Jimin aveva provato a convincerlo di andare a riposare ma Taehyung non sentiva ragioni.
Sarebbe stato davanti al tendone finché Seokjin non sarebbe uscito e lui avrebbe potuto vederlo.
Era seduto a terra con le ginocchia tirate al petto e lo sguardo perso davanti a lui, Seokjin era da troppo tempo lì dentro e i compagni di Jungkook non facevano che fare avanti e indietro, dentro e fuori dalla tenda con acqua e panni sporchi di sangue.
«Ti ho portato un po' di cibo» disse Jimin tornando da lui con una ciotola e sedendosi davanti a lui «Non ho fame Jimin scusa..» disse il principe sentendo lo stomaco totalmente chiuso.
Il biondo lo guardo dispiaciuto posando la ciotola vicino a lui «Ancora nulla?» chiese poi e Taehyung scosse la testa stringendosi a se stesso «Avevo detto che avevo una brutta sensazione..mi ha promesso che sarebbe stato attento, me lo aveva promesso!» disse tirandosi leggermente i capelli, non riusciva a crederci.
Jimin si alzò velocemente per avvicinarsi a lui e abbracciarlo come ogni volta che aveva questi scatti «Jungkook è forte starà bene ne sono certo, sai anche tu che è così» disse con tono di voce sicuro riuscendo a sentire il principe calmarsi.
Proprio in quel momento si cose Seokjin uscire dalla tenda mentre si puliva le mani dal sangue con un straccio, seguito dal sovrano. 
Taehyung fu immediatamente in piedi, come una molla «Come sta?» chiese subito guardandolo con apprensione.
Seokjin sospirò guardando il sovrano che gli diede il permesso di parlare «È stato davvero difficile..la freccia è riuscita ad entrare in profondità, non è stato facile toglierla» disse stanco «Ha perso molto sangue, ma ora è stabile..ha preso un colpo alla testa cadendo da cavallo quindi per un po' potrà rimanere incosciente»
Taehyung non aveva emesso una parola sentendo le lacrime che poco prima avevano smesso di scendere, ritornare a bagnargli la vista.
«Grazie Seokjin, puoi andare ti serve riposo» disse il sovrano dandogli una pacca sulla spalla prima di guardare il figlio «Taehyung..»
«Voglio restare con lui padre» lo interruppe il principe con tono deciso nonostante un leggero tremore «Ti prego» aggiunse poi e il padre si trovò ad accettare, non sopportando di vedere il figlio in questo stato «Ok metterò due guardie qui davanti per sorvegliarvi» disse accarezzandogli il viso «Troveremo il colpevole» sussurrò dando poi una occhiata a Jimin e ringraziandolo per essere stato vicino a lui, prima di andare e lasciarli.
«Immagino che vorrai stare con lui da solo» disse il biondo al principe che subito annuì anche se titubante per lo stato in cui avrebbe trovato Jungkook «Se hai bisogno chiamaci» disse Jimin andando poi a riferire tutto agli altri.
Taehyung fece un grosso respiro, prima di aprire le tendo e avvicinandosi al letto dove era disteso Jungkook.
Sentì il fiato mancargli e le lacrime di poco prima scendere.
Il suo intero addome era avvolta da delle bende, come anche la testa; vi erano anche dei piccoli tagli e lividi forse dovuto alla caduta.
Non si sarebbe mai aspettato di trovarselo davanti così un giorno, non avrebbe mai voluto questo e per qualche motivo si sentiva responsabile.
Quasi non lo riconosceva, sembrava così indifeso in quel momento.
«Koo..» sussurrò sedendosi sul bordo del letto e prendendo la sua mano, anche se non poteva sentirlo o guardarlo «Mi dispiace tanto» sussurrò accarezzandogli poi il volto, scendo poi a sfiorargli le bende.
«Ti prego..svegliati presto» sussurrò lasciandogli poi un leggero bacio leggermente umido per le lacrime «amore  mio..»

✨✨✨
Si lo so è corto..
Spero vi piaccia comunque

𝑅𝑂𝑌𝐴𝐿 𝐿𝑂𝑉𝐸Where stories live. Discover now