꧁ 𝟏𝟎 ꧂

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Passarono molto tempo a camminare, tanto da sentire male ai piedi; ma Taehyung voleva continuare e vedere ogni piccola cosa.
Ma Jungkook riuscì a farlo ragionare e convincerlo di prendere una piccola pausa.
Si sedettero in mezzo la piazza, sul muretto che circondava la fontana e il principe sul volto aveva in viso dipinto un sorriso che non pesava di poter mai avere.
«È proprio come aveva immaginato, un po' più colorato forse» ridacchió Taehyung non smettendo di guardarsi attorno.
Era così bello che avrebbe voluto rimanere lì per giorni, ma sapeva che non era possibile però ci sarebbe potuto tornare.
Il villaggio brulicava di persone di ogni genere, ognuna diversa dalle altre e il principe era così felice di poter vedere finalmente dei volti nuovi.
Era stanco delle soliti espressioni serie, senza traccia di un sorriso, delle posture composte che aveva le persone che giravano per palazzo.
Lui voleva vedere vita e nel villaggio c'era tutta quella che desiderava.
I suoi pensieri si interruppero quando sentì il suo stomaco brontolare dalla fame; in effetti era stato così preso dall'eccitazione di poter uscire che si era scordato di fare colazione e ha saltato l'ora di pranzo.
E questo Jungkook, in piedi vicino a lui lo sentì e notò immediatamente «Hai fame?» gli chiese accennando un sorriso nel vederlo abbassare il viso imbarazzato con una mano sullo stomaco.
«Un pochino» ammise Taehyung con un sorrisetto «Appena torniamo a palazzo mangerò qualcosa»
«Perché aspettare di tornare? Siamo ad un mercato» disse il corvino guardandosi attorno «Aspettami qui, non ti muovere di un millimetro ok?» gli disse poi più serio decidendo di andare a prendergli qualcosa da magiare.
«Uh..?» mormorò Taehyung confuso seguendolo con lo sguardo ma facendo come gli ha detto «Jimin aveva ragione..si prendere cura delle persone a modo suo» sussurrò tra se e se con un sorriso.
Nel frattempo Jungkook aveva deciso di prendersi un po' di frutta e dei biscotti, così non si allontanò molto e potè tenerlo d'occhio.
Per tutto il tempo in cui girarono per il villaggio non staccarono mai le loro mani e anche adesso che non erano più unite; Jungkook aveva come la sensazione di un formicolio alla mano e come se potesse ancora sentire il calore, la morbidezza della sua pelle sulla sua più ruvida e grezza.
Si voltò a dare un occhio al principe ancora fermo sulla fontana ma questa volta voltato verso l'acqua, sfiorandolo con dita leggere e osservando il suo riflesso.
Pagó la piccola merce e tornò da lui, venendo peró proceduto da due bambini che un po' impacciati si dirigevano verso Taehyung.
«Oh..ciao siete voi!» li salutò il principe riconoscendo i bambini a cui aveva offerto il pane e che a loro volta stavano offrendo un fiore a lui come segno di ringraziamento «È per me?» chiede prendendo il fiore in mano e annusandolo «Mh è profumato e voi siete stati molto gentili, lo conserverò con gioia»
Jungkook nel frattempo si era avvicinato, lo sentì perfettamente e con le sue parole anche la fitta al cuore "è così buono, come può una persona avere così tanta bontà ed essere così genuino" pensò.
«Come vi chiamate? Avete un nome?» chiese Taehyung ai bambini e anche se ancora abbastanza timidi, con voce bassa risposero «I-io sono Sunhee» disse la bambina più grande «Io Chin-se» rispose il piccolo che intuì fosse il fratello.
«Avete proprio dei bei nomi» disse il principe sorridendogli con sincerità «Voi potete chiamarmi Tae»
I Bambini sorriso ed annuirono «Tu sei tanto buono con noi..di solito nessuno lo è» disse la bambina giocando con le sue dita e questo Intenerì il cuore di Taehyung che assunse in aria dispiaciuta «Beh ora ci sono io, siamo amici no?» e subito vide i bambini spalancare gli occhi e annuire con foga.
Jungkook a malincuore dovette interrompere quel bel quadretto «Ho portato da mangiare» disse facendo sussultare i due bambini, che appena videro quel ragazzo così diverso da Taehyung si irrigidirono e zittirono nascondersi vicino a lui.
«No no tranquilli, anche lui è un mio amico» disse il principe ridendo appena «Si chiama Jungkook, è un brontolone ma è buono» scherzò.
Il corvino cercò di mantenere in aria impassibile, finché non gli arrivò un calcio da Taehyung che lo guardava come ammonirlo; perciò sforzò un sorriso.
Il principe assunse una espressione soddisfatta e poi si rivolse nuovamente ai bambini «Volete mangiare un frutto con noi?»
Disse mentre prendeva due prugne dal cesto che Jungkook teneva in mano e di nuovo fu un altro colpo.
Nonostante avesse fame, pensava prima alla loro salute "un cuore così grande".
I bambini accettarono volentieri e si sedettero accanto a lui, mangiando il frutto quasi con ingordigia ma a Taehyung non interessava, l'importante è che per una volta si fossero potuti nutrire come si deve.
Jungkook per tutto il rimase in silenzio finché il più piccolo non parló «Quella è tua?» chiese Chin-ae indicando la spade appena al suo fiacco.
«Si» disse schietto e subito dopo gli arrivò un altro calcio «vuoi toccarla?» si sforzò poi e sentì Taehyung bisbigliare un "bravo" che gli fece alzare gli occhi al cielo ma anche sorridere.
Il bambino annuì davvero curioso alzandosi dal muretto con un piccolo saltino e avvicinandosi «È grossa» mormorò osservandola con i suoi occhietti.
Jungkook annuì prima di sganciarla dalla sua cintura; senza però toglierla dalla fodera non volendo che si facesse male, prima inginocchiarsi davanti a lui così che potesse toccarla.
«Tu sembri così forte!» disse poi Sunhee rimanendo accanto a Taehyung «Lo è ed è anche molto bravo con la spada» rispose al suo posto il principe e fu la prima volta che lo sentì dire quelle parole, fu inevitabile per lui sorridere.
«Ed è anche molto bello» disse sempre la bambina prendendo più fiducia.
Taehyung si ritrovò ad arrossire per qualche motivo, consapevole che avesse ragione; infondo lui più volte lo aveva notato ed era rimasto incantato a guardarlo ma non lo ammetterai mai «Anche tu sei moto bello Tae-Hyung» disse di nuovo la piccola voltandosi questa volta verso di lui «Sembrate un principe delle fiabe» disse in modo così innocente, se solo avesse saputo.
«Magari lo sono e sono qui per portarti al palazzo con me principessa» scherzò scompigliandole i capelli e facendola ridere e arrossire.
«BLEH!» fece Chin-ae tirando fuori la lingua, tipico dei maschietti «Un giorno sarò grande e forte! Proprio come Jungkook Hyung!»
Entrambi i ragazzi si misero a ridere divertiti «Sono sicuro che lo sarai! Così difenderai tua sorella Mh?» disse il principe posando per un attimo lo sguardo su Jungkook, vedendolo in un secondo rabbuiarsi.
«Ok piccoli, ora io e Jungkook dobbiamo andare» disse Taehyung alzandosi e vedendo i bambini lamentarsi con dei bronci, anche lui avrebbe voluto rimare più tempo con loro; soprattutto per il fatto che dopo sarebbero stati di nuovo da soli «Vi prometto che ci rincontreremo e quando sarà così giocheremo nei prati, va bene?»
I due bambini annuirono, prima di allontanarsi salutando con le loro manine.
Gli sorrise ricambiando il sorriso, prima di voltarsi verso Jungkook indeciso se chiedergli o no che cosa non andasse.
Ma alla fine decise di non farlo, riprendendo solo la sua mano «Torniamo al castello? Tra poco calerà il sole» sussurrò accennando un sorriso.
Jungkook sembrò come risvegliarsi dai suoi pensieri appena sentí il tocco della sua mano «Si non facciamo troppo tardi» disse ritornando tra la folla di gente al mercato; per dirigersi verso i loro cavalli.
Appena montarono galopparono velocemente verso il castello vedendo il sole tramontare tra le montagne.
Passarono il tempo in silenzio, questo perché Taehyung capì che qualcosa non andava in Jungkook ma non voleva sembrare invadente.
Una volta arrivati, riportarono i cavalli nei loro recinti e il corvino decise di riaccompagnare Taehyung alla sua stanza.
«È stata una bella giornata» disse il principe camminando per i corridoi «Grazie Jungkook»
Il corvino si voltó verso di lui con aria confusa «Perchè mi ringrazi?» domandò facendo poi scendere lo sguardo sulle loro mani che si sfioravano «Perchè è anche grazie a te se ho potuto finalmente realizzare un mio desiderio» rispose fermandosi davanti alla porta della sua stanza e voltandosi verso di lui «E perché per una volta mi sono potuto divertire insieme a qualcuno, non mi sono sentito solo..»
Jungkook sviò un attimo lo sguardo prima di riportalo su di lui e sorridendogli «Ne sono contento principino» mormorò «Un giorno ci torneremo, non abbiamo visto tutto»
Taehyung annuì con decisione aprendo poi la porta «Anche perché voglio assicurarmi che quei bambini stiamo bene» disse con aria seria e anche preoccupata «Sarai stanco Jungkook, prenditi il resto del tempo per riposarti»
Il corvino scosse la testa accennando un sorriso «Devo sorvegliarti lo sai»
Taehyung alzò gli occhi al cielo prima prenderlo per un braccio e trascinarlo dentro la sua stanza «Allora non stare li fuori, fa freddo» sussurrò chiudendo la porta.
«Va bene Principino» disse Jungkook sorpreso era la prima volta che lo faceva entrare.
Rimase fermo davanti alla porta guardando attentamente la stanza, più volte era entrato ma non si era mai soffermato troppo «Aish! Smettila di fare il gradasso e accomodati» rise Taehyung mentre andava dietro al separè per cambiarsi con qualcosa di più comodo.
Il corvino annuì accennando un ghigno e sedendosi sulla poltrona davanti al camino che si stava spegnendo; così decise di alzarsi per aggiungere un po' di legno «Tu ti sei divertito un po' Jungkook?» chiese anche se nascosto iniziando a spogliarsi «È stata una giornata diversa, non male » ammise il corvino senza spingersi troppo oltre mentre spingeva la legna con l'attizzatoio.
«Bene! Ne sono contento!» disse Taehyung accontentandosi, aveva capito che Jungkook non si apriva facilmente con le persone; soprattutto con lui.«Domani vorrei provare tiro con l'arco» disse poi, sia perché voleva imparare e non essere inutile, sia perché passare il tempo con Jungkook gli piaceva; voleva conoscerlo e magari acquistare un po' la sua fiducia.
«Come desideri» rispose il corvino nel momento in cui vide Taehyung uscire dal separó con un abito azzurri e cavolo se gli stava di incanto «Ora ti riconosco» disse nel vederlo di nuovo con le sue vesti.
Il principe accennò un sorriso prima di porgergli la sua mantella «Grazie» sussurrò ma Jungkook lo fermò «Tienila pure, a me non serve» mormorò poggiando la mano sulla sua.
Taehyung lo guardo sopreso prima di stringersi la mantella al petto con un sorriso «Ne sei sicuro?» domandò e il corvino si limitò ad annuire.
«Ora principino io andrei a riferire a tuo padre che siamo tornati» disse sentendosi così scoperto in quel momento da solo nella sua stanza, spogliato nell'animo.
«Oh..ma certo» sussurrò Taehyung e per qualche motivo si sentiva quasi deluso di quel cambiamento repentino; ma gli sorride «A domani Jungkook allora» disse accompagnandolo verso la porta, strignendo ancora la veste tra le mani «e grazie ancora»
Jungkook si voltò verso di lui con un ghigno «Smettila di ringraziare» sussurrò «Buonanotte principino» lo salutò prima di andarsene lungo il corridoio.
«Buonanotte!» disse Taehyung forse un po' in ritardo mentre lo vedeva allontanarsi e con un sorriso sulle labbra chiuse la porta.
Rimanendo così solo nella sua stanza, ma per una volta si sentiva bene.
Jungkooo lo faceva sentire così e anche se sapeva che non deve permetterlo, il suo cuore dice il contrario.

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Spero vi piaccia, è scritto un po' con il culo...
Scusatemi

𝑅𝑂𝑌𝐴𝐿 𝐿𝑂𝑉𝐸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora