71 - truth -

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Swami's POV

Federico abbassò lo sguardo e si lasciò sfuggire un sospiro.

Si morse il labbro inferiore ed io gli presi una mano tra le mie, iniziando ad accarezzare il suo dorso.

Lo vidi chiudere gli occhi e fare un bel respiro.

"È il crociato.
Si è rotto il crociato." Mi disse in un sussurro e sentì l'ennesima morsa al cuore, sapendo cosa significava

"Devo stare a riposo in attesa dell'operazione, e dopo di essa fare terapia per un bel po' prima di tornare agli allenamenti.
Mi posso scordare questa stagione e sperare nella prossima." Disse rimordendosi il labbro per non piangere

E cercando di non farlo neanch'io, con una mano strinsi la sua e con l'altra lo costrinsi a guardarmi.

"Tu sei più forte di tutto questo.
È terribile e non oso immaginare cosa tu stia passando e provando, ma sono più che certa del fatto che riuscirai a superarlo e che quando rimetterai piede in campo sarai più forte di prima.
Io credo in te, l'ho sempre fatto e lo farò sempre." Gli dissi e Federico accennò un sorriso

"Vorrei farlo anch'io.
Vorrei crederlo anch'io.
Ma in molti non sono stati più gli stessi dopo questo." Mi rispose

"Tu però sei tu, e li farai dannare.
Ne sono certa." Dissi accennando un sorriso che lui ricambiò

Gli lasciai un bacio sul naso con il cuore che mi scoppiava nel petto.

Federico rise leggermente per il mio gesto e nonostante avesse più volte fissato le mie labbra, non si era mai mosso per baciarmi.

La mia assenza dei giorni precedenti gli stava palesemente facendo temere che l'avrei rifiutato.

Tentennò a muovere la testa, ma mi misi giusta  accanto a lui facendogli capire che poteva poggiarsi.

Lo fece ed io gli accarezzai i capelli.

"Non sei solo.
Non pensarlo neanche per un istante." Gli dissi mentre lui aveva chiuso gli occhi

"Di la c'è tuo padre che sarebbe perfettamente in grado di tagliarsi una gamba e dartela se servisse.
Sono più che sicura che tua madre stia smontando il mondo per poterti raggiungere al più presto.
Adriana starà mandando al diavolo la sua tesi e starà preparando la partenza.
Lorenzo starà litigando con il suo mister per dei permessi, che in un modo o nell'altro otterrà.
Dopotutto è testardo quanto te." Dissi e rise

"Se solo gli mandassi una parola a caso, Nicolò salterebbe in macchina e si prenderebbe duecento multe rischiando di farsi togliere la patente affermando che il suo amico è più importante." Aggiunsi e lui rise maggiormente

"Io sono qui.
Per quel conta ci sono anch'io, e non ho intenzione di muovermi da Torino finché non starai bene.
A costo di darti il mio crociato.
Anzi, se lo vuoi è tutto tuo a me non serve." Dissi con tutta la sincerità possibile

Lo vidi sorridere ed alzare la testa.

Mi guardò negli occhi e mi sentì mancare il respiro.

Mi lasciò un bacio sulla guancia che andò letteralmente a fuoco, poi poggiò nuovamente l testa nell'incavo del mio collo beandosi delle carezze.

Restammo così per un po', fino al momento in cui Mela e Mora iniziarono a litigare per una pallina, facendoci ridere.

"Questa si che è una bella cosa da sentire." Disse Enrico guardandoci dalla porta

CUPIDO HA FATTO GOAL - Federico Chiesa Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora