MI SEI MANCATA

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Per la seconda volta nel giro delle stesse ventiquattro ore, Olivia era a lavoro e non riusciva a smettere di pensare alla situazione in cui si era cacciata con Enzo.

Era una mattinata fiacca al negozio. C'erano poche clienti che compravano poche cose. Olivia era in cassa, ma passava così tanto tempo tra uno scontrino e l'altro che poteva galleggiare nei suoi pensieri senza che nessuno si accorgesse di quando era distratta.

In compenso, però, tutte le sue colleghe si accorsero di quanto le stesse vibrando il cellulare. Olivia lo ignorava, dato che non voleva farsi vedere con il telefono in mano durante l'orario di lavoro, ma non appena arrivò la sua pausa si precipitò a controllare che diamine stesse succedendo.

Non riceveva mai così tanti messaggi in una volta sola. La sua famiglia preferiva le telefonate ed i pochi colleghi che poteva considerare degli amici non l'avevano mai bombardata a quella maniera. Magari erano da parte di Enzo. Forse si era incazzato per quello che era successo sull'autobus e le stava scrivendo che la loro convivenza era finita. Oppure, cosa molto più probabile, pensava di essere lui nel torto e si stava sviolinando in scuse non necessarie.

Olivia aprì WhatsApp con la convinzione di sapere ciò che avrebbe trovato, invece restò interdetta.

Era stata aggiunta ad un nuovo gruppo. Un gruppo che si chiamava "3°A: IL RITORNO." Olivia aveva già i sudori freddi e quando vide chi ne faceva parte capì che i suoi timori erano fondati.

C'erano tutti i suoi compagni di classe delle medie. Non aveva il numero di nessuno di loro, ma li riconosceva dalle foto profilo. A creare il gruppo era stata Sandra Qualcosa (merda, Olivia non ricordava il cognome) che poi aveva scritto un messaggio chilometrico per proporre l'incubo di ogni ventenne che cerca di dimenticare gli anni dell'adolescenza.

Sandra voleva organizzare la famosa rimpatriata.

La cena di classe.

La pizzata.

Olivia non lesse le decine di messaggi a seguire, ma i suoi ex-compagni di classe erano entusiasti all'idea e si stavano sbizzarrendo con gif e sticker. Qualcuno stava già scrivendo che non poteva esserci, dato che studiava in un'altra regione o all'estero, ma era deciso: la rimpatriata si sarebbe fatta.

Olivia mise il gruppo in silenzioso per un anno, poi archiviò la chat.

Stava per ficcarsi il cellulare in tasca per andare a comprare il pranzo, quando vibrò di nuovo. Olivia riaprì WhatsApp e vide che in cima alle altre conversazioni era apparsa l'unica chat che aveva il potere di cambiarle la giornata.

Se qualcuno avesse sbirciato nel suo cellulare, non avrebbe avuto modo di scoprire chi era la persona che l'aveva fatta illuminare in volto. Nella foto del profilo c'era un gruppo di amici in riva al mare. Il numero di telefono era stato salvato in rubrica con una semplice: "R" affiancata da un cuore rosso. I messaggi all'interno della chat, anche se si scorreva di molte settimane, erano dei botta e risposta vaghi, ma concisi.

Sono qui.

Dove sei?

Sono fuori.

Domani vieni?

Buonanotte.

I messaggi che Olivia aveva appena ricevuto non erano molto diversi.

"Ma la cena di classe? Lol."

"Sono tornato dal mare comunque."

"Quando ci vediamo?"

Ad Olivia venne il batticuore in automatico.

Ora sì che andava meglio.

* * *

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