꧁ 𝟏𝟖 ꧂

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Il giorno seguendo Taehyung si svegliò cullato dal bagliore del sole e il canto di due usignoli poggiati fuori la sua finestra.
Si girò tra le coperte stiracchiandosi e sorrise a quei due animaletti che sembrarono ricambiare il suo sguardo prima di volare via.
Sbadigliò appena si fu svegliato e si mise seduto passandosi una mano tra i capelli ancora spettinati e sul viso; facendo scivolare poi due dita sulle sue labbra.
Loro erano le testimoni di ciò che era successo la sera prima e al solo pensarci Taehyung lanciò un piccolo urletto di gioia, gettandosi di schiena sul letto e rotolandoci sopra.
Non riusciva ancora a crederci di aver dato il suo primo bacio, a Jungkook sopratutto.
Ed era stato così bello che non riusciva a toglierselo dalla testa e non voleva farlo.
Infatti quella notte aveva faticato a prendere sonno per questo motivo.
Prese uno dei cuscini e se lo strinse al petto, scalciando senza smettere di sorridere prima di sospirare felice.
Si alzò dal letto e si diede una sistemata ai capelli mentre canticchiava tra se e se le note della musica che aveva ballato con lui.
Poi si alzò e prese a ondeggiare e girare per la stanza ad occhi chiusi, immaginandosi di star ballando con Jungkook.
Ma si bloccò appena sentì bussare alla porta, realizzò che poteva essere lui e si diede un ultima occhiata allo specchio e cercare di avere un' aria composta prima di andare ad aprire, anche se ancora in veste da notte; ma non gli importava lo aveva già visto molte volte così e anche in stati peggiori.
Andò verso la porta e dopo un grosso respiro l'aprì con un enorme sorriso, che però si spense quando vide davanti a lui invece che il corvino, Jackson.
«Buongiorno principe» disse quest'ultimo facendo un piccolo inchino, Taehyung prese la sua feste e la strinse al petto per coprirsi di più; nascondendosi appena dietro la porta.
«Buongiorno principe Lee» disse con la sua solita educazione «Vi serve qualcosa?» domandò poi mentre si guardava distrattamente attorno in cerca di Jungkook.
Ma non c'è da traccia di lui.
«No, sono solo venuto a chiamarvi per la colazione..spero non vi dispiaccia se io vi accompagno» diss Jackson con tono cordiale ma Taehyung aveva deciso che non avrebbe abbassato la guardia con lui.
«Siete molto gentile, ma mio padre sicuramente vi sta aspettando non sarebbe carino tardare e io mi devo ancora vestire; perciò..» disse chiudendo piano la porta non volendo sembrare maleducato «Oh ma io posso aspettare, non vi dovete preoccupare» insistette Jackson fermando la porta con una mano.
Taehyung lo guardò per alcuni secondi sperando con tutto se stesso che sbucasse Jungkook da un momento all'altro ma non fu così «Datemi dieci minuti» disse chiudendo poi la porta, poggiandosi poi con la schiena e sospirando stringendosi nella veste.
Era strano che Jungkook non si fosse presentanto, non era da lui e in Taehyung iniziare a nascere il pensiero che si fosse pentito..
Scosse il viso dirigendosi poi verso l'armadio e scegliendo dei vestiti per quella giornata.
Sicuramente Jungkook avrà avuto da fare, doveva solo aspettare.
Una volta vestito uscì dalla sua stanza, mantenendo una certa distanza tra lui e Jackson «Avete passato una buona nottata?» chiese guardandosi davanti a se mentre si dirigevano alla sala da pranzo.
«Si ero abbastanza stanco per il viaggio» rispose Lee con le mani unite dietro la schiena «Mi dispiace non aver partecipato alla festa, mi sarebbe piaciuto fare un ballo con voi»
Taehyung si strinse nelle spalle cercando di trattenersi «Non vi preoccupate, capisco» disse cercando di capire dove potesse essere Jungkook «La tua guardia del corpo è stata mandata a fare una perlustrazione del perimetro con i suoi compagni» disse Jackson riuscendo a capire a cosa stesse pensando, perché anche se lui non lo sapeva, li aveva visti dalla finestra della sua stanza baciarsi in giardino.
Taehyung rimase per un attimo sorpreso ma non lo diede a vedere, infondo Jungkook era stato affidato a lui; suo padre non lo aveva mai mandato fuori dal castello.
«Perché mi dite questo?» chiese facendo finta di passare disinteressato «Vedevo che vi guardavate attorno..magari ho interpretato male» disse Jackson aprendogli poi la porta della sala da pranzo, dove i sovrani li stavano aspettando.
«Figliolo, principe Lee vi stavamo aspettando» disse la regina cordialmente con la sua solita aria composta.
«Perdonate il ritardo» disse Jackson con un leggero inchino andando a prendere il posto a tavola accanto al Re e difronte a Taehyung che dopo un veloce saluto ai suoi genitori iniziò a mangiare restando in silenzio e senza guardare nemmeno per una volta Jackson, che invece lo fissava quasi con insistenza.
«Spero che il cibo sia di vostro gradimento principe» disse la regina con un leggero sorriso «È ottima mia signora, uno dei migliori mai mangiati» rispose Jackson a Taehyung venne da alzare gli occhi al cielo.
Era la classica persona che si lisciava il sovrano, sicuramente per i suoi scopi.
Per questo gli piaceva Jungkook, lui non esitava a dire la sua anche se si trattava del Re.
«Stavo pensando che magari oggi mio figlio potrebbe farti fare un giro del castello» disse il Re e per poco Taehyung non si strozzo con un pezzo di pane.
«Mi farebbe molto piacere, sempre che il principe non abbia da fare» disse Jackson fissandolo intensamente negli, ma l'idea di passare la giornata da solo con lui a Taehyung non piaceva affatto «Beh io in realt-»
«Ma certo che può, non vi dovete preoccupare vero caro?» lo interruppe la madre guardandolo seriamente.
Taehyung sospiro portando lo sguardo sul piatto e stringendo la posata tra le mani «Come desiderate»

𝑅𝑂𝑌𝐴𝐿 𝐿𝑂𝑉𝐸Där berättelser lever. Upptäck nu