capitolo ventuno

86 0 0
                                    

Rimanemmo così per almeno un minuto mentre sentivo gli occhi degli altri puntati verso di noi, ma poco me ne importava in quel momento.

<<Non lo fare mai più ok?>> gli sussurrai ormai con le lacrime agli occhi mentre premevo la guancia sul suo petto.

<<Non volevo spaventarti ma non puoi immaginare cosa sia successo>>

<<Credimi non potrà mai essere più sbalorditivo di quello che abbiamo da dirti noi>> una piccola risata da entrambi ci fece staccare e ci guardammo finalmente negli occhi, notai che anche i suoi erano lucidi, chissà cosa aveva passato per scappare via così.

<<Mi sa che la nostra copertura è saltata>> mi bisbigliò all'orecchio dopo aver salutato gli altri facendogli un cenno con la testa.

<<Oh sì riguardo questo...>> mi fermai, forse non era il caso di parlarne ora anche se avrebbe alleggerito la situazione, ma c'erano sicuramente altre cose di cui discutere <<sai, forse è meglio se ne parliamo dopo>> gli sorrisi e lui ricambiò anche se un po' forzatamente, poi lo vidi allontanarsi e andarsene a sedere su una canoa che era nel capanno.

<<Che diavolo è successo Eddie?>> domandò Dustin avvicinandosi seguito poi da tutti. Scrutai con attenzione la reazione del ragazzo, volevo capire come stesse anche se era ovvio e mi sentivo tremendamente male a vederlo così. Era sconvolto e impaurito, ma in volto gli leggevo anche qualcos'altro, come un senso di colpa.

<<Non mi credereste mai>> disse a bassa voce, quasi non lo sentimmo.

<<Quando ti ho detto che ti avremo sbalordito noi non scherzavo, puoi raccontarcelo>> cercai di rassicurarlo.

<<Sai ha ragione lei>> mi sostenne Robin.

Si guardò intorno soffermandosi su di me e poi, solo allora cominciò a raccontarci cosa fosse successo a Chrissy. Quando finì intorno a lui era totale silenzio, nessuno diceva niente, eravamo tutti scossi e notai Eddie agitarsi ancora di più.

<<Non sapevo cosa fare perciò sono scappato via, l'ho lasciata lì>> disse interrompendosi diverse volte concludendo a testa bassa, stavolta senza scambiare lo sguardo con nessuno, neanche con me. Ecco cos'era la sensazione di colpa che gli avevo letto negli occhi prima.

<<Non potevi fare niente Eddie>> lo consolò mio fratello appoggiandogli la mano sulla spalla.

<<Quindi ci credete davvero?>>

<<Penso che sia arrivato il nostro turno allora>> iniziò mio fratello <<hai presente la voce secondo cui Hawkins è maledetta? Bhe ecco... non è del tutto sbagliata>> e poi partì con la stessa storia che raccontò a me quella mattina.

<<Ok direi che per oggi può bastare così>> interruppi il suo discorso visto che si stava divagando troppo come al suo solito vedendo Eddie provato e alquanto confuso.

<<Non è semplice da assimilare>> si "scusò".

<<Non è stato semplice per nessuno di noi>> intervenne Max e tutti annuirono, poi calò il silenzio.

<<Forse è meglio che torniamo a casa, così ti lasciamo riposare, e poi mamma sarà furiosa>> annunciò mio fratello per rompere il ghiaccio.

<<Digli che sono rimasta da Max>> mi avvicinai a lui in modo che fosse una cosa un po' più privata.

<<Non torni con noi?>>

<<Penso sia il caso che rimanga con lui>> e poi gli comparse un enorme sorriso in volto senza un apparente motivo <<Che c'è?>>

<<Niente>> disse con aria da buffone alzando le spalle e girandosi per avviarsi fuori insieme agli altri che nel frattempo erano già usciti <<buonanotte piccioncini>> aggiunse chiudendosi la porta del capanno dietro. Aspettai finché non sentì il rumore della macchina di Steve partire e poi mi voltai verso Eddie.

All I want || Eddie MunsonWhere stories live. Discover now