Capitolo 1

1.8K 28 2
                                    

Camila;

«A che ora domani sera?» domando alla mia datrice di lavoro mentre sistema le casse audio.

«Penso che arrivino per le 23 circa, tu fatti trovare pronta per le 21» la ringrazio con lo sguardo e le lascio un bacio sulla guancia.

Amavo il mio lavoro proprio perché stava riuscendo a farmi rinascere sotto ogni punto di vista.

«Il tuo amico ti ha detto più o meno a che ora finisce la partita no?» annuisco.

Joaquin o meglio dire Tucu Correa è il mio migliore amico, ci conosciamo da quando eravamo solo due bambini.

Avevo solo 5 anni quando lo incontrai per la prima volta nel campetto vicino casa mia.

La sua scelta di diventare calciatore era  sempre stata considerata "folle" da tutti, persino dalla sua famiglia, e l'unica persona che non l'aveva mai lasciato andare ero proprio io o almeno, ed era questo quello  che mi ripeteva sempre.

Ci siamo trasferiti in Italia nel 2018, prima nel Lazio e poi fino ad ora a Milano ritrovandoci a convivere sotto lo stesso tetto.
Io non sono famosa come lui certo, ma sicuramente sto portando avanti la mia carriera e il mio lavoro.

«A domani!» corro verso casa a cambiarmi, non appena arrivata sul mio pianerottolo afferro le chiavi da dentro la borsa e apro la porta trovandomi davanti Joaquin sdraiato sul divano in salotto.

«Che cos'è questo buon umore!» esclama girando la testa verso di me, sorrido come una scema e mi precipito addosso a lui abbracciandolo.

Amavo stare tra le sue braccia erano la mia casa quando tutto andava sia bene che male.

«Qualcuno domani è stato ingaggiato per cantare nel pub in cui andrai tu dopo la partita» gli premo il petto con un dito ridacchiando.

«Ti hanno presa???» domanda incredulo.

«Yeesss» mi stringo forte a lui che continua a guardarmi con occhi pieni di orgoglio ed io, le conoscevo bene quelle iridi così profonde.

«Beh spero solo che riusciremo a vincere, anche se non credo che il mister mi farà giocare» sbuffa portando  la fronte sulla mia spalla, gli accarezzo delicatamente i capelli lasciando sul suo collo un lieve bacio.

«Lo spero anch'io, dai che tra poco viene Chiara su riprenditi» Chiara era la ragazza di Joaquin, le volevo un gran bene, anche se non era paragonabile al bene che provavo per la sua ex: Desireé.
L'unica cosa che però contava era la sua felicità con o senza una fidanzata.

«Vado a fare una docciaaa!» si alza immediatamente dal sofà non appena pronuncio il nome di Chiara e corre velocemente verso il bagno. 

Approfitto di queste ultime ore per provare e riprovare i  brani che avrei dovuto cantare domani al pub e con mia sorpresa erano fuoriusciti più che bene, ma proprio dopo aver fatto la doccia e sulle note di Infinity degli One Direction, il campanello iniziò a suonare insistentemente: Chiara era arrivata.

Mi alzo dallo sgabellino stringendo il tessuto dell'asciugamano che avevo addosso e con l'altra mano apro la porta di casa.

«Il tuo fidanzato è troppo pigro per alzars-» rimango immobile non appena noto la figura di un ragazzo che mi guarda ridendo. Cazzo. 

«Dio mio scusami pensavo fosse la ragazza del mio amico» provo a nascondermi dietro la porta per il troppo imbarazzo, il mio scarso italiano prova a unire più parole insieme per trovare una giustificazione.

«Non preoccuparti sono Argentino anch'io, cercavo Tucu, io sono Lautaro» mi muoiono le parole in gola ancora una volta, quello era il compagno di squadra di Joa e mi aveva appena vista semi nuda mentre cantavo a squarcia gola una canzone vecchia come minimo 9 anni fa.

Bene, sarei stata lo zimbello non solo negli spogliatoi dell'inter ma bensì anche domani al pub.

In mio salvataggio però arriva Joa che se la ride andando verso l'amico, li lascio da soli in salotto mentre io scappo nella mia stanza a vestirmi.

Ripenso ancora alla brutta figura fatta e non avevo la minima intenzione di andare da loro come se non fosse successo niente.
Sistemo il giro collo della mia felpa bordeaux e indosso un paio di jeans  abbinati il tutto con le mie amate nike bianche. 

«Cami, Lautaro rimane a cena da noi, che vuoi da mangiare?» domanda da dietro la porta Joaquin.

Bene se prima mi aveva salvata ora proprio mi stava scavando lui stesso la fossa, decido così di uscire dalla tana del bunker e il mio migliore amico mi sorride.

«Te l'ho già detto che sei la più figa di tutta Milano?» ride.

«Come ti salta in mente di invitare a cena il tuo compagno di squadra che mi ha visto letteralmente NUDA.» gli sussurro quasi urlando fulminandolo.

«Perché dobbiamo parlare della partita di domani sera e poi non eri "NUDA" come dici tu» sbuffo spazientita e lo sorpasso andando nel mio studio.

«Vada bene per la pizza» ammetto ormai sconfitta dal continuo insistere di Joa. 

Non si prospettava una bella serata, per niente.

_

Spazio autrice.
Ciao a tutt*, sono nuova qui, spero che questo primo capitolo possa piacervi!<3 

𝐁𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐞; 𝐋𝐌Where stories live. Discover now