capitolo quattro

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Appena misi piede in mensa mi sentì subito osservata, mi voltai verso il tavolo dell'Hellfire dove mi sarei poi seduta e notai Eddie che mi scrutava dal suo solito posto mentre gli altri ragazzi erano intenti a parlargli.

<<Come stai stamattina?>> chiese con tono dolce appena arrivai da loro.

<<Bene>> risposi secca.

<<Ok, vedo che neanche oggi abbiamo voglia di parlare>> gli lanciai uno sguardo veloce, non so neanche io per dirgli cosa e poi mi alzai per andare a prendere da mangiare al bancone.

Ero in fila quando qualcuno dietro di me mi spintonò per sbaglio e mi fece andare a sbattere contro quello che invece era davanti a me e la sfiga vuole che fu proprio lo stesso ragazzo del primo giorno con cui andai a sbattere nel corridoio.

<<Guarda guarda chi si rivede, possibile che sei sempre tra i piedi?>> disse in tono prepotente appena mi riconobbe.

<<Wow non sarà forse il contrario>> replicai tra me e me infastidita dalla reazione eccessiva di quello che tra l'altro dovrebbe essere proprio il capitano della squadra di basket.

<<Oh quindi parli anche, l'ultima volta sembrava avessi visto un fantasma>> gli uscì anche una risata, giusto per risultare ancora più irritante.

<<Scusatemi, permesso>> una voce ormai familiare si avvicinava a noi passando davanti a tutti <<sono con loro mi stavano tenendo il posto>> si giustificava alle lamentele degli altri ragazzi che erano in fila.

<<Ecco ci mancava lui>> pensai osservando Eddie raggiungermi con la stessa espressione in volto di un bambino che ne stava per combinare una delle sue.

<<Ehi ragazzi che si dice qui?>> irruppe mettendosi tra me e Jason.

<<Non mi dire che conosci questo strambo>>

<<In realtà si, qualche problema?>> ribattei ormai al limite della sopportazione.

<<Oggi siamo molto irascibili, ci manca paparino?>> come lo sapeva non ne ebbi idea, forse Hawkins era abbastanza piccola da far girare le voci più velocemente di quanto pensassi. Mi allontanai dal bancone facendo cadere il vassoio per terra e istintivamente spostai lo sguardo su Eddie che nel frattempo era andato incontro al caposquadra urlandogli qualcosa e spintonandolo.

<<Hai trovato la sposina Munson eh?>> fu l'ultima cosa che sentì nitidamente, poi le voci attorno a me si fecero sempre più sfocate e come accadeva ormai ogni volta rimasi lì immobile. Solo dopo un po' riportai lo sguardo su Eddie, che stavolta mi stava guardando e fu lì che mi sbloccai. In un attimo mi girai e iniziai a correre fuori dalla mensa.

<<Eddie! Dov'è Nicole?>> sentì in lontananza la voce di Dustin chiederlo al ragazzo prima che uscisse anche lui dalla mensa per seguirmi. Io ero ormai arrivata al bagno delle ragazze che fortunatamente a quell'ora era completamente vuoto, o così pensavo.
Passò circa un minuto di assoluto silenzio quando sentì la porta aprirsi e qualcuno entrare, aspettai qualche secondo sperando se ne sarebbe andata via subito ma rimasi confusa non sentendo alcun tipo di rumore.

<<So che sei lì>> era Eddie.

<<Non puoi stare qui>>

<<Non entrerà nessuno tranquilla>> vidi le sue scarpe bianche attraverso la fessura in basso finché non si mise seduto a terra appoggiando la schiena sulla porta. Istintivamente feci lo stesso e ebbi come la sensazione di poterlo toccare se non fosse stato per quello strato di legno che ci divideva.

<<Mi dispiace è stata colpa mia prima, l'ho fatto innervosire io>> fece una leggera pausa aspettando una mia risposta che non arrivò, così riprese il suo discorso <<non so cosa mi sta succedendo, ma da quanto sei arrivata tu sembra che non posso fare a meno di aiutarti e credimi io non sono fatto così. Scappo, sembra che sia la cosa che mi riesca meglio in assoluto, vedo un pericolo e giro i tacchi dall'altra parte. L'ho fatto anche con mio padre, eppure scappare quella volta non è bastato, so che sai di cosa sto parlando, magari le nostre storie non sono proprio uguali ma il problema di fondo è lo stesso. Io caspico se non vuoi darmi corda, infondo sono l'amico strambo di tuo fratello, ma volevo solo che sapessi che ora non puoi più usare la scusa che le persone non ti capirebbero, quindi se vuoi parlarne con qualcuno io non ho un granché di meglio da fare>>

All I want || Eddie MunsonWhere stories live. Discover now