Capitolo 12

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Camila;

La luce flebile del sole penetrò sulle mie palpebre facendomi sobbalzare nel sonno.

Giro la testa alla mia destra e sorrido vedendo Lautaro che dorme beatamente al mio fianco.
Eravamo finiti a letto insieme, avevamo passato la serata precedente a scoprirci tra carezze e baci desiderati.

Passo un dito sul suo viso sereno pensando a come le sue mani mi avessero stretta a sé per tutta la notte quasi come a proteggermi.

Con il cuore ancora pieno di emozioni contrastanti, mi alzo con cautela cercando di non disturbare il suo sonno. Afferro la sua maglia nera che sta sul pavimento e la indosso andando verso la cucina per preparare due caffè, nell'attesa mi siedo sullo sgabello smanettando con il mio cellulare.

Da Joa
Spero lo scherzo di ti sia piaciuto😉

Sei uno stronzo, ma ti voglio bene🙄

«Ehi buongiorno» sobbalzo sentendo la voce di Lautaro riempire l'intero salotto, sorrido e spengo il cellulare alzandomi.

«Ehi» era semplicemente perfetto di prima mattina, ed io non facevo altro che perdermi nella sua bellezza.

«Hai preparato il caffè?» chiede afferrando una tazza, annuisco.

Lui si avvicina lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra che mi fa quasi perdere l'equilibrio.

«Perché sei così silenziosa stamattina?» domanda passandomi una mano dietro la schiena, nemmeno io lo sapevo.
Ero spaventata e questo era chiaro, avevo solo paura che fossi stata solo la botta e via per lui.

«A dire la verità, ho paura che tu te ne sia pentito...» mi poggio al bancone che sta dietro di me attendendo una sua risposta.

«Hei... a dire il vero avevo paura che te ne fossi pentita tu» confessa ridendo contagiando anche la mia risata.

«Beh, ci siamo fraintesi entrambi non credi?» sussurra giocando con una ciocca dei miei capelli.

«Noi ci fraintendiamo sempre, Martinez» lego le mie braccia al suo collo perdendomi nella vastità dei suoi occhi.

«Ci aspetta tanto da condividere insieme ed io voglio farlo con te.» sorrido come una scema perché nessun ragazzo mi aveva mai trattata così.

«A partire dal fatto che devi riprendere a fare musica.» e lì il mio cuore precipita dalla felicità.

«Lo farò» mi avvicino alle sue labbra e lo bacio, forse con un pò troppa passione ma non me ne pento perché anche lui ne approfitta per incollare le sue mani ai miei fianchi.

«Avete finito voi due di baciarvi?» salto in aria sentendo la voce di Joa e mi stacco subito dall'argentino.

«E daii vi vergognate di zio Joaquin?» rode venendo ad abbracciarci, scoppio a ridere anch'io.

«E tu, Lautaro, la prossima volta che vedo dei boxer in corridoio te li faccio mangiare a colazione.» Lauti se la ride pure e gli dà uno schiaffetto dietro il collo.

«Bebe, dopo ti devo parlare, adesso continuate a sbaciucchiarvi voi due eh» mi scompiglia leggermente i capelli per poi andare verso camera sua.

«Stasera abbiamo la partita, vieni?» domanda Lautaro facendomi sedere sulle sue gambe.

«Solo se mi regali questa maglia» l'indumento che ho indosso.

«Mh, non hai già il mio giubbino di pelle?» scuoto la testa prendendolo in giro.

Ero felice come non mai.
Questi momenti mi avrebbero aiutata ad affrontare la vita la quale non si era mai risparmiata sofferenze.

«Vorrei parlarti, di tante quelle cose che perderei anche la voce..solo che non sono pronta.»

Lui sapeva a cosa mi stessi riferendo.

«Quando sei pronta ne parleremo, al momento mi basta averti vicina a me.» sorride sfiorando il mio naso con il suo.

E il mio cuore pompava amore da ogni angolo.

Avrebbe rispettato i miei silenzi e non sarebbe andato a disturbarli.
Parlare di 2 aborti spontanei non era mica facile ma lui meritava di sapere.

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Spazio Autrice
Ciao a tutt*, come state? Scusate la lunga assenza ma ho dovuto studiare per la maturità ed ora sono finalmente libera!
Cosa ne pensate di questa storia? Fatemi sapere❤️

𝐁𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐞; 𝐋𝐌Where stories live. Discover now