21.

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Una volta conclusa la bevuta insieme, Yuta si tasta le tasche dei pantaloni, esordiendo «Ho dimenticato il cellulare a casa.» Kazuma gli rivolge uno sguardo subito chiedendo «Nella casa delle vacanze?» lasciando così annuire l'altro.

«Andiamo, ti accompagno.» si alzano entrambi, ma una volta che insisto nell'andare con loro, Yuta esordisce «Rimani qui, torno subito.» però non voglio sentire ragioni, insisto ancora di più.

Alla fine accettano di farmi andare con loro alla stessa casa dove io e Yuta abbiamo fatto sesso per la prima volta... soltanto ora ci penso e posso sentire già il leggero imbarazzo che comincia a salire.

[...]

«È in camera da letto, vado e torno.» esordisce Yuta, lasciandomi nella macchina con Kazuma che prende parola «Non voglio che smetta di parlarmi solo perché siamo ex.» e pensandoci ha anche ragione.

Mi volto verso di lui con un sorriso, annuendo alla sua frase «Va bene, allora amici?» termino rendendogli la mano, dopodiché la stringe contento "dell'accordo".

«Scusate ragazzi, mi servirebbe una mano per cercarlo.» vedo Yuta mostrarsi oltre la soglia della porta dell'entrata. Scendiamo dalla macchina e ci avviamo all'interno della casa.

«Non c'è nessuno del personale?» chiede Kazuma ad alta voce ma l'altro nega, replicando «No, ho dato a tutti la giornata libera».

Cominciamo a scavare dappertutto, non possiamo chiamarlo perché ha messo il silenzioso e non servirebbe a nulla. Mi avvicino alla camera da letto, cercando meglio in qualsiasi angolo.

Una volta aperto l'armadio pieno di completi costosi, trovo il cellulare di Yuta sopra i pantaloni piegati. «L'ho trovato.» parlo ad alta voce in modo che possano sentirmi e non tardano ad arrivare.

«L'avevo appoggiato sui pantaloni quando mi stavo preparando per venire alla festa.» lo vedo ridere mentre lo posiziona in una delle tasche posteriori.

Comincio a sentire le mani di Yuta che si incontrano dietro la mia schiena cominciando a solleticarmi leggermente. «Perché non rimaniamo un altro po'?» la sua voce roca arriva alle mie orecchie, mandandomi in tilt.

«Dopotutto quello che si fa a Jeju, rimane a Jeju.» aggiunge poco dopo, posizionandosi alle mie spalle mentre con le mani viaggia lungo il mio corpo ancora coperto dai vestiti.

Posso vedere Kazuma che comincia a guardarci, ispezionando il tragitto delle mani di Yuta, mentre quest'ultimo mi sussurra «Sta aspettando solo un tuo cenno e farà quello che vuoi. Sei tu che comandi».

Soltanto ora comincio a capire le intenzioni di entrambi ma posso notare come Yuta quasi si interrompe, però non voglio, spingendo il mio corpo contro il suo.

«Sei tu a dirgli se può e quando può avvicinarsi. Le redini sono nelle tue mani.» continua a sussurrare contro il mio collo, mandandomi fiati caldi carichi di tentazione.

Lascio andare un gemito nell'aria, alzando la testa contro la spalla di Yuta. Emetto un cenno guardando il volto desideroso di Kazuma, che si avvicina lentamente e quando arriva di fronte, lascia viaggiare le sue mani su di me.

Quasi non mi avvicino al suo volto finendo col far incontrare le nostre labbra, ma Yuta lo impedisce. «Tocca a me il primo bacio.» ringhia, girandomi delicatamente il volto e assaggiando le mie labbra, lasciando il collo scoperto a Kazuma che prende a baciarlo.

[...]

I vestiti sono stati abbandonati al suolo, l'unica cosa che rimane ancora a coprirci è l'intimo, che fa presto a raggiungere gli altri vestiti.

La stanza si riempie prematuramente di ansimi carichi di sessualità e ormai la mia testa chiede solo che la tensione che cerco di ignorare, passi da sola.

Yuta si avvolge al mio corpo, prendendo a leccarmi il seno mentre Kazuma è occupato ad assaggiare le mie labbra, con una mano comincia a penetrarmi gradualmente con le dita.

Allungo entrambe le mani verso le loro erezioni, cominciando a masturbarli a ritmi differenti. Gli ansimi di entrambi non fanno altro che richiamare i miei, mentre continuano a provocarmi piacere.

Una volta che la mia schiena incontra il materasso, Yuta si fa strada lungo le mie gambe, lasciando scivolare la sua erezione dentro di me. «Vai piano.» lo avviso ed esegue subito dopo, replicando ansimante «Non ti preoccupare, sei tu al comando».

Comincia a dettare un ritmo lento e delicato, senza lasciarsi andare con movimenti bruschi. Kazuma avvicina il suo corpo al mio volto, lasciandomi il campo visivo dal basso.

Guardo la sua erezione e decido di inglobarla all'interno della bocca, cominciando lentamente e gradualmente.

Le loro mani continuano a viaggiare lungo il mio corpo, ma una volta aver eseguito qualche spinta, Yuta si alza mettendosi ai piedi del letto.

Posso sentire le sue mani voler girarmi «Ora meglio se ti metti a quattro zampe per il prossimo.» si avvicina all'orecchio soltanto per sussurrarmi. Una volta penetratomi, il corvino si sdraia, lasciando la sua erezione ancora vicina al mio volto, permettendomi di inglobarla ancora una volta nella bocca.

Il suono della pelle che batte per ogni spinta e la patina di sudore in tutti e tre i corpi mi eccita ancor di più.

Il ritmo di Yuta diventa gradualmente più veloce e al mio primo lamento di piacere, lo sento allungare una mano e massaggiarmi il seno. Posso sentire qualche goccia di sudore scendere dalle ciocche di Yuta e finire dietro la mia schiena, facendomi venire la pelle d'oca dall'eccitazione.

Non appena capisco che vuole cambiare nuovamente posizione, lascia viaggiare la sua mano sulla clitoride, facendomi emettere un suono simile ad uno squittio.

[...]

Si trovano entrambi sdraiati sul materasso, permettendomi di mettermi a cavalcioni su uno di loro, decidendo Kazuma.

Mi sistemo e lascio la sua erezione già umida scivolare all'interno, così che Yuta si alza quasi subito, desideroso di assaggiare nuovamente la mie labbra, nel mentre una mia mano lo masturba.

Le dita del corvino stringono le mie cosce, così forte che credo lasceranno il segno. Il biondo lascia una sua mano agganciarmi al collo, tenendomi stretta a sé, quasi come per intensificare il bacio.

Il primo a venire è Yuta, arrivando sulla mia coscia per poi ricadere velocemente sul lenzuolo. Dopo un po' anche Kazuma ringhia sempre più forte, avvisandomi di togliermi da sopra di lui.

Lo vedo venire con un grande spruzzo che ricade sul suo addome, con la sua espressione stanca e rilassata allo stesso tempo.

«Ora tocca a te. Sdraiati.» quasi è Yuta a comandare continuando i suoi sussurri, lasciandomi rilassare mentre entrambi cominciano a provocare il culmine del mio piacere.

Posso sentire le dita di Kazuma continuare a penetrarmi, mentre la lingua di Yuta sollecitarmi la clitoride. Lascio andare molteplici suoni simili a squittii e questo non li ferma, ma continuano a farmi raggiungere l'apice.

Lo raggiungo dopo l'ennesima mossa coordinata di entrambi, lasciando andare un suono ancora più acuto del solito e cominciando a venire.

Crollo sulle lenzuola pulite, una volta essermi fatta la doccia, lasciando che mi svegli il giorno dopo.
Flashback Ends

Will We Make It?Where stories live. Discover now