Impressione, solei levante

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In macchina insistetti sul fare una deviazione e non tornare subito a casa. Chloe mi dava ragione, anche se trattenendo delle risate. Anche con lei, la prima volta che l'avevo portata in quel luogo avevo insistito finché non aveva ceduto, e in quel momento stava sicuramente ricordando quel giorno.

"Ma non ho capito perché per te è così importante!" esclamò Manuel

"Non è importante per me, io l'ho visto tantissime volte, ma voi sarete qui per pochi giorni e non vedere il tramonto nel bosco è un insulto alla meraviglia che è"

Tramonto nel bosco era il nome che io e Chloe avevamo dato al tramonto visto da un particolare punto della costa. Sulla costa, infatti, c'era una riserva naturale, un bosco che finiva per entrare nel mare e il sole, quando non era ancora del tutto tramontato, sembrava entrare negli alberi e si allungava sull'acqua a creare un effetto meraviglioso, come il mare del dipinto di Monet, Impressione, solei levante.

"Ma lasciamo Nicolò da solo?" fece Matteo cauto. Io lo guardai male

"Mi ascoltate quando parlo?" chiesi, quasi arrabbiata "Cos'è che non capite di "chiediamo a Nicolò se vuole venire con noi e ci raggiunge in macchina"?"

Davanti mia replica decisamente priva di calma, anzi, ero quasi furiosa, nessuno ebbe da ridire, così chiamammo Nicolò che, passato a prendere anche Michele, ci raggiunse a circa un chilometro della riserva

"Siamo arrivati?" chiese questo, cercando qualcosa che potesse assomigliare ad un bosco. 

"No, ma non si può andare oltre, con la macchina" rispose Chloe indicando i cartello che indicava l'inizio della riserva. 

In realtà la riserva vera e proprio, e il punto preciso per vedere il tramonto, era un po' più in la, ma la protezione della fauna selvatica aveva lasciato quasi un chilometro di margine, a inizio e fine. 

"Cos'ha di così speciale questo bosco, io ancora non l'ho capito" mormorò Nicolò e io e Chloe ci guardammo esasperate. Avevamo passato venti minuti a ripetere le stesse cose a Matteo, Manuel e Giorgio e la nostra pazienza era veramente finita. 

"È uno dei luoghi più belli da visitare qua, il mare e il bosco sembrano essere un unica cosa e, poco prima del tramonto, il sole sembra essere disegnato tra gli alberi e crea sull'acqua dei riflessi di luce e ombra che lasciano senza fiato. Per di più l'acqua è sempre pulitissima, sembra di stare alle Maldive o ai Caraibi, perché, essendo aerea protetta, viene controllata molto di più rispetto al resto della costa. Questo significa che l'acqua diventa quasi trasparente e mostra perfettamente il fondale, ricoperto di sassi che, durante il tramonto, sbrano diventare rossi e gialli, siccome riflettono la luce del sole" spiegò Michele e io sorrisi 

"Grazie Michele, io l'ho ripetuta talmente tante volte che a momenti non ho più la voce" esclamai esasperata e lui ridacchiò 

"Non c'è di che, per tutte le volte che tu e Chloe mi avete assillato su questo posto ormai la descrizione e le caratteristiche le conosco a memoria" rispose ironico, venendo guardato male da me e la mia migliore amica, che gli diede anche un coppino dietro la nuca. 

"Ok, ok, scherzavo, è un posto bellissimo" si corresse, proteggendosi la testa con le mani. 

Io e Chloe scoppiammo a ridere, faceva sempre così, ogni volta. Io e Michele avevamo uno strano rapporto. Posso dire che appena l'avevo conosciuto, quando Chloe me lo aveva presentato due anni prima, mi era sembrato abbastanza simpatico, ma in realtà mi spaventava. O meglio, non mi spaventava davvero lui, ma l'idea che Chloe potesse preferire lui a me e che perdessimo il nostro bellissimo rapporto. Fortunatamente la cosa non era accaduta, anzi, pochi mesi dopo scoprì che anche Michele aveva una sorta di problema con il rapporto tra me e la sua ragazza: aveva rivelato di sentirsi quasi a disagio, perché spesso non capiva cosa Chloe intendesse, mentre io la capivo senza bisogno che parlasse, perché non la conosceva bene come me, quindi si trovava quasi costretto a chiedermi consigli per i regali. Quella rivelazione mi aveva decisamente tranquillizzata ed eravamo riusciti a stringere un bel rapporto di amicizia. Per me era a metà tra un fratello maggiore, essendo due anni più  e un migliore amico, riuscivo a parlargli di qualsiasi cosa, come succedeva con le mie migliori amiche, infatti non erano rare le volte in cui io, lui e Chloe ci riunissimo per parlare insieme e sfogarci. Certo, la sensazione di essere un po' la terza in comodo c'era, ma entrambi provavano tutti il possibile per evitare che succedesse.

"Allora, andiamo a vedere questo luogo meraviglioso?" fece Nicolò, partendo in testa al gruppo. Accanto a lui si misero Chloe e Michele, per guidare il gruppo, subito dopo Manuel e Matteo e infine io e Giorgio 

"Sono contenta che siate venuti" ammisi dopo pochi passi 

"Che ti abbiamo fatto questa sorpresa o che abbiamo accettato a vedere questo tramonto?" fece ironico 

"Entrambi" alzai le spalle "ma con questa sorpresa mi avete reso la persona più felice sulla faccia della terra, veramente" 

Lui mise un braccio dietro le mie spalle e mi asciolvevano un bacio tra i capelli 

"Non potevamo lasciarti sola, così quando io e Matteo stavamo tornando a Bergamo gli ho proposto questa vacanza, poi Manuel ci ha sentito e si è voluto aggiungere e poi abbiamo chiamato anche Nicolò" raccontò

"Quindi se Manuel non vi avesse sentito sareste venuti solo tu e Matteo?" 

"Probabilmente no, anche Pess aveva proposto di includere anche gli altri. Io l'avevo detto a lui perché ho pensato che fosse quello con cui tu avessi legato di più. Oltre me, ovviamente" spiegò, tirandosela sull'ultima frase 

"Ovviamente" ripetei sarcastica, prima di degli un bacio sulle labbra. 

Continuammo a camminare per pochi metri, quando intravidi un gruppo di rocce, per metà nel mare, per metà nel bosco. Era da lì che di solito io vedevo quello spettacolo, così fermai tutti e ci andammo a sedere 

"Grazie, Azzurra, non riuscivo più a vederle e pensavo che le avessimo saltate.  Ammetto che stavo andando nel panico" rise Chloe, prima di arrampicarsi e aiutare me a fare lo stesso. Eravamo diventare abili nell'arrampicarci su quelle rocce, dopo diversi anni che lo facevamo.
Quando tutti si furono sistemati mi concentrai sullo spettacolo che avevo davanti. Era veramente meraviglioso, proprio come avevo promesso ai ragazzi. Il cielo era limpido, senza nuvole, il sole era luminoso e filtrava attraverso i rami degli alberi, riflettendo sull'acqua limpida

"Ammettilo, ci hai convinto a venire qua perché è un posto romantico" sussurrò Giorgio ironicamente

"Ops, mi hai sgamata" risposi con lo stesso tono

"In ogni caso è magnifico, avevi ragione" sorrisi dolcemente e appoggiai la testa sulla sua spalla

"Già, quando è venuto a mancare mio padre venivo sempre qua, quando non potevo sfogarmi in palestra. È un posto rilassante, mi tranquillizza e mi aiutava a stare calma" raccontai

"Immagino...insomma con questa visuale è facile credere che aiuti a rillasare, ma d'inverno non era freddo?"

"Mi portavo varie coperte e cuscini e anche così spesso tornavo ammalata, ma poco mi importava" spiegai

"Mi dispiace per tutto quello che hai passato, non lo meritavi" aveva iniziato ad accarezzarmi i capelli dolcemente "e ti prometto che da adesso, per qualsiasi cosa, mi potrai chiamare. Anche solo per parlare, per sfogarti, per piangere, quello che vuoi. A qualsiasi ora" mi alzò il mento, permettendo ai nostri occhi di incrociarsi. Quei bellissimi occhi che tanto mi avevano colpito dalla prima volta che li avevo osservati

Sorrisi e mi sporsi per baciarlo di nuovo "grazie" sussurrai, gli occhi chiusi

Ti Rimarrò Sempre Accanto~ Giorgio ScalviniWhere stories live. Discover now