Capitolo 28

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"E aggiungeremo una coperta
Per ogni nostra debolezza."

Camila;

Il cuore mi stava per esplodere e le mani continuavano a tremarmi paurosamente.

«Cami..» Lautaro afferra le mie mani e mi abbraccia subito così che io possa affondare tra le sue braccia.

Salvador avrebbe marcito il resto della sua vita in galera e questa cosa mi rendeva tremendamente felice ma allo stesso tempo scossa.

Lautaro lo aveva fatto per me.

«Io..non so che cosa provare.»

«Indifferenza Camila, indifferenza. Merita di morire lì dentro quel mostro, per il male che ti ha causato.» sussurra al mio orecchio accarezzando la mia schiena.

«Grazie Lautaro.» guardo il disastro che ho combinato, le tazze distrutte stavano per terra.
Mi abbasso per raccogliere qualche pezzo, ma l'argentino mi blocca.

«Ci penso io qui, arrivo» corre al piano di sotto e ritorna subito dopo con un panno e un secchio per sistemare e pulire tutto.

Lo osservo mentre mordicchio qualche pellicina dalle mie dita e mi perdo nei miei pensieri.

Se qualcuno un anno fa mi avesse detto che avrei intrapreso una nuova relazione, gli avrei risposto sicuramente ridendo.

Ero innamorata, follemente innamorata di una persona pura e senza filtri.
Lui non mi avrebbe più fatto del male, perché in fondo quel male era stato dettato da altre persone.

E quando i mesi passarono, ebbi la conferma di quanto io fossi stata fortunata ad averlo nella mia vita.

7 mesi dopo.

«Auguri amore mio» stringo le braccia dietro il collo del mio fidanzato e lo bacio.

«Grazie, nena» sorride sulle mie labbra e stringe le sue mani ai miei fianchi.

«26 anni, wow..» sussurra poggiando la fronte sulla mia spalla.

Ridacchio e passo una mano sul suo collo, il profumo della sua pelle ormai era impresso sulla mia.

«Hai costruito una grande famiglia, anzi, un grande impero!» ero divertita dalle mie stesse parole e in un attimo sembrava che gli ospiti in sala si fossero polverizzati.

Eravamo solo noi due.

«Ehi piccioncini» entrambi ci giriamo sentendo la voce di Joaquin e sorrido vedendo anche Chiara con il pancione ben in vista.

«Joa!» mi avvicino a lui e lo abbraccio per poi lasciare un bacio a Chiara che si regge con il mio migliore amico.

Joaquin aveva scelto di continuare la sua carriera calcistica in Francia, era difficile vederci ormai ognuno aveva i propri impegni e lui doveva dedicarsi alla sua famiglia e al lavoro.

«Come va fratello?» chiede Lautaro sedendosi sul divanetto seguito da Joa, ne approfitto per portare Chiara a prendere qualcosa da mangiare.

«Gabriel scalcia?» le domando porgendole un bicchiere d'acqua fresco.

«Da morire!! Ancora penso a quando mi hai detto che sentivi dentro di te che sarebbe stato un maschio..» sorride e mi afferra le mani tra le sue.

«Il sesto senso da mamma non sbaglia mai..» sussurro abbassando lo sguardo.

Avrei tanto voluto un figlio..dopo tutto quello che avevo passato..

«Sono certa che ci riuscirai Camila.» Chiara aveva capito tutto, quando ci eravamo conosciute era ancora troppo piccola nella sua ottica da ventenne.
Ed ora, la vedevo così "cresciuta" sotto ogni punto di vista.

«Buh!» sobbalzo ridendo non appena individuo l'artefice dello scherzo.

«Davide, mamma mia sei uno scemo» scuoto la testa ridendo e lo abbraccio forte.

Il biondino mi lascia un bacio in fronte e ricambia il mio gesto d'affetto.
Avevamo parlato tantissimo in quei mesi e lui era riuscito a riprendere la sua relazione con la sua splendida ragazza, Eleonora.

Lautaro all'inizio non era molto convinto della sua presenza nella mia vita, ma alla fine anche loro due sono riusciti a creare una splendida amicizia.

«Ho già fatto gli auguri allo "scorbutico"» ride facendo riferimento a Lautaro il quale ride e scherza con Nico e Ale che sono appena arrivati.

Vederlo sorridere, era la miglior cura.
Eppure mancava una sola persona, Nina.

𝐁𝐫𝐮𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐞; 𝐋𝐌Where stories live. Discover now