CENA DI MEZZANOTTE

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Un'ora e passa dopo lo spettacolo, gli insegnanti della scuola di danza finirono di sgombrare il teatro e si diedero appuntamento in pizzeria.

Teresa puntò subito al posto a capotavola, ma gli altri non ebbero fretta di sedersi. Al contrario degli ex-compagni di classe di Olivia, tutti si misero dove capitava e furono felici di chiunque gli capitasse di fianco.

Enzo ed Olivia si sedettero vicini. La famiglia Cuoghi si piazzò di fronte a loro. Memore delle gaffe a casa di Catia, Olivia temeva che lei ed Enzo non sarebbero stati credibili come coppia, ma la serata era talmente bella che il divertimento prese il sopravvento.

Tutti a quel tavolo erano ancora su di giri per lo spettacolo. La tensione che accumulavano da settimane stava evaporando e giuravano di non cimentarsi più in un'impresa così titanica, ma sapevano bene che dal giorno sarebbe arrivata la voglia di fare tutto da capo.

Calò il silenzio quando arrivarono le pizze, ma dopo i primi bocconi le chiacchiere ripresero più fitte di prima. Facevano un brindisi al minuto. Si raccontavano gli aneddoti più assurdi della serata e tutti ridevano, nessuno escluso.

Olivia era così impegnata a parlare che non mangiava. Enzo ogni tanto glielo ricordava e solo allora lei prendeva forchetta e coltello. Enzo sorrise nel notare che era vero, Olivia tagliava la pizza nel modo sbagliato, ma non provò a correggerla.

Non conversavano molto tra di loro, ma un osservatore attento avrebbe visto come reagivano ad ogni cosa che uno o l'altra faceva. Enzo versava l'acqua ad Olivia senza che lei lo chiedesse. Olivia interrompeva qualsiasi conversazione per bere e dire grazie. Quando qualcuno ricevette i video delle esibizioni, Olivia si fece passare il cellulare e non fece play finché non si assicurò che Enzo avesse una buona visuale.

Quando si ricordò della presenza dei genitori e della nonna, Olivia appoggiò la testa sulla spalla di Enzo. Lui le mise un braccio attorno alle spalle e restarono così per guardare i video, ma con il passare di ogni secondo la loro attenzione scivolava via dallo schermo.

Olivia era calda. Enzo era soffice. Quando commentarono un passo a due percepirono la voce dell'altro nella propria cassa toracica e la consapevolezza di essere nello spazio personale di un'altra persona li spaventò, ma al contempo...

Mandarono indietro il video. Commentarono tutto quello che poteva essere commentato. Olivia, con la guancia segnata dal maglione di Enzo, reclinava la testa per guardarlo negli occhi e lui trovava il coraggio di non indietreggiare di un centimetro per parlarle ad una distanza che tra di loro era ai minimi storici.

I video finirono e con essi le scuse per interagire. Enzo ed Olivia ascoltarono le conversazioni degli altri ed annuirono quando richiesto, ma erano intontiti. Olivia assaggiò un vino dal bicchiere di Enzo. Enzo posò una mano sulla gamba accavallata di Olivia e la lasciò lì, a contatto con le calze velate.

Era solo per la famiglia di Olivia, pensavano. Non perché fosse bello. Non perché dava loro le stesse sensazioni di quando si fa una doccia calda d'inverno e si desidera solamente restare sotto il getto dell'acqua.

Il loro unico errore fu menzionare il bilocale durante una conversazione innocente sulle decorazioni natalizie della pizzeria. La famiglia di Olivia captò subito che convivevano e lei provò a correggere il tiro, ma era troppo tardi. Dovette confermare l'unica verità della loro relazione e questo rese ancora più contente la madre e la nonna. Suo padre non fece i salti di gioia, ma non disse nulla in contrario quando la moglie gli ricordò che all'età di Olivia loro due erano già sposati.

Quando si fece una certa ora, la famiglia Cuoghi annunciò che sarebbe tornata a casa. Gli insegnanti di danza interruppero le loro chiacchiere per salutarli e la nonna si allontanò per scattare una foto di gruppo all'intero tavolo. Il padre di Olivia la spronò a mettersi la giacca, ma la nonna non aveva infinito. Si rivolse ad Enzo ed Olivia.

«Posso farvi una foto?»

Olivia ed Enzo si pulirono la bocca coi tovaglioli e si misero in posa. La nonna guardò nell'obiettivo, ma poi abbassò la macchina fotografica.

«Abbracciatevi, dai!»

Enzo ed Olivia obbedirono, ma la nonna non era convinta. Olivia lanciò un'occhiata a sua madre per spronarla a scattare e basta, ma lei li stava guardando con gli occhi emozionati.

«Puoi baciarla, Enzo. Non farti intimidire,» disse la madre, infatti.

Quello attirò l'attenzione di tutti. Enzo ed Olivia non avevano detto a nessuno della recita che avrebbero fatto per la famiglia Cuoghi. Avevano sperato di essere abbastanza discreti da non generare domande, ma bastò quella frase per mandare tutto a monte.

Gli insegnanti di danza si scambiarono occhiate. Qualcuno chiese alla persona più vicina quando i due si fossero messi insieme. L'unica a non commentare fu Teresa che, sapendo tutto di Riccardo, decise di mangiare una fetta di pizza e godersi il dramma.

«Dai, nonna,» provò a dire Olivia. «Va bene così.»

«Perché? C'è qualcosa che non va?»

«No, però...»

«Coraggio! Un bacio! Chissà quando ce lo fai rivedere questo uomo!»

«Ma povero Enzo.»

Non servì a nulla. La nonna restò in attesa. A questo punto tutti erano intrigati dalla scenetta, ma Enzo non rideva.

«Perché povero?» chiese ad Olivia.

Olivia gli lanciò una delle sue occhiate ombrose. Guardò i loro amici e deglutì, poi guardò la gente degli altri tavoli. Enzo guardò tutto quello che guardava lei e alla fine si soffermò sul suo viso teso.

Un bacio non doveva essere un problema. Poteva essere imbarazzante, come il limone che veniva chiesto agli sposi, ma mai un problema. Non lo era per Enzo. Non se era con Olivia.

Enzo la studiò. Guardò la linea morbida della sua guancia, i capelli pieni di brillantini ed il trucco da serpente che ancora resisteva, nel frattempo pensava ai mesi appena trascorsi. A Riccardo che aspettava Olivia al buio. Ai clienti del centro commerciale che la fissavano dalla vetrina. A Marcone che le faceva pressione per sedersi sulle sue ginocchia.

Enzo mise una mano su quella guancia. Raccolse quel viso. Olivia sollevò lo sguardo e capì che stava per essere baciata, ma non ci credette finché Enzo, con le mani che tremavano, non premette le loro labbra insieme.

Fu un bacio casto, senza lingua, senza niente, ma Enzo lo fece durare a lungo. Olivia ebbe tutto il tempo di sentirsi bloccare il fiato in gola e decidere di chiudere gli occhi, prima che sua nonna scattasse una foto col flash.

Quando Enzo ed Olivia si staccarono, gli amici stavano esultando. Olivia dissimulò l'imbarazzo accompagnando la sua famiglia fino alle porte della pizzeria. Quando tornò al tavolo qualcuno annuiva in segno di approvazione, ma per fortuna stavano già passando a nuovi argomenti.

Olivia si sedette di fianco ad Enzo e finse di ascoltare nell'attesa che la temperatura della sua faccia tornasse normale. Anche Enzo fingeva. Olivia lo vide dalle chiazze che aveva sul collo. Gli pizzicò forte una gamba e lui protestò per il dolore, ma stava sorridendo.

Olivia si rilassò contro lo schienale della sedia e nascose la bocca dietro una mano, perché stava sorridendo anche lei.

Spazio Autore:

Non ho molto da dire questa settimana. Se avete l'occasione di andare ad un karaoke come quelli asiatici fatelo, perché è una delle cose più divertenti di sempre. Io l'ho trovato a Chinatown a Milano!

Sarebbe carino scriverci una storia sopra...



I LOVE YOU, OLIVIAWhere stories live. Discover now