꧁ 𝟐𝟒 ꧂

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È passato molto tempo, la prima sfida si sta avvicinando e Taehyung è davvero agitato.
È da giorni che ha una brutta sensazione è non riesce a liberarsene; come se dovesse capitare qualcosa di brutto.
Prova a mettere in guardia Jungkook, ma lui ogni volta gli dice che non c'è nulla di cui preoccuparsi.
A differenza sua il corvino sembra tremendamente tranquillo tanto che a volte gli dà sui nervi; però sa che è solo apparenza.
Taehyung sospiró guardando fuori dalla sua carrozza, tutti diretti verso l'accampamento allestito vicino ai campi da gioco.
Sunhee dormiva sui sedili davanti a lui, mentre Chin-ae accanto a lui con la testa sulle sue gambe; infondo erano partiti quella mattina presto.
I suoi genitori se trovavano in un'altra carrozza più avanti e Jungkook invece si trovava fuori sul suo cavallo, accanto alla sua.
«Principino ti ho sentito» disse il corvino affiancandosi con il cavallo davanti alla finestra della carrozza; proprio di fronte a lui «Soliti pensieri?»
Taehyung annuì mentre accarezzava i capelli al Chin «Ho quella sensazione..non se ne vuole andare» ammise guardando il profilo del suo viso «Domani rincontreremo Jackson» sussurrò.
Jungkook strinse i denti consapevole «Lo so..» mormorò «Ma non mi farò distrarre da lui, puoi stare tranquillo..»
«Non è quello..non voglio che ti succeda qualcosa» disse Taehyung allungando una mano verso di lui, riuscendo a posarla sul suo braccio «Taehyung te l'ho già detto, so badare a me stesso» disse Jungkook alzando gli occhi al cielo; facevano quel discorso quasi ogni giorno.
«Lo so! Ma non posso farci niente se sono preoccupato per te» borbottò il principe allontanando la mano da lui «Non dovresti» sussurrò Jungkook e lui lo sentì bene, innervosendosi.
«Bene allora non lo farò, arrangiati» disse chiudendo poi la tendina, continuando il viaggio e senza vederlo o parlargli.
Lui si preoccupava per lui e sembrava quasi che all'altro desse fastidio; lui non faceva così quando Jungkook si preoccupava anzi ne era contento perché voleva dire che ci teneva.

Arrivarono a destinazione circa dopo due ore di viaggio, i bambini si erano già svegliati da un po' e non facevo che parlare di quanto fossero emozionati; per loro era la prima volta che vedeva quei giochi.
Taehyung sorrise dimenticandosi quasi del tutto del suo nervosismo grazie a loro.
«Ok piccoli, voi andate con la dama Jisoo ok? Starete con lei nella sua tenda» disse aiutandoli a scendere dalla carozza un po' alta per loro.
«Non possiamo stare con te Hyung?» chiese Chin con un leggero broncio attaccandosi alla sua gamba «Ci vedremo durante il giorno, ma la notte dovete stare con lei lo sapete» disse notando poi Jisoo avvicinarsi a loro «Ma ora è giorno» sbuffò Sunhee gonfiando le guance e facendolo ridere «Lo so, ma ora devo mettere a posto la mia tenda..ci vediamo tra poco, voi ora aiutate Jisoo su su» disse dandogli una pacca sulla schiena ad entrambi spingendolo piano verso la dama che sorridendo li prese per mano, portandoli con se.
Taehyung li guardò allontanarsi e ricambiò il saluto dei piccoli con la mano; entrando poi nella sua tenda già montata; mentre la servitù portava dentro le sue valige «Lasciate vi do una mano» sorrise prendendo uno dei bauli, non gli era mai piaciuto vedere faticare gli altri; gli piaceva essere d'aiuto.
Fece avanti e indietro un paio di volte, mentre all'interno del suo tendone le dame allestivano il tutto con tappeti; coperte e cuscini per renderlo accogliente.
Improvvisando un letto al centro del tendone, mentre accanto a lui c'era un tavolino per illuminare quel che bastava la tenda con delle lanterne.
Fece per portare dentro un altro baule ma era più pensate di quanto pensasse; tanto da rischiare di farlo cadere, finché non vide due braccia prenderlo in tempo «Attento principino» non servì che alzasse lo sguardo per capire chi era «Ce la faccio» disse riprendo il baule, superandolo poi ed entrando nel tendone.
Ma Jungkook lo seguì alzando gli occhi al cielo, guardandosi poi attorno «Bel posticino» disse facendo poi un inchino all dame «Signore»
Il principe alzò gli occhi al cielo lasciando poi il baule in un lato del tendone «Non dovresti essere ad allenarti?»
Jungkook storse il naso sedendosi su un mucchio di cuscini «Ok ce l'hai con me, ma ne abbiamo già parlato mille volte» disse mettendosi comodo.
Taehyung chiuse gli occhi facendo un grosso respiro prima di chiedere alle domestiche di lasciarli soli; andando a chiudere poi le tende «Ti da così fastidio che io mi preoccupi per te? Tu puoi farlo e io no?» disse incrociando le braccia al petto e voltandosi verso di lui.
«Certo che puoi farlo, ma al momento non ce n'è motivo» disse Jungkook alzandosi e andandogli vicino «Non c'è? Jungkook io mi fido di te e non ti sto sottovalutando ma come c'è la possibilità che tu vinca c'è anche la possibilità che tu perda..» gli spiegò sospirando.
«Dovresti pensare più in positivo sai?» disse Jungkook spostandogli i capelli dal viso «Positivo certo..tu proprio non vuoi capire vero?» disse Taehyung spostandosi da lui e dandogli le spalle.
«Certo che capisco! Ma non posso abbattermi ancora prima di iniziare» disse il corvino rimanendo calmo o almeno ci provava.
Aveva già a molto a cui pensare non voleva che ci si mettesse anche lui.
«Ho paura Jungkook ok!?» esclamò Taehyung guardandolo con gli occhi lucidi «Ci sto provando a restare calmo, ma non ci riesco!»
Jungkook sospiró passandomi le mani sul viso «Taehyung per favore ascoltami..» disse ma il principe lo interrompè, stanco «Vai fuori Jungkook..»
Il corvino si bloccò guardandolo incredulo «Sei serio?» disse sbuffando «Si sono serio, questa è la mia tenda e ho diritto alla mia privacy quindi per favore, esci» ripetè Taehyung cercando di tenere un tono di voce stabile, aveva bisogno di un attimo per se; per potersi calmare e pensare.
Jungkook lo guardò più per qualche istante ancora sperando che cambiasse idea, ma quando il principe gli diede di nuovo le spalle sospirò, e senza dire nient'altro uscì lasciandolo solo.
Taehyung si sedette sul suo letto, con la testa tra le mani frustrato e stressato per tutto; perché a Jungkook sembrava che tutta quella situazione non gli pesasse?
Perché non si apriva con lui? Ha sempre quella corazza attorno a se.
All'inizio la sopportava ma ora che i giochi si avvicinavano, che tutto si sarebbe fatto più serio e concentro; iniziava a pesargli.

𝑅𝑂𝑌𝐴𝐿 𝐿𝑂𝑉𝐸Where stories live. Discover now