capitolo tre

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Mi svegliai che erano circa le nove, Dustin era già andato a scuola e mamma ovviamente non era in casa, la cosa che subito mi cadde all'occhio appena mi alzai dal letto fu un foglietto sul pavimento probabilmente fatto passare da sotto la porta. Riconobbi subito la scrittura.

<<Buongiorno sorellona, spero che che tu abbia dormito bene, ti ho lasciato qualche waffles in microonde, riposati!>> lo lessi ad alta voce e poi lo appoggiai sul comodino.

Corsi di sotto affamata, misi a scaldare la colazione che mi aveva lasciato Dustin e nel frattempo andai ad accendere la tv e solo in quel momento mi ricordai del film che mi aveva dato ieri Steve, così corsi in camera a prenderlo e mi misi comoda sul divano. Finito il film però decisi di mettermi a studiare qualcosa, nuova scuola significava anche materie da recuperare. Passò neanche un'ora quando sentì d'improvviso la porta d'ingresso aprirsi facendo apparire mio fratello che appena mi vide venne verso di me.

<<Fortuna che ti avevo detto di riposare>>

<<Tranquillo mi ci sono messa ora, e poi devo mettermi in pari con la nuova classe quindi>>

<<Nicole!>> un'altra voce irruppe in casa.

<<<Steve?! Perché sei sceso, pensavo facessi tardi a lavoro>> dissi un po' sorpresa ma comunque contenta di rivederlo.

<<In realtà sono sceso al volo per vedere come stessi>>

<<Oh bene, insomma non che fosse successo niente, avevo solo bisogno di riposare un po'>>

<<Certo, lo capisco>>

<<Ah!>> mi ricordai del cd e mi alzai per andare a prenderlo in salone per poi porgerlo al ragazzo <<grazie, avevi proprio ragione, mi è piaciuto molto>>

<<Lo so, io ho sempre ragione no?>>

<<Certo>> ribattei alzando gli occhi al cielo <<ora però meglio che vai a lavoro>>

<<Domani ci sei però si?>> mi domandò poco prima di risalire in auto e risposi di sì con la testa per poi salutarlo.

<<Non mi ricordavo fosse così appiccicoso>> scherzai rivolgendomi ora a mio fratello che era ancora in cucina intento a farsi un panino.

<<Io un'idea del perché ce l'avrei>> disse e capendo a cosa si stesse riferendo feci finta di non sentire <<in realtà Steve non è l'unico che si è preoccupato per te sai?>>

<<No?>> ora aveva la mia attenzione.

<<Eddie mi ha chiesto di te oggi a mensa>>

<<Eddie?>> ribattei sorpresa.

<<Già, sembra che tu gli stia simpatica>> disse nascondendo un sorriso.

<<Vedo che oggi siamo in vena di battuta fratellino, è successo qualcosa che vuoi raccontami?>>

<<In realtà niente di ché, sono solo di buon umore>>

<<Contenta per te allora>>

<<Te invece tutto ok?>>

<<Meravigliosamente>> dissi sorridendogli come se un po' del suo umore abbia contagiato anche me.

<<Io tra un po' vado da Mike, se vuoi puoi venire anche tu>>

<<Vorrei ma devo proprio studiare>> sbuffai lanciando un'occhiata ai libri poggiati sul tavolo.

All I want || Eddie MunsonWhere stories live. Discover now