capitolo sei

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Un bravo amico. Questo era diventato Eddie nelle successive due settimane che seguirono la prima di molte delle campagne dell'Hellfire a cui avrei partecipato. Ci incontravamo a scuola come avevamo cominciato a fare, a volte insieme agli altri e a volte da soli e in ogni caso mi trovavo sempre più bene con lui. Un giorno non mi ricordo in quale preciso modo uscì fuori in mensa il discorso "band" al quale rimasi molto sorpresa, venni a sapere che lui insieme ad alcuni dei ragazzi del gruppo suonavano ogni tanto in qualche locale. In realtà avevo sempre immaginato Eddie con qualche strumento un po' bizzarro come lui e in effetti non poteva essere che una chitarra elettrica, per non parlare poi del nome della band "Corroded Coffin". Fu quello stesso giorno che quando fummo soli, al nostro solito tavolo in mezzo al bosco, mi invitò ad uno spettacolo che avrebbero fatto quella sera.

Io mi trovavo già al nostro posto intenda a trovare un po' di pace per iniziare a studiare le miliardi di cose per i giorni seguenti quando finalmente mi raggiunse anche il ragazzo con già un "sigaretta" in bocca e con più entusiasmo del solito.

<<Hai qualcosa di importante da fare questa sera perché->>

<<In realtà si ho da studiare>>

<<No aspetta avresti dovuto rispondere di no così io avrei detto "perché ora lo haiii">> disse mettendo il broncio come un bambino.

<<Sentiamo cosa hai in servo per me Munson?>>

<<A proposito del discorso in mensa, io e i ragazzi oggi dovremmo suonare a questo locale qui vicino, niente di che ma mi stavo chiedendo se ti andrebbe di venirci a vedere, tutto qui>>

<<Stasera?>>

<<Si ti passerei a prendere verso le... 21?>>

<<Le 21? Questo significa che mi dovrò ammazzare di studio oggi pomeriggio ma->>

<<Ma?!>>

<<Ci sarò>> ed ecco il sorriso tornare sul volto del ragazzo in un istante e come se non bastasse ad esprimere la sua felicità si alzò dalla panca e venne verso di me abbracciandomi e stritolandomi.

<<Eddie mi stai schiacciando!>> urlai e il ragazzo sembrò allentare un po' la presa ma non troppo da lasciarmi andare così l'unica cosa che potei fare fu godermi quell'abbraccio.

<<Ti voglio bene Henderson>>

<<Anch'io ti voglio un po' bene>>

<<Un po' eh? Sicura? Solo un po'?>>

<<Se mi dici che ore sono forse te ne vorrò un po' di più>>

<<Cazzo! Cazzo, cazzo, cazzo>> disse appena guardò l'orologio al polso.

<<Cosa?>>

<<Sta per suonare l'ultima campana!>>

Ero ancora mezza stordita dall'abbraccio e non realizzai subito la situazione, l'unica cosa che vedevo era un Eddie agitato che scheggiava verso il tavolo prendendo gli zaini per poi tornare verso di me.

<<Dobbiamo andare>> esclamò prendendomi la mano e iniziando a correre verso la scuola.

<<Aspetta sei troppo veloce!>> urlai.

<<Vuoi che tuo fratello ti veda arrivare dal retro della scuola con me?>>

<<Oh cazzo questo no>> pensai ad alta voce accelerando cercando di stare al suo passo mentre lui continuava a tenermi per mano.

Riuscimmo a raggiungere l'ingresso giusto in tempo, pochi secondi dopo ecco che Mike e mio fratello uscivano dalla scuola.

<<Già qui?>> domandò sorpreso Mike.

All I want || Eddie MunsonWhere stories live. Discover now