66 - five minutes -

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Swami's POV

"Bubi? Tutto ok?" Mi domandò Federico facendomi scuotere la testa e riconnettere.

Puntai gli occhi su di lui e lo trovai intento ad osservarmi.

Mi limitai ad annuire, ma il genovese non ne fu convinto.

Ma prima che potesse chiedere la qualsiasi cosa, gli lasciai un bacio veloce sulle labbra e feci per alzarmi.

"Oh no no, tu stai qui con me." Disse ributtandomi nel letto

Cacciai un urletto e lui scoppiò a ridere.

"Bubi, fammi vedere una cosa.
Prometto che torno subito." Dissi voltandomi per guardarlo in viso

E seppur appena sveglio, con gli occhi mezzi chiusi e il cuscino palesemente stampato sulla faccia, restava la cosa più bella che potessi vedere.

"Cinque minuti" sussurrò mettendo su un'espressione da bimbo piccolo

Risi leggermente per il suo tentativo di convincermi, ma poi acconsentì.

"Solo cinque"

Federico sorrise e mi tirò a se.

Con la fronte toccai il suo petto nudo e chiusi gli occhi, beandomi di lui.

Lui dal suo canto, iniziò a lasciare alcuni baci sulla mia testa ed io in risposta mi accoccolai di più.

Sarei rimasta così per tutta la vita.
Ma so già che questo non era difficile da intuire.

Il tin di un cellulare, ruppe il momento.

Quella volta fu il suo, difatti Federico si staccò leggermente per poterlo prendere.

E dall'espressione che mise su, non mi fu difficile capire cosa avesse letto.

Si voltò verso di me ed io scattai giù dal letto, afferrando la sua camicia di ieri sera ed iniziando ad abbottonarla.

Lo juventino in risposta, decise palesemente di farmi morire.

Scannerizzandomi.

Poi si alzò, senza staccarmi gli occhi di dosso e sorrise.

Si avvicinò per lasciarmi un bacio sulla fronte e poi si voltò a cercare qualcosa da mettersi.

Ed io, sgattaiolai via dalla mia stanza alla ricerca della mia migliore amica.

Intravidi la sua chioma in cucina e letteralmente ci corsi, rischiando di cadere per Marlon che mi gironzolava in torno.

"Buongiorno amore" Dissi abbassandomi per lasciare una carezza al cucciolo che scodinzolava

Poi, entrai in cucina e sospirai trovando Ginevra da sola.

"Stavo arrivando ma Federico mi ha letteralmente sequestrato." Dissi avvicinandomi a lei che nel frattempo si era affacciata dalla finestra

"Quando si tratta di Federico tu non opponi resistenza." Disse divertita

"Vero" ammisi e lei rise

"Come.." riuscì soltanto a dire ma lei comprese

La vidi sospirare e chiudere gli occhi per un istante.

"Quando eravamo in discoteca, ci siamo divertiti tanto ma evidentemente abbiamo un po' esagerato con i drink, o almeno io.
Quando siamo tornati a casa, stavo parlando con lui anche se non ricordo di cosa." Disse mentre giocava con le dita

"Ricordo però che ci siamo baciati e che ci siamo concessi di spogliarci.
Ricordo pure il momento in se." Continuò iniziando a mordersi il labbro inferiore

"Stamattina quando ho aperto gli occhi, la prima cosa che ho visto è stato un braccio che mi cingeva la vita.
E mi è bastato per ricordare tutto immediatamente." Concluse

Sospirai e le accarezzai la schiena.

"Ne hai parlato con lui?" Domandai e lei scosse la testa

"Dormiva quando sono letteralmente scappata da quella stanza.
Ma sono più che certa che ricorda cosa è successo." Disse

Oh si G, lo ricorda.

A giudicare dalla faccia sotto shock di Federico direi proprio che Nicolò ricorda.

"Ei, che c'è?" Domandai capendo che qualcosa la tormentava

Ginevra stette in silenzio, poi si voltò a guardarmi.

"Nonostante io abbia bevuto qualche drink in più non posso dire che ero ubriaca.
Non posso dare all'alcol la colpa e non può neanche lui.
L'abbiamo voluto noi." Disse

Accennai un sorriso e l'abbracciai.

"G, siete entrambi single.
Non c'è niente di male in quello che avete fatto." Le sussurrai

"Cosa vuoi chiedermi S?
So che c'è qualcosa." Disse quando ci allontanammo

Mi morsi il labbro inferiore e lei annuì facendomi capire che potevo parlare.

"Tu non sei quel tipo di ragazza che va con tutti.
O quella che si lascia andare per un po' di alcol.
Sei diversa, per te come per me contano i legami.
Per questo mi viene da pensare, non è che ti piace Nicolò? O che ti senti legata a lui?" Domandai e Ginevra sospirò

"Lo sto conoscendo adesso." Disse

"Sai cosa intendevo G." Le dissi

"Se mi piace fisicamente? Non per cosa, ma l'hai visto vero?" Disse ed io scoppiai a ridere

"È un gran bel ragazzo, peccato sia interista." Aggiunse ed io risi più di prima, facendo ridere anche lei

"È una bella compagnia, e su questo non si discute." Mi disse per poi tornare a guardare fuori dalla finestra

"Ma? So che c'è." Le dissi

Ginevra stette in silenzio, probabilmente lottando con se stessa per decidere o meno di aprire bocca.

Ma dopo qualche minuto, decise di farlo.

"Io" iniziò per poi chiudere gli occhi

"Io amo ancora tuo fratello."

CUPIDO HA FATTO GOAL - Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora