capitolo trentuno

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Forse avevo leggermente sottovalutato la gravità delle cose, infatti si dia il caso che nei neanche venti minuti che seguirono ci ritrovammo a essere scaraventati in una dimensione parallela buia e terrificante, a combattere contro dei "pipistrelli" se così si possono chiamare e ora stiamo vagando in un bosco pieno di rampicanti che da quel che ho capito sono una sorta di estensione della menta di quel posto e quindi dovevamo stare attenti a non pestarli, per non parlare dei rumori di sottofondo alquanto inquietanti e il fatto che probabilmente ci eravamo persi.

<<Forza nascondiamoci qui!>> urlò Steve indicando un riparo sotto delle rocce, che poi si rivelò essere proprio Skull Rock, appena notammo in cielo un gruppo di quelle creature che ci stavano ancora seguendo. Quando passarono oltre uscimmo allo scoperto pronti a rincamminarci ma il ragazzo gemette dal dolore premendo la mano sul fianco dove era stato morso e subito Nance andò a soccorrerlo insieme a Robin.

<<Vieni>> mi sussurrò Eddie tendendomi poi la mano. Ci allontanammo di pochi metri mentre gli altri erano impegnati a sistemarsi e ci sedemmo in un posto un po' più appartato appoggiando la schiena a delle rocce.

<<E se fosse tutto un sogno?>>

<<Che vuoi dire?>>

<<È tutto troppo irreale>>

<<Allora non vedo l'ora di svegliarmi, magari nel mio letto con te affianco che ancori dormi>>

<<Voglio tornare lì, subito>> dissi nostalgica immaginandomi distesa sul suo letto come ormai era diventata abitudine. Rimanemmo per un po' in silenzio e nel frattempo chinai la testa appoggiandola sulla sua spalla mentre lui mi accarezzava la coscia.

<<Quando saremo di nuovo tra gli esseri viventi voglio scriverci una storia>> ruppi il silenzio e attirai la sua attenzione.

<<Tipo romanzo?>>

<<Un fantasy, "la maledizione di Hawkins", suona bene no?>>

<<Non ci crederà nessuno però>>

<<Appunto, per questo sarebbe perfetto per un fantasy>> sorrisi e subito anche Eddie ricambiò.

<<Ci sarò anch'io nella storia vero?>>

<<Certo, Eddie l'eroe>>

<<Ma io non sono un eroe>>

<<Per me sì, lo sei eccome>> mi lasciò un bacio soffice sulla fronte e poi mi sussurrò un ti amo.

– – – – – – –

Dopo aver appreso con nostra più grande sorpresa che Nancy Wheeler tiene nella sua camera ben due pistole, ci stavamo dirigendo proprio a casa sua.

<<Ehi Robin>> Nance era davanti a tutti a fare da apri fila, Eddie e Steve avevano rallentato ed erano rimasti dietro a tutti a parlare di chissà cosa, così mi avvicinai alla ragazza che era da sola.

<<Nicole>> mi sorrise prendendomi sottobraccio <<allora di cosa vogliamo parlare durante questa non per nulla inquietante passeggiata nel bosco?>>

<<Inizia tu>>

<<Bene bene>> disse voltandosi indietro per poi tornare a guardare dritto <<tu e Eddie avete risolto?>>

<<Risolto cosa?>>

<<Vedi la sera che Jason e gli altri lo avevano scovato, lui è scappato ed è stato tutta la notte fuori. Quella stessa sera però, qualche ora dopo, abbiamo saputo quello che era successo dai telegiornale e siamo corsi lì, non che speravamo di trovarlo ancora al capanno ma iniziammo a cercalo anche se dopo un paio di ore lasciammo perdere perché era impossibile trovarlo senza nessuna traccia da seguire. Per tutto il tempo abbiamo pensato che tu eri insieme a lui>> fece una pausa per osservare la mia reazione poi riprese <<La mattina presto abbiamo ricevuto una chiamata alla radio da Eddie dicendo di ritrovarci a Skull Rock, andammo lì il più in fretta possibile e quando arrivammo noi eravamo sicuri di trovarti con lui e lui era sicuro di trovarti con noi. Chiese subito dove fossi e poi ci disse che avevate litigato pomeriggio tardi e che eri andata via dicendo che saresti venuta da noi>>

All I want || Eddie MunsonWhere stories live. Discover now