SOLTANTO IO, SOLTANTO TU

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Dalla pizzeria al bilocale erano trenta minuti di auto. Potevano sembrare un'eternità dato che era tardissimo, Enzo ed Olivia erano sfiniti e avevano bevuto un bicchiere di troppo, ma loro due stavano alla grande. Per quanto li riguardava il viaggio poteva anche durare un'ora, perché con le strade vuote, le luci di Natale che illuminavano la notte ed il riscaldamento al massimo, l'auto si guidava da sola.

«Il più grande errore di sempre.» Olivia girò il volante. «Dovevo fermare tutto sul nascere. Guarda in che casino ci siamo cacciati.»

«Per me è stato divertente.»

«È stato molto divertente, ma adesso come ne esco? Mia madre ci rimarrà malissimo quando scoprirà che non stiamo insieme. E mia nonna? Mio padre darà tutta la colpa a te.»

«Come potrebbero scoprirlo? Nessuno sa che non è vero.»

«Vuoi venire ad ogni pranzo del martedì? Vuoi venire a Natale, Capodanno e Pasqua? Mi accompagni ai matrimoni?»

«Perché no.»

Olivia scosse la testa. Enzo la guardò sorridendo.

«Devi resistere solo finché non presenterai a loro il tuo vero amore. Poi insceneremo la rottura più drammatica della storia ed io diventerò il tuo ex.»

«Dimentichi che potrebbero volerci anni, Enzo.»

«Dimentichi che sei incantevole, Olivia. E non parlavo necessariamente di Riccardo. Un altro ragazzo. Il vero amore.»

Olivia si finse offesa. Balbettò una risposta sagace, ma poi le venne un attacco di ridarella in piena regola. Era così casuale che Enzo la guardò strano e lei rise ancora più forte.

Nel petto di Enzo vibrò un moto d'affetto. Gli venne naturale tenerselo dentro, ma quella sera, proprio perché era stata una giornata speciale, decise di agire di impulso. Allungò un braccio e le accarezzò i capelli.

Le risate di Olivia scemarono. Premette le labbra insieme e lanciò una velocissima occhiata ad Enzo, come per chiedergli cosa stava combinando, ma lui la guardava con un sorrisino talmente sereno che Olivia distolse lo guardo.

Non significava nulla, davvero, ma cominciava un po' a sentirsi come neve squagliata al sole. Forse era alticcia o forse il riscaldamento la rimbambiva, ma solo per gioco si chiese cosa sarebbe successo se avesse provato qualcosa per Enzo. Qualcosa tipo dei sentimenti.

Come si sarebbe sentita dopo averlo baciato? Cosa sarebbe accaduto adesso, che era costretta a tornare nel bilocale che condivideva con lui?

Probabilmente si sarebbe concessa una danza della gioia in bagno. Dopodiché gli avrebbe augurato la buonanotte e si sarebbe chiusa in camera, dove avrebbe passato la notte a sorridere al soffitto.

Che dolce tortura sarebbe stata. Quanti minuti col cuore stretto avrebbe passato chiedendosi cosa fare. Alzarsi? Andare da Enzo? Lasciare trapelare i suoi sentimenti con una battuta o tacere per sempre? Alla fine ci avrebbe dormito sopra, sperando di trovare quei sentimenti appassiti al suo risveglio, invece avrebbero messo le radici.

Toglitelo dalla testa avrebbe pensato Olivia davanti allo specchio. Se lo sarebbe ripetuto ogni volta che Enzo faceva qualcosa di carino per lei, ma soprattutto quando capitava di addormentarsi nello stesso letto.

A volte si sarebbe convinta che Enzo era solo un amico. Non era abituata ad averne, quindi lo stava romanticizzando. Altre volte avrebbe pianto dalla paura di rovinare tutto.

E se quell'estate fossero andati al mare insieme? Nessuno dei due aveva altri amici stretti e di certo non ci sarebbero andati con le rispettive famiglie, per cui non era un'ipotesi tanto assurda, giusto?

I LOVE YOU, OLIVIAWhere stories live. Discover now