capitolo diciannove

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Mi sembrava di essere tornata ai miei primi giorni qui a Hawkins quando ancora non riuscivo a dormire e ogni notte aspettavo le luci dell'alba che si affacciavano dalla mia finestra e non lo volevo per nulla al mondo, per questo stavo canticchiando qualcosa mentre preparavo la colazione: facevo finta che nulla era successo, se non gli avrei dato peso, non sarebbe più accaduto. Mi concentravo invece sulla giornata di ieri, la nuotata al lago, ad Eddie, lo avevamo fatto, da non credere. Mi girai poi verso mamma e Dustin che erano sul divano ad ascoltare le prime notizie della giornata dalla tv e sorrisi iniziando a sentirmi meglio.
Neanche il tempo di pensarlo che sentì un giornalista dal notiziario nominare il trailer park, e quando finisce in tv non è mai un buon segno. Mi fiondai subito in salotto seguendo con attenzioni quello che dicevano e poi la notizia: subito mia madre si portò la mano davanti la bocca per lo shock e io e Dustin ci guardammo subito quando sentimmo che era morto uno studente della nostra scuola. Il cuore mi batteva a mille, e se fosse successo qualcosa a Max o a Eddie? A ripensarci lui la sera prima non mi aveva risposto al telefono. Aspettavo con ansia che venisse detto il nome o data qualche informazione in più mentre la mia testa stava andando fuori controllo creandosi i peggio scenari. Non svelarono altro. Avevo perso le speranze finché non mostrarono un caravan in particolare ... Eddie. Eravamo talmente concentrati e sconvolti che sobbalzammo tutti quanto sentimmo il campanello suonare. Non mi mossi di un millimetro, ero paralizzata, non sapevo se poteva essere lui il corpo oppure Max e questi pensieri mi stavano uccidendo. Vidi passarmi davanti mio fratello che fu l'unico ad alzarsi per andare ad aprire dopo che suonarono un'altra volta. Solo in quel momento pensai che poteva essere uno di loro due. Tirai un sospiro di sollievo quando mi affacciai alla porta, che già aveva aperto Dustin, e mi trovai davanti una chioma di capelli rossi.

<<O mio Dio Max>> mi buttai addosso abbracciandola al che lei rimase un po' sorpresa <<per un attimo avevo avuto paura che ti fosse successo qualcosa>>

<<Sto bene tranquilla>> mi rassicurò lei.

<<Aspetta>> scattai sciogliendomi dall'abbraccio <<sai se Eddie->>

<<Si si sta bene>> tirai un altro sospiro e finalmente mi tranquillizzai.

<<Allora perché sei qui?>> non era assolutamente detta in modo scortese quella frase da parte di Dusty ma effettivamente aveva senso, se andava tutto bene che ci faceva lì? La guardai meglio e sembrava come se qualcuno l'avesse buttata giù dal letto. Non che nell'ultimo periodo non sembrasse un po' sempre uno zombie ma ora si notava molto.

<<Dobbiamo parlare>> annunciò infine. La cosa che mi fece però sospettare fu che non guardò me come aveva fatto fino a quel momento ma voltò lo sguardo verso mio fratello quando disse quella frase. E gli sguardi che si scambiarono sembravano nascondere molte cose.

<<Bene allora io vado>> dissi avendo capito che quella non era una conversazione che comprendeva anche me e poi ero ancora in ansia per Eddie e volevo andare a trovarlo.

<<Ehi ehi aspetta!>> mi fermò subito Dustin preoccupato <<Dove vai?>>

<<A fare un giro>>

<<Ma sei matta, c'è un assassino, mamma non ci farà mai uscire>> a quel punto mi voltai verso Max che aveva benissimo capito dove volevo andare sperando che mi avesse dato una mano ma ciò che disse mi spiazzò.

<<In realtà dovresti rimanere, Eddie non è a casa>> annunciò con aria seria.

<<Eddie?!>> mi guardò subito mio fratello sorpreso. Cazzo.

Entrai rapidamente in casa superando sia lui che la ragazza andando al piano di sopra e sentì anche loro entrare e venire dietro a me. Non ci stavo capendo più nulla, avevo bisogno di spiegazioni.

All I want || Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora