Capitolo 24

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"Noi, una temporanea mancanza di autodelusioni"

Lautaro;

Ero sconvolto, Camila parlava e rideva con Davide, il biondino italiano che prossima stagione debutterà nella mia squadra.

Era completamente ubriaca e aveva cambiato il suo vestito sostituendolo a dei pantaloncini e una canotta abbastanza larga.

«Vieni Joa! Cantiamo!» dichiara lei salendo sulle spalle del suo migliore amico che ride.

Ballava e si muoveva con una disinvoltura che non avevo mai visto in lei.
Dopo aver cantato con Tucu qualche canzone si dirige nuovamente verso il biondino che le afferra saldamente i fianchi.

La accarezzava, le dava baci sul collo ed entrambi avevano perso la testa.

«Amore, Nina dorme, andiamo?» domanda Agustina sbadigliando. Annuisco e mi alzo dalla sedia ma non appena noto le mani di Davide afferrare il viso di Camila e baciarla il mio cuore precipita.

«Tucu» richiamo il mio amico e lo abbraccio forte ringraziando sia lui che Chiara per la magnifica giornata.

«È ubriaca fino all'osso..lo sai» mi bisbiglia all'orecchio dandomi una pacca dietro il collo.

Aveva messo un muro tra di noi, un muro impossibile da scavalcare.

Appena rientrati in casa Augustina porta a letto mia figlia ed io mi distendo sul divano sbottonando la camicia.

«Ehi..» sussurra lei scendendo le scale e prendendo posto al mio fianco.

«Agus, non voglio sentire nessuno ti prego sono stanco.» sbotto allontanandomi da lei.

«Lautaro, vai a riprendertela.» sbarro gli occhi udendo tali parole provenire proprio dalla sua bocca.

«Sei perso di lei, oggi vi siete solo del male a vicenda.
Mi dispiace aver creato tutto questo casino, mi dispiace aver rovinato tutto. Non basta un mi dispiace per rimettere le cose a posto ma io voglio che tu sia felice con lei.» mi ammutolisco e abbasso lo sguardo e porto le mani in fronte disperato.

«Se vorrai, mi troverai qui a sostenerti.» porta una mano sulla mia spalla ed io la stringo con la mia.

Lei aveva rispettato la mia scelta e questo le faceva onore.

«Non vi farò mai mancare niente Augustina. Nostra figlia è la nostra ancora di salvezza. Ed io ti ringrazio.» abbozza un sorriso e mi abbraccia forte.

«Ti voglio un gran bene Lauti» sussurra mentre io sprofondo tra le sue braccia.

Quella donna aveva fatto un vero e proprio esame di coscienza ed io ne ero profo grato.

E adesso?
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Camila;

Presa dalla forte euforia porto Davide in una delle stanze della grande villa e non appena ci troviamo dentro lui inizia a ribaciarmi con foga.

Non ero lucida, anzi, ero fragile.

Mi distendo sul grande letto e non appena prova ad abbassarmi i pantaloncini quasi entro in apnea.

Ero arrivata fino a questo punto?
A farmi usare da un ragazzo pur di non affogare nel dolore?
I miei occhi si riempiono di lacrime e blocco il biondino dalle spalle.

«Ehi..» sussurra lui sdraiandosi al mio fianco e posando una mano sul mio viso.

«Che succede?» domanda preoccupato asciugando con il pollice le lacrime che continuano a rigarmi il viso.

«Mi sento solo uno stupido oggetto Davide. Perchè io non sono effettivamente interessata a te. Io amo un'altra persona.» mi libero l'anima parlandone dopo 1 mese di sofferenza.

«Camila noi due non ci conosciamo, non so niente di te, ma se vuoi puoi parlarne adesso..» Davide aveva capito tutto.

«Io sono innamorata follemente di Lautaro Javier Martinez.» affermo sincera guardando il ragazzo di fronte a me che sorride appena pronuncio queste parole.

«Lo amo da impazzire, fino a perdere la testa. Amo il suo sorriso, le sue labbra, i suoi tatuaggi, la sua risata.» e piango.

«Perché non vai da lui a dirglielo in faccia una volta per tutte.» rido amaramente e scuoto la testa.

«Si sposa tra 15 giorni Davide..»

«Andiamo, alzati!» mi afferra per mano.

Glielo avrei urlato in faccia quel ti amo fino a perdere la voce.

𝐁𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐞; 𝐋𝐌Where stories live. Discover now