Una nuova famiglia

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PREMESSA. QUESTA STORIA NON HA LO SCOPO DI OFFENDERE NESSUNO, SOLO DI INTRATTENERE I LETTORI E LE LETTRICI.

4 giugno 2022, 23.00

"Piuttosto che non sono abituata ad essere cercata e non ad essere io a dover cercare gli altri" spiegai e poi dovetti raccontare di nuovo tutto, dato che nessuno mi aveva capita

"Che idioti. Insomma, sei un cavolo di genio, sei decisamente più matura della tua età, sei intelligente e sveglia, perché mai dovrebbero allontanarsi da una come te?!" fece stupito Nicolò Barella

"Esattamente per questo. Capisci che tra una persona che non ti permettere di infrangere neanche una regola, che sta attenta che tu non ti faccia male o che faccia cavolate e una che fa le cavolate con te tutti sceglierebbero la seconda"

"Da ragazzi forse sì, ma fidati quando cresceranno si renderanno conto che avrebbero fatto meglio a stare con te e non fare cavolate" mi avvertì Manuel

"Esatto, quando cresceranno, non ora" ripetei e tutti rimasero in silenzio per qualche secondo

"Quindi loro ti lasciano da sola" ripetè Fede, come se stesse facendo il punto della situazione e io annuì "e quando sei ad esempio con le tue migliori amiche come si comportano?"

"Sono tristi, gelosi quasi, come se non potessi divertirmi e avere delle amiche" i suoi occhi si illuminarono, gli era venuta un'idea, brillante secondo lui

"Seguono il calcio, amica nostra?" chiese con un sorriso furbo, che si espanse tra tutti i giocatori. Sorrisi anche, capendo cosa intendesse

"Prima ti devo presentare mia moglie e le bambine, vieni" mi disse Nicolò, in videochiamata con la sua famiglia.

"Amore, lei è Azzurra, la nuova attaccante della nazionale" mi presentò, allungando il braccio in modo che anche io potessi essere ripresa dalla telecamera

"Oh, ciao. Ho visto la tua intervista, oggi. Mi dispiace tanto per quello che hai passato" disse con un'espressione triste

"Sono passati tanti anni, ormai. Non dico che il dolore è passato, perché non passerà mai, ma ho imparato a conviverci" Federica sorrise dolce

"Sai, ho tre figlie e quando crescono spero che diventino come te, si vede che sei una brava ragazza, anche molto matura" questa volta fui io a sorridere

"Sono contenta di essere un bell'esempio"

"Nicolò ha parlato tantissimo di te, si capisce che sei una brava ragazza"

Sorrisi. I complimenti mi lasciavano sempre in imbarazzo e non sapevo come rispondere, se non con ironia, ma non era la situazione adeguata, quella.

"Sono sicura che anche le vostre bambine saranno fantastiche"

"Grazie mille. Ora te le presento" Federica chiamò le tre bambine e continuammo a parlare per qualche altro minuto e ci salutammo solo perché eravamo arrivati all'hotel, quindi dovevamo scendere per prendere le cose che ci eravamo portati, nel mio caso tutte le valige, per andare a Coverciano.

Durante il tragitto, di un'ora e mezza, molti altri calciatori mi fecero conoscere le loro compagne e i loro eventuali figli. Mi trovai subito molto bene con le ragazze, tant'è che Jessica, la moglie di Ciro, mi chiese se potevo darle il mio numero, così mi aggiungeva al gruppo che aveva con altre ragazze dei calciatori. Riuscì a prendermi solo pochi minuti per poter parlare con mia madre, mentre con le mie amiche promisi che le avrei chiamate il giorno dopo.

"Azzurra, ecco Lavanda" mi chiamò Federico. A differenza di tutte le altre ragazze Lavanda, la ragazza di Fede, era proprio una che non sopportavo, anche se non avrei saputo dire il motivo specifico, dato che comunque non la conoscevo. Ma la cosa non si rivelò un problema, dato che anche lei mi odiò dal primo momento

"Senti, allontanati dal mio ragazzo. Adesso" mi ordinò, quando mi apparvi sullo schermo insieme all'attaccante della nazionale, che mi guardò stupito

"Lavanda, stai tranquilla, è una mia compagna di squadra" fece notare lui

"È una ragazza e a me non sta bene. E in quanto tua fidanzata ho il diritto di volere che un'altra ragazza non ti si avvicini" ripeté lei, acida

"Lavanda, ha sedici anni, non farne una strage" anche Federico acquistò un tono freddo.

Feci per allontanarmi, anche se non mi stava simpatica Lucia non volevo creare problemi, ma Fede mi prese per un braccio, impedendomi di muovermi.
Dovetti mordermi il labbro per non sorridere, cosa che in quel momento non sarebbe stato il massimo

"Sai quanto mi interessa di quanti anni ha? Ti devi allontanare dal mio fidanzato"

"Lavanda, Azzurra è una mia amica, ok? Non puoi fare una sceneggiata del genere, perché nella nostra squadra c'è una ragazza. Tra l'altro di sedici anni, ha nove anni in meno di me! E comunque tu non la conosci" Esclamò. Lei lo guardò con odio e poi sbottò

"Allora devi scegliere. O la tua amica o la persona che ti ama" Federico sgranò gli occhi e poi mi guardò preoccupato. Sospirai e sorrisi, sapendo già la sua scelta, così mi alzai di nuovo, o almeno ci provai, perché il mio braccio era ancora stretto dalla sua mano.

"Se tu davvero mi amassi non mi chiederesti di scegliere" disse soltanto e poi chiuse a chiamata. Rimanemmo in silenzio per qualche secondo, poi sospirai

"Dovevi scegliere lei, ti ama e sono quasi sicura che anche tu ami lei"

"Amare una persona non significa limitare l'altro"

"Sarà stata la rabbia del momento, prova a parlarci domani mattina" proposi.
Lui mi guardò afflitto, smanettò qualche secondo con il cellulare e poi mi mostrò una foto:

 Lui mi guardò afflitto, smanettò qualche secondo con il cellulare e poi mi mostrò una foto:

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Rimasi in silenzio qualche secondo e poi lo guardai negli occhi

"Allora, di solito per gli omicidi causa tradimento mi ci vogliono almeno tre giorni per organizzare il tutto, ma se mi prometti un alibi di ferro posso agire anche domani" lui sorrise e poi scoppiò a ridere

"Non pensavo fossi in grado di uccidere, tu"

"È la mia miglior qualità. Ho un gruppo con le mie migliori amiche chiamato le assasine complici"

"Tu mi fai paura" decretò e io scoppiai a ridere

Spazio autrice 

QUESTA STORIA NON HA LO SCOPO DI OFFENDERE NESSUNO, SOLO DI INTRATTENERE I LETTORI E LE LETTRICI. L'ho detto e continuerò a ripeterlo. Mi serviva un modo per far sì che Federico Chiesa fosse single e, in seguito, capirete perché non potevo semplicemente farlo single. E ripeto, non ho niente contro nessuno di questa storia, personaggi inventati e reali. Anche perché non potrei odiare nessuno di loro, calciatori e le loro fidanzate, perché non li e le conosco, quindi non ne ho nessuno diritto, me che meno di parlare male di loro, ma questa storia è inventata, cioè non ha lo scopo di offendere nessuno. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e grazie per aver letto! 

Ti Rimarrò Sempre Accanto~ Giorgio ScalviniKde žijí příběhy. Začni objevovat