Capitolo 2

1K 30 2
                                    

Camila;

Il campanello di casa mia suona per la millesima volta in una giornata, penso proprio sia arrivato il momento di chiudermi dentro il mio studio senza avere contatti umani.
Questa volta, per fortuna, sento la voce di Chiara che si fa sempre più vicina alla mia stanza.

«Si può?» domanda con voce flebile guardandomi un dolce sorriso stampato sulle labbra, annuisco sorridendole e mi alzo abbracciandola.

«Che fai?» chiede sedendosi nella poltrona accanto al pianoforte.

«Scrivevo un pò» le indico il blocco di fogli che ho tra le mani.
Continuamo a parlare del più e del meno mentre io continuo ad incidere qualche parola.

«Bellezze sono arrivate le pizze» ci richiama Joaquin interrompendo la nostra discussione, sbuffo.
Mi alzo dal mio sgabello e seguita da Chiara mi reco in sala.

«Dovrei fumare una sigaretta prima» sussurro all'orecchio del mio migliore amico che annuisce girando gli occhi; questo mio vizio lo ha sempre odiato.

Non appena metto piede in giardino noto Lautaro seduto sul muretto che sporge verso la città.
Provo a ignorarlo in ogni modo possibile, ma non basta in quanto si accorge ben presto si accorge della mia presenza.

«Sono arrivate le pizze» lo informo portando una sigaretta alle labbra.

«Non dovresti fumare a questa età, fa male» rido alle sue parole e rigetto il fumo in aria sporgendomi dal muretto in cui sta seduto lui.

«Sai Lautaro, dovresti farti i cazzi tuoi» a questa mia affermazione scoppia a ridere e si passa una mano tra i capelli.

«Beh, non sapevo che Tucu vivesse con la sua migliore amica» sgrano gli occhi: non ha senso il suo discorso.

Batto la sigaretta nel posa cenere e la spengo.

«Adesso lo sai» pulisco le mani nel lavandino che si trova in giardino e rientro dentro per andare a cenare.
Chiara e Joa sono seduti entrambi sul divano che mentre mangiano, smanettano con il telecomando della TV.

«Che guardiamo Cami?» chiede Joaquin dando un morso al suo pezzo di pizza, mi avvicino a loro sedendomi nella parte dell'isola del divano e chiudo gli occhi.

«Quello che volete» mangio anch'io la mia pizza affamata più che mai e con la coda dell'occhio noto Lautaro entrare pure e accomodarsi sul divano proprio accanto a me.

«Puzzi terribilmente di fumo» imita una tosse secca ed io infastidita gli tiro un pugno sulla spalla.

«Ehi, ehi voi due avete cambiato magicamente mestiere?» ci interrompe ridendo Joa che resta a fissarci incredulo.

«Non dirlo a me» bevo un sorso della mia coca cola e fisso lo schermo della TV ancora fermo nella barra di ricerca di Netflix.

«Che ne dite di giocare a "Verità assoluta"?» propone Chiara alzandosi di botto dal divano.

Oh no.
Ma da dove le saltano in mente certe idee?

«Me ne ritorno in camera» faccio per alzarmi e il mio amico mi blocca.

«E dai solo un girooo» mi mette il broncio proprio come quando era un bambino di soli 8 anni. Mi giro verso Lautaro che è impassibile e sospiro.

«1 solo giro.» i due fidanzatini annuiscono sorridenti e prendono una bottiglia vuota mettendola al centro del tavolino in vetro che c'è dinnanzi a noi.

«Vai Joaquin» lo richiamo sospirando.
Il gioco inizia e porta a confessare Chiara di avere avuto un ritardo così pauroso da aver dovuto fare più di un test di gravidanza all'insaputa di Joaquin.
A sua volta Joaquin ha confessato che circa tre anni fa, a causa di vari problemi allo stomaco, finse durante la partita di avere male alla schiena.

La bottiglia si ferma davanti a Lautaro che ride alla domanda fatta da Chiara rispondendo con un semplice si.

«Ohoh guarda a chi è capitata la bottiglia adesso!» ride Joa indicandomi.
Sbuffo.

«Qual'è la cosa più dolorosa che tu abbia mai fatto?» mi chiede di botto Lautaro fissandomi negli occhi quasi come se volesse scavarli.

Deglutisco nervosamente.

«Non so che dire, io non ho mai fatto niente di doloroso» rido isterica e l'argentino davanti a me scuote la testa.

«Non penso proprio tu non abbia mai fatto qualcosa di doloroso» ride contagiando anche i due che stanno seduti accanto a me.

«Cambia domanda Martinez, su» lui mi fa cenno di no con il dito.

Tremo.

«Ho avuto 2 aborti spontanei e si è stata la cosa più dolorosa che abbia mai fatto.» riesco a dire solo questo mentre le risate che prima rimbombavano nella stanza di colpo cessano.
Gli occhi di Lautaro si spengono e noto un senso di pena e dispiacere prendere posto a ciò che prima era la sua felicità.

«Io è meglio se vado a fare 2 passi ok?» avverto Joa che annuisce sospirando e si alza dandomi un bacio sulla guancia.

«Non tornare tardi ok?» annuisco ed esco definitivamente da casa.

La vita mi ha distrutto.

𝐁𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐞; 𝐋𝐌Where stories live. Discover now