꧁ 𝟏𝟐 ꧂

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Quando Taehyung si svegliò si sentì davvero felice e questo perché appena guardò fuori dalla finestra potè vedere gli alberi, i prati ogni cosa ricoperta della neve e lo spettacolo era magico.
Poteva sembrare un bambino ma non vede l'ora di uscire sulla neve per poter giocarci o anche solo starci in mezzo; ma la cosa più importante è che sarebbe andato a pattinare e questa volta non da solo.
Si vestì in modo pesante, gli piaceva l'inverno ma non resisteva molto al freddo; si diresse verso un baule vicino all'armadio in cui estrasse due paia di pattini io era per lui e l'altro lo avrebbe imprestato a Jungkook. Quei pattini erano del padre in realtá, fino a qualche anno prima tendevano ad andare insieme ma poi il Re fu sempre così preso dagli impegni che non potè più e questo lo mando davvero giù all'inizio.
Era una cosa loro e gli piaceva passare il tempo con suo padre.
Nel mentre che pensó a questo, chiuse il baule, ma rimase sorpreso di non aver ancora sentito bussare alla porta o di non avere la solita intrusione di Jungkook nella sua stanza.
Arrivava sempre a quell'ora di solito ma questa volta era stranamente in ritardo.
Presi i pattini si diresse verso la porta aprendola lentamente, magari se lo sarebbe trovato lì davanti ma invece ci fu solo il vuoto «Jungkook?» mormoró osservando il corridoio, magari gli stava facendo uno scherzo come sempre ma si sbagliava.
Sospiró e decise di andare a fare colazione, magari si sarebbero incontrati li o nel tragitto.
Camminò lentamente mentre stringeva i pattini al petto, guardandosi attorno, ma sembrava che di Jungkook non ci fosse l'ombra «oh..? Jimin!» esclamò vedendo a qualche passo di distanza il biondo, magari lui sapeva dov'era.
«Principe» lo salutò Jimin facendo un leggero inchino «Posso fare qualcosa per te?»
Taehyung si avvicinò a lui con un leggero sorriso «No ma ecco, hai per caso visto Jungkook? O sai dove si trova?» chiese curioso e speranzoso.
«Penso sia andato dal Re per una questione importante» rispose accennando un sorriso appena vide i pattini.
Taehyung per un attimo assunse una espressione confusa, chiedendosi quale potesse essere questa questione importante.
Ma non voleva pensarci, non voleva rovinarsi la giornata «Grazie Jimin!» disse più felice Taehyung prima di superarlo per andare nella sala delle riunioni, sicuramente saranno stati lì.
Jimin accennò una risata, aveva come una strana sensazione che riguardava il principe e Jungkook; sopratutto quest'ultimo.
Si rese conto di come il suo amico fosse cambiato da quando erano lì, all'inizio pensavano che si stesse comportando come il solito rubacuori quale era.
Ma più i giorni passavano, più capì che la cosa era più profonda in realtà e anche gli altri suoi compagni se ne resero conto.
Non che la cosa non li preoccupava comunque, Taehyung era comunque un principe e Jungkook doveva stare davvero attento a ciò che faceva.

Pochi istanti dopo Taehyung arrivò alla sala delle riunioni in cui trovó la porta socchiusa, ma quando fece per entrare si bloccó sentendo la piccola discussione che stava avendo suo padre con Jungkook.
«Maestá quell'uomo è imprevedibile!» insistette, era da tutta la mattina che cercava di convincere il Re; non doveva far partecipare Lee Jackson alla cerimonia e sopratutto come pretendente.
«Jungkook i Lee sono una delle famiglie più vicine alla nostra famiglia, nostra alleata non che più fidata; non ho alcun motivo per dubitare di loro!» ribattè il Re scuotendo il viso non volendo sentire ragioni «Maestá voi n-» provò nuovamente Jungkook ma il sovrano ormai stanco si alzò di scatto facendolo ammutolire «Ora basta! Non accetto che mi si diano ordini, tanto meno da te! Il tuo compito è sorvegliare mio figlio» disse con tono duro «Tutto il resto non ti deve interessare! Sono stato chiaro?»
Jungkook strinse un pugno ma dovette trattenersi «Si..Maestà» disse a denti stretti prima di fare un inchino e uscire velocemente dalla sala nervoso.
Taehyung non fece in tempo a spostarsi che se lo ritrovó addosso, facendolo quasi cadere; ma Jungkook fu più veloce e lo afferro con un braccio intorno alla vita «Principino, stai bene?» chiese sorpreso di trovarselo lì, aiutandolo a rimettersi dritto «S-si» disse annuendo mentre raccoglieva i pattini che nel frattempo gli erano caduti «Ti stavo cercando» ammise poi cogliendoli di sorpresa.
Era la prima volta che gli capitava che fosse il principe a cercarlo «Dovevamo andare a pattinare ricordi?» chiese ancora il principe guardandolo dritto negli occhi «O-ovviamente sei vuoi».
E il corvino sospiró, era talmente preso dalla questione della cerimonia che se lo stava dimenticando «Se tu lo vuoi principino allora lo voglio anche io» disse Jungkook osservando i suoi vestiti e il principe annuì con un largo sorriso «Allora andiamo!» disse afferrandolo per una manica e Jungkook si fece trascinare contagiato dalla sua allegria e dimenticandosi per un attimo di tutto il suo nervosismo.

𝑅𝑂𝑌𝐴𝐿 𝐿𝑂𝑉𝐸Where stories live. Discover now