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Mi risveglio nel sentire il vociare e i passi di Marianna, riconoscendo il tipico suono. Le vado incontro, grattandomi la testa e subito le faccio «Come mai non sei tornata ieri sera? Con chi sei stata?».

Marianna's Flashback:
«Ho notato che sei uscita con Namjoon. Ti sei divertita?» mi chiede quasi sarcasticamente, ma il tono mi costringe a partire in difesa.

«Non vedo quale sia il problema San.» esordisco, continuando a guardarlo e mettendomi sulla difensiva, essendo costretta a farlo.

Non appena siamo entrati in camera sua, ha cominciato a fare il geloso, costringendomi così a dover mettermi subito sulla difensiva.

«Abbiamo fatto...» comincia a parlare, aggrottando le sopracciglia, ma lo interrompo «Esatto. Questo non significa che stiamo insieme.» preciso l'intera situazione, volendo metterla in chiaro.

Il suo sguardo si ammorbidisce nel sentire quelle parole... mi dispiace doverlo vedere così, ma devo fargliele sentire, altrimenti rimarrà peggio.

«Non stiamo insieme e non c'è nessun bisogno di fare il geloso.» aggiungo cercando di guardare altrove, nonostante mi sia difficile. «Quindi non è significato nulla per te?» mi chiede con tono basso e tutta quella rabbia sembra essere sparita o trasformata in altro.

«Certo che è significato qualcosa per me, ma il tuo comportamento mi sta facendo ricredere. Pensavo fossi diverso.» replico, cercando di passargli accanto e uscire dalla stanza.

Sento la sua mano frenarmi dal braccio, ma la stretta è completamente morbida. «Dammi l'ultima possibilità. Ti prego.» pronuncia sottovoce, ma mentre il mio cuore dice di sì, la mia testa dice che non può...

«Va bene. È l'ultima possibilità San.» gli concedo un'altra chance, avvicinandomi e baciandolo sulle labbra.

Mi afferra tra le sue braccia e sento il calore avvolgente, misto al suo profumo. Allontano la testa, cominciando a sentire il suo respiro caldo sulla pelle. «Ti va di vedere una cosa?» mi chiede, accompagnandomi verso la grande vetrata che dà la vista su tutta la città.

«È bellissimo San.» pronuncio, ma subito lo vedo leggermente triste, così gli chiedo «Cosa succede?» ed è lì che comincia a spiegarsi.

«Ho fatto causa all'ospedale per aver lasciato che il piano di Haesung andasse in porto.» replica ma tutto questo non sembra mettergli fierezza, dopodiché aggiunge «Stanno esaminando il caso e in più, stanno riesaminando anche il caso clinico di mia nonna. Quindi stanno facendo le loro ricerche, spero solo che riescano a catturare il vero responsabile».

Gli volto lo sguardo su di me, avvicinandomi «Non ti preoccupare. Riusciranno a catturare il responsabile, ne sono certa.» posso sentire il battito cardiaco di San dalla punta delle dita, così mi avvicino e gli lascio un bacio sulle labbra.

[...]

Mi risveglio dopo qualche minuto e posso sentire il calore del petto di San. Guardo fuori per poter capire che ore sono, ma sembra essere appena l'alba.

Cerco di alzarmi nel modo più lento possibile, in modo da non fargli capire il mio risveglio. Prima di tornare in camera, lo guardo, sussurrando «Ho fatto bene a darti l'ultima possibilità».
Flashback Ends

«Quindi è deciso. Sei tornata con lui?» le chiedo per un ulteriore conferma, così annuisce sorridendo. «Sì. Ha avuto l'ultima possibilità, dopotutto si dà a tutta la seconda occasione, no?» sembra volermi mettermi in cattiva luce nel non aver dato una possibilità a uno dei miei ex, ma può darsi che sono io a vederci il marcio.

[...]

Sento anche Desi rientrare nella stanza e subito le chiedo «Come mai siete le uniche ad essere uscite a tarda notte?» faccio cenno alle due ragazze.

«Anche Tonia è uscita, menomale che la caviglia è guarita.» esordisce Marianna, facendomi notare anche l'assenza di Tonia e subito tiro un sospiro amareggiato.

«Mingi mi ha invitata e siccome ero ancora sveglia, mi dispiaceva declinare l'invito.» replica, prendendo posto al nostro fianco, ottenendo la mia massima attenzione per sentire la sua "nottata".

Desi's Flashback:
«Posso sapere ora a cosa devo "l'urgenza"?» lo guardo cominciando a ridere con lui, che mi prende per mano e mi accompagna per gli ultimi passi vicino una barca.

«Volevo fare una piccola gita in barca.» esordisce, aiutandomi a salire e dopodiché lo slega, cominciando poi a remare.

Riesco a vedere i bicipiti ogni qualvolta muove i remi, mentre le vene gli segnano le mani. L'unica cosa che si sente è il rumore dell'acqua e della vita notturna in lontananza.

«Volevo farlo alla fine delle vacanze estive, ma ho preferito approfittarne. Specialmente perché domani dovremmo tornare alla prima casa.» esordisce con il sorriso più carino che abbia mai visto e la cosa mi fa ridere.

Una volta che arriviamo abbastanza lontani, posso sentirlo riposarsi e molla i remi, lasciando che le poche onde ci cullino.

«Guarda quante stelle ci sono.» ammiro il cielo, meravigliata nel vedere tante stelle, senza alcun limite. «Sì, sembra infinito il cielo stanotte.» lo sento sussurrare come per non disturbare la quiete del momento, ammirando anche lui il cielo notturno.

La luna illumina di bianco il volto di Mingi, sembra essere uscito da qualche storia, magari è tutta causa del momento ma il suo sguardo non passa inosservato, nonostante l'ora buia.

Lo vedo ritornare lo sguardo al cielo e così faccio anche io. Lo sento aggiungere «Hai mai espresso un desiderio ad una stella?» prendo un respiro profondo, godendomi il fresco della brezza.

«Non tanto, sono più portata ad esprimere i desideri prima di soffiare sulle candele della torta.» replico con una breve risata, ma nel vederlo, noto che mantiene lo sguardo alle stelle.

«Tu invece?» mi lascio trasportare dalla profonda connessione del momento e annuisce poco dopo, aggiungendo «Sì. Ho sempre espresso i desideri sulle stelle.» e la prossima domanda mi sorge spontanea.

«C'è un desiderio che è stato avverato?» continuo a guardarlo e così inizia a sorridere, annuendo fieramente. «Hai espresso un desiderio, anche ora?» continuo a chiedergli, ma annuisce.

Torna sullo sguardo su di me, poi continua «Vuoi esprimere un desiderio anche tu?» mi prende un attimo di sorpresa, mentre la curiosità di sapere il suo desiderio comincia a divorarmi da dentro.

«Non so cosa desiderare.» replico poco dopo, però continua a mostrarmi un sorriso, precisando «Non c'è bisogno che sia una cosa, magari anche un traguardo, oppure qualche segnale».

«Va bene.» guardo una stella e chiudendo gli occhi, formulo il desiderio nella mia testa essendo indecisa sul cosa esprimere. Probabilmente nota la mia difficoltà e mi afferra dolcemente le mani.

La sua pelle soffice accarezza la mia, mentre le dita si intrecciano tra di loro e il calore è accogliente. «Magari posso aiutarti.» pronuncia, guarda una stella ed esprime un desiderio insieme a me.

Il calore si diffonde internamente e lo sento raggiungere l'intero corpo, e l'unico desiderio che mi viene in mente è che questa sensazione possa durare per sempre...

[...]

Una volta arrivati sulla terraferma, giungiamo vicino alla macchina per poter tornare all'hotel e quasi assistiamo all'alba. «È stato bello, Mingi. Magari possiamo farlo di nuovo.» propongo, ma prima di entrare nella macchina, lo abbraccio di mia spontanea volontà.

Posso sentire il suo corpo che al primo impatto si irrigidisce, ma poi si rilassa pochi secondi dopo, ricambiando l'abbraccio.

«Non sarà l'ultima volta, promesso.» mi sussurra, dopodiché rientro in macchina e ci allontaniamo verso l'hotel, accompagnati con le prime luci dell'alba.
Flashback Ends

Will We Make It?Where stories live. Discover now