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L'interno è a dir poco luccicante, ogni minima cosa è al suo posto quasi in modo maniacale. Dopo un breve tour della dimora, finiamo con il sistemarci ognuno nelle proprie stanze, organizzandoci così a dormitori.

«Come vogliamo organizzarci con i dormitori?» chiede Desi prima di poter disfare le valigie, mentre Bang Chan e Jungkook si guardano l'un l'altro.

«Ci sono 9 stanze. Potremmo fare 5 stanze dove dormiranno 3 di noi, mentre nelle altre 4 ce ne saranno 4.» propone subito Jungkook, mentre comincio a fare un calcolo veloce e non mi trovo con il risultato del calcolo definitivo.

Controllo e ricontrollo il risultato, consultando anche la calcolatrice, così ho qualcosa da ridire «Non ne siamo 31, ne siamo 30.» ma gli sguardi che si scambiano i due non mi convincono per nulla.

«Yunho ci raggiungerà più tardi.» al sentir quel nome, i muscoli del mio volto diventano più tesi e solo il pensiero di dover condividere una casa insieme a lui, mi manda fuori di testa.

«Verrà anche la sua ragazza?» non cerco nemmeno di nascondere il disgusto nella domanda, ma il corvino mi risponde «No. Si sono lasciati appena dopo che sei andato via dalla festa a casa sua».

Annuisco non dicendo più nulla, non m'interessa granché, voglio solo avere una stanza e poter buttarmi sul materasso. Vedo Bang Chan che afferra un piccolo vasetto, mettendo dei biglietti dentro e ognuno ne deve pescare uno, scoprendo il numero scrittoci sopra.

Pesco e mi dirigo direttamente in stanza, aspettando che i miei nuovi compagni di stanza vengano al più presto. Dalla postazione letto riesco a notare che saremo solo 3 in quella stanzaDopo qualche secondo, sento i ragazzi che passano davanti alla porta, poi subito dopo vedo Jackson entrare nella stanza.

«Siamo compagni di stanza.» mi sorride e non posso essere più felice di vederlo, gli corro incontro e stringo le braccia dietro al suo collo, festeggiando per la notizia.

Pochi minuti passano e anche il nostro altro compagno di stanza entra dalla porta, rivelando essere Apo. Mi avvicino per abbracciarlo e prendo un respiro profondo, subito dopo aver ricordato quelle foto e quei video.

«Quindi condivideremo la stanza insieme.» il corvino rompe il silenzio imbarazzante, ricevendo soltanto un cenno da Jackson mentre comincia a disfare le valigie.

[…]

Comincio a mettermi a mio agio anche se non è per nulla facile, il fatto di sapere che Yunho sta per arrivare non mi lascia distrarre facilmente.

Mi sdraio sul materasso morbido della stanza, prendendo un respiro profondo e lasciando andare le lacrime dall'intera situazione.

«Ti va di parlare?» la voce familiare e calda di Bang Chan, che fa capolino dalla porta, mi fa girare la testa verso di lui, dopodiché ritorno a guardare il soffitto.

«Mi sento... sopraffatto. Interamente schiacciato da un peso che non mi lascia respirare o pensare.» comincio così a lasciare andare tutti i miei pensieri, emettendo un sbuffo pesante, continuando poco dopo «Dovevo ascoltarti quando mi avvisavi su Beom Seok... era tutto organizzato da Seo Hyeon».

Mi si avvicina, avvolgendomi con le sue braccia e parlandomi all'orecchio «Non importa... sappi solo che non sei solo.» il mio battito riesce a calmarsi insieme al respiro, non appena Bang Chan rafforza la presa.

«Ti chiedo solo di parlare con Yu...» cerca di consigliarmi ma subito lo interrompo, sapendo già dove vuole andare a parare «No. Non ora. Non mi sento pronto per parlargli».

Lo sento prendere un sospiro, ma fortunatamente non lascia andare la presa, facendomi sentire anche meglio. «Non voglio annoiarti Bang Chan...» cerco di cambiare argomento però mi corregge «Non chiamarmi Bang Chan, mi fai sentire più vecchio. Chiamami Chan».

Lascio andare una piccola risata, ma poi subito mi rassicura maggiormente «Abbiamo denunciato tutto quello che è successo. Il papà di Seonghwa ha detto che indagherà maggiormente sul numero misterioso che ha inviato quel materiale.» riesco a tirare un respiro di sollievo, seppur piccolo.

Propongo subito «Che ne dici se dessimo una festa stasera, Chan?» cerchiamo di distrarre la mente, nonostante non sia per niente facile.

«Mi sembra un'ottima idea, ma sei sicuro che sia la cosa migliore da fare?» mi chiede per assicurarsi che non sia stata una scelta fatta d'impulso, piuttosto che ragionata. «Sì. Organizziamo una festa.» annuisco convinto dell'idea, alzandomi dal letto e tirando su anche Chan.

[…]

Stiamo per uscire di casa, ma non appena apro la porta mi imbatto in Yunho che sta per bussare. Rimango a fissarlo per qualche minuto abbondante, non sapendo cosa dire o fare, ma poi ricordo ciò che ha fatto e riesco a distogliere lo sguardo dalla sua figura.

«Yunho, stiamo andando a festeggiare, vieni anche tu?» Mingi lo abbraccia, facendolo entrare in casa e mandandolo a prepararsi per potersi unire a noi.

Rimango a fissare il vuoto quando Apo mi si avvicina per controllare che stia bene. «Tutto bene? Ti vedo assente. Ti va di parlarne?» il suo tono mi riporta alla realtà, agito leggermente la testa e annuisco in silenzio.

«Sto bene.» gli mostro un sorriso, sperando ci caschi e forse non si accorge della bugia, della finzione. Mi sistemo meglio i capelli e, tirando su col naso, comincio ad uscire di casa.

Finalmente arriviamo al locale per poter festeggiare e fortunatamente non sono capitato nella stessa macchina di Yunho, andando a finire con Jungkook, mentre io sto con Jackson.

Non appena entriamo, la musica rimbomba nello spazio chiuso, le uniche fonti di luci sono i riflettori, mentre un sacco di persone continuano a ballare in mezzo alla pista.

Comincio a vedere già le ragazze che si divertono, mentre molleggiano a ritmo di musica. Mi metto in fila per poter usare il bagno e quando sono il prossimo, la porta si apre e vengo fronteggiato da Yunho.

Rimango quasi impossibile di muovermi o di reagire, mentre il nostro appuntamento in una discoteca mi torna alla memoria. «Scusami.» sussurra costringendomi a leggere il suo labiale.

Non so cosa abbia voluto dire. Voleva scusarsi per poter passare oppure era una scusa per quello che ha fatto, per quello che mi ha fatto male.

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