capitolo undici

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Stavo sistemando le mie cose nell'armadietto quando sentì qualcuno saltarmi addosso prendendomi i fianchi da dietro e facendomi voltare.

<<Ma sei matto, qualcuno può vederci!>>

<<Tranquilla non c'è nessuno e poi anche fosse>>

<<Certo Munson, immagina mio fratello che lo viene a sapere>>

<<Mi scusi signorina Henderson, sono mortificato>> disse dandomi poi un veloce bacio sulla guancia scappando subito via da me <<un'ora prima di pranzo, al nostro tavolo>> aggiunse infine prima di scomparire tra i corridoi. Questo ragazzo mi avrebbe fatto impazzire, ne ero certa.

– – – – – – –

Come ordinato dal Signor Munson lasciai la classe al suono delle campanella e uscì dalla solita porta d'emergenza.

<<Sei in ritardo>> disse fingendo di essere arrabbiato ma fu un totale fallimento e mi fece uscire anche qualche risata.

<<Sono passata al distributore a prendere queste>> mi giustificai cacciando dalla tasca della felpa un pacchetto di patatine.

<<Allora per questa volta sei perdonata>> annunciò avvicinandosi a me pronto a darmi un altro bacio ma appena fu a sfiorarmi si ritrasse e mi prese il pacchetto dalla mano e corse dall'altra parte del tavolino.

<<Eddie!>>

<<Scommetto che non mi prendi>> a questa sfida iniziammo a correre attorno al tavolo, io inseguendolo e lui cercando di non farsi prendere finché non ci fermammo entrambi sfiniti e ci mettemmo seduti uno affianco all'altro.

<<Dai do a te l'onore di prendere la prima>> disse il ragazzo e finalmente potemmo aprire il pacchetto e gustarci le patatine.

<<Mi passi a prendere tu stasera per venire alla partita?>>

<<Non andavi con Dustin?>>

<<Non più, lui pomeriggio va a casa di Mike>>

<<Oh allora sì, solo che io devo andare un po' prima per preparare la sala>>

<<Mi faccio trovare pronta verso le otto allora>> ci mettemmo d'accordo per il passaggio e parlammo di altre cose fino a che non si fece l'ora di pranzo e avendo anche un certa fame nonostante la merenda tornammo a scuola.

<<Dove siete stati?>> chiese curioso Mike che ci vede entrare insieme dal retro.

<<Oh ero andata a chiamare Eddie che era uscito a fumare>> sparai la prima cosa logica che mi venne in mente e per fortuna il ragazzo sembrò crederci senza troppi problemi.

Andammo così a sederci in mensa ai soliti posti e pranzammo insieme a tutti gli altri parlando praticamente solo della partita di d&d che ci sarebbe stata quella sera.

<<Alle otto puntuale stasera>> mi ricordò Eddie mentre mi accompagnava all'armadietto per prendere i libri per le ultime lezioni della giornata.

– – – – – – –

"Alle otto puntuale stasera" disse raccomandandomi di non farlo aspettare, peccato che erano già le otto e mezza e di lui non c'era nessuna traccia, il solito Eddie.

Passarono altri cinque minuti prima che sentissi il rombo del motore del furgone irrompere nel vialetto e subito dopo il suono ripetuto del clacson, così senza aspettare un altro secondo, presi il mio zaino al volo e uscì di casa.

<<Mi raccomando in orario>> lo sfottei appena entrata nella macchina rifacendogli la voce.

<<Non è divertente>>

All I want || Eddie MunsonWhere stories live. Discover now