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"bea scendi" disse maria dopo aver mostrato la classifica in cui risultai prima, "oggi è il tuo compleanno vero?" mi chiese lei sorridendo ed io annuì felice, "da oggi maggiorenne" continuò sempre lei ridendo. Maria la vedevo come una seconda mamma, le volevo proprio tanto bene.
"ho visto quanto ti sei impegnata, ed anche se ci sono stati alti e bassi, voglio farti un regalo di compleanno" iniziò todaro quando andai al centro del palco di amici.
Mi trovavo lì al centro, e sentivo le mie gambe tremare, non sapevo cosa stava per accadere. Stare lì era sempre un emozione. Quelle emozioni che non si riuscivano a spiegare.
"bea calmati, ha detto che vuole fare una cosa bella" disse maria facendo ridere tutti, "lo so.. però non lo so, aiuto" dissi io sottovoce nel mentre che facevo avanti ed indietro, anche se poi lo sentirono tutti dato che scoppiarono delle risate. "cara bea, non lo sto facendo perché è il tuo compleanno. Ma perché per me te la meriti davvero tanto" iniziò todaro, "la maglia del serale è tutta tua" disse lui.
Ed io, come se fosse la prima volta, mi abbassai con le lacrime agli occhi. Non ci credevo davvero. Non credevo di avercela fatta. Ero ufficialmente al serale, e.. e tutto mi sembrava quasi un sogno. "ti ricordi quando sei venuta la prima volta per fare i casting?" mi chiese maria ed io annuì felice, "cosa avevi detto?" mi
chiese lei ed io scossi la testa, "aveva detto che lei non credeva che sarebbe mai entrata o addirittura arrivata al serale" iniziò lei, "per me è stata la cosa più bella della mia vita entrare qua. Perché io voglio vivere di questo. E non mi importa dove arriverò. Non so se uscirò alla prima puntata del serale, o alla seconda. Per me già è stata una vittoria entrare. E ringrazio tutti, non solo i professionisti ma anche i miei compagni per avermi dato tante lezioni non solo di danza ma anche di vita" dissi io prima che un applauso fortissimo scoppiò tra il pubblico. "la facciamo ballare?" chiese maria e vidi todaro annuire subito.
"balli una coreografia tua" disse lei e quando partì la base capì, "scars to your beatiful". Quella canzone. Che avevo ballato solamente davanti a samu, in sala. Per me fu inevitabile non lanciargli uno sguardo nel mentre che ballavo. Anche se mi aveva ferito, lui sapeva molte cose di me e non potevo negarlo questo.
Alla fine tutti si alzarono in piedi per me. Il pubblico, i miei compagni, ed il mio professore. "grazie, davvero" dissi io felice col respiro affannato.
"facciamo entrare la maglia" disse maria, e sentivo l'emozione crescere sempre di più. Maria mi fece segno di andarla a prendere e così feci. Mandai un bacio di ringraziamento a todaro che mi guardava felice.
E poi tornai al mio posto.

"te la meriti tutta bea. Sono felicissimo per te" mi disse mattia abbracciandomi, "grazie mattii. Presto l'avrai anche tu. Mi serve il mio compagno di squadra" gli dissi io ridendo, "perché non ci parli?" mi chiese matti facendo riferimento a samu che ci, anzi mi stava guardando. "matti.." gli dissi io non volendo affrontare l'argomento, "sei innamorata bea" mi disse lui, "lo so però.. è difficile da spiegare. Però è come se mi facesse male il cuore" gli dissi io, e poi lui mi riabbracciò. "perché non ti vai a mettere un pantalone? c'è freddo" mi disse lui notando che ero in culotte e sopra avevo una felpa, "tra un po' vado per ora sono comoda nel divano" gli dissi io ridendo.
Dopo un po' tutti tornarono nelle proprie stanze ed io rimasi da sola nel divano a fissare il vuoto.
Sentì una persona che si sedette accanto a me, facendo scontrare la sua mano con la mia coscia nuda. Era un lieve contatto, ma quel contatto mi fece sussultare.
Non era necessario guardare la persona al mio fianco perché già sapevo fin dal inizio chi fosse.
"sei stata brava oggi" mi disse lui guardandomi, "te la meriti la maglia" continuò lui, non riuscivo a guardarlo, non sopportavo quel contatto.. non perché non mi piacesse.. anzi, probabilmente perché lo amavo.
"samu, mi dispiace.. io non riesco a fare finta di niente" dissi io per poi andarmene nella stanza.
Avevo le lacrime agli occhi, ma sapevo che un giorno avrei affrontato tutto.
"matti.." lo chiamai io appena entrai in stanza, "che ti succede bea?" mi chiese lui preoccupato, "tu mi vuoi bene vero?" gli chiesi e lo vidi annuire, "certo bea, tantissimo" dimmi rispose lui, "bene, allora vai da samu. L ho trattato di merda, però non ci riesco, io-" dissi per poi ritrovarmi tra le braccia di mattia.
"ci vado subito. Però tu stai tranquilla" mi disse lui prima di andare da samu.
Anche questa volta per me era più importante la sua felicità.

sarà il destino//samusegreto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora