Capitolo Dieci

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"Hyunie, possiamo parlare?" Sana si era chiusa la porta dell'ufficio alle spalle, approfittando di quel momento di solitudine per farle un discorso che le premeva molto.

"È successo qualcosa di grave? Non ti ho mai vista così preoccupata" la segretaria aveva smesso immediatamente di digitare delle cose al computer per dedicarle tutta la sua attenzione "ho sbagliato qualcosa oggi? Se la risposta è sì mi metto subito sotto per rimediare"

La rossa aveva scosso la testa e si era avvicinata abbastanza da potersi sedere sulle sue gambe "il problema di cui dobbiamo discutere è l'effetto che mi fa la tua presenza" anziché guardarla negli occhi stava facendo scorrere lo sguardo, con una lentezza quasi struggente, su ogni punto del suo viso che avrebbe voluto baciare.

"Non credo di aver capito" più passavano i secondi, più la preoccupazione di Dahyun cresceva fino a diventare un groviglio incontrollato.

"Il fatto è questo: da quando ti ho conosciuta sono mutate molte cose in me e questo cambiamento repentino, vista l'importanza della missione di cui mi sono caricata anch'io, potrebbe essermi d'intralcio"

"Cosa vorresti fare a riguardo?"

"Ho pensato di licenziarti. Non fraintendere le mie intenzioni perché questo non significa che voglio allontanarti da me, vorrei soltanto tenerti al sicuro dal mio reale lavoro e potermi concentrare mentre sono qui" era passata ad accarezzarle i capelli "quello in cui vivo è un mondo troppo pericoloso e non vorrei vederti coinvolta in alcun modo"

Lo sguardo di Dahyun si era incupito di colpo "mi stai dicendo che una mezza calzetta come me non potrebbe mai esserti utile, dico bene?"

Sana non poté fare altro che trasmetterle tutta la sua dolcezza, che riusciva a tirare fuori soltanto con lei, con un bacio delicato sulla fronte "sei sicuramente un'ottima risorsa, ma se Mina ha potuto scegliere di tenere sua sorella fuori dai guai voglio fare la stessa cosa con te. Vedila come la storia di quell'anime che stiamo guardando insieme e fingi di avere una fidanzata carina ed imbranata"

"Se mi rifiutassi?" la stava sfidando con gli occhi, un gesto che persino Nayeon evitava sempre di compiere.

"Mi obbligheresti ad utilizzare le maniere forti e sfortunatamente non mi riferisco ad alcuna punizione sessuale" anche il suo modo di guardarla era cambiato e le sue mani, dapprima dolci e delicate, si erano chiuse attorno ai suoi polsi "Dahyun, sono seria. Qui comando io e non ti conviene metterti contro la mia autorità"

Una lacrima salata era scivolata sulla guancia della mora "mi stai minacciando?"

"No, sei l'unica persona al mondo che potrebbe calpestarmi senza subirne le conseguenze" si era alzata per fare qualche passo "voglio soltanto farti capire che i miei sentimenti per te non mi stanno rammollendo e che sono disposta a tutto pur di proteggerti. Se una dilettante come la tua ex è riuscita ad avvicinarsi a te non oso immaginare cosa potrebbero farti i brutti ceffi con cui abbiamo a che fare"

"Non hai alcun diritto di decidere per me, ho bisogno di questo lavoro e non smetterò di venire in ufficio soltanto perché tu hai paura. So badare a me stessa, non mi serve una baby-sitter"

Sana avrebbe voluto ribattere a quelle parole, ma l'entrata improvvisa del suo capo l'aveva distratta completamente "che succede?"

"Controlla le tue e-mail, subito"

La rossa fece quanto le era stato chiesto senza perdere nemmeno un secondo di tempo, spalancando gli occhi alla vista di un invito.

"Come pensavo, l'hai ricevuto anche tu. Alle altre non è arrivato nulla ad eccezione di Mina, perciò suppongo che si tratti di qualcosa di serio"

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