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Una volta aver mangiato in una sala tipica giapponese, venendo catapultati indietro nel tempo, Yuta mi accompagna a vedere l'intera casa.

Posso vedere tutto in quella casa che sembra provenire da un'altra epoca, lontanissima dalla nostra. «Hai detto che prima ti sei dato alla pittura. Posso vedere qualche tuo dipinto?» gli chiedo dopo un po' mentre camminiamo per un corridoio.

Lo vedo guardarmi con la coda dell'occhio e mostrare un sorriso leggermente compiaciuto per poter immaginare la mia espressione.

«Sicura di volerli vedere?» mi chiede come se volesse un ennesimo consenso, così finisco col annuire. Mi cammina accanto per condurmi fino a farmi vedere i suoi dipinti.

Ogni tela ritrae un paesaggio, sembra essere in un film dalla grandezza di ognuno. «Questo è stato il primo.» mi mostra ogni dipinto, partendo dal primo che ritrae una foresta in fiamme.

Ogni cosa in quella tela è così... realistico, facendomi intuire l'immenso dolore di Yuta mentre la dipingeva. «Hai mai pensato a farlo diventare un lavoro? Sono fantastiche.» gli chiedo, complimentandomi della bellezza di ogni dipinto.

«Ci avevo pensato all'inizio, ma poi ho abbandonato l'idea.» replica abbassando leggermente la testa e andando verso il centro della stanza.

Mi avvicino leggermente a lui e lo abbraccio, mentre lo sento che comincia ad irrigidirsi. «Perché questo abbraccio?» mi chiede improvvisamente, così subito replico con la testa poggiata appena sotto il suo mento «Mi dispiace che tu abbia dovuto affrontare tutto questo».

Cerco di allontanarmi leggermente ma i suoi occhi sembrano chiamarmi sotto quella luce, chiamarmi così insistentemente che non resisto. Mi faccio avanti e gli permetto di assaggiare le mie labbra.

[...]

Mi posiziona sopra di lui, continuando a baciarci ma subito lo vedo fermarsi. «Sei sicura di volerlo fare?» mi chiede per potersi accertare, ma annuisco continuando a muovermi leggermente mentre posso vedere che resiste nel guardarmi altrove.

Comincia così a mettersi comodo, continuando a resistere nel guardarmi la scollatura, così mi abbasso le spalline leggermente. Posso notare il desiderio nei suoi occhi, riprendendo a baciarci.

«Usami.» sussurra tra un bacio e l'altro, lasciando poi fuori un ansimo. Lo guardo e posso vederlo quasi supplicante, continuando a sussurrare «Legami e comandami».

Lo sento gemere non appena gli lego i polsi, poi comincio a liberarmi del vestitino, lasciandolo scivolare sul pavimento. Mi sistemo sopra di lui, tenendogli le mani sopra la testa e cominciando a stuzzicarlo, avvicinandomi ma senza baciarlo.

«Puoi farmi ciò che vuoi.» ripete ancora una volta, ma riesco a percepire il suo desiderio. Mi sistemo meglio, mettendomi seduta sulla sua faccia, lasciando che mi provochi piacere.

Posso sentirlo ringhiare e ho la vista sulla sua erezione che continua a crescere, fino a pulsare al limite. Comincio a muovere leggermente i fianchi, sentendolo ansimare sotto di me.

Non appena mi sposto per potermi spostare vicino alla sua erezione, lo sento riprendere fiato e caccia un ringhio. Permetto al suo membro di entrare dentro di me, avendo le redini in mano, decidendo anche il ritmo.

La stanza non tarda nell'essere riempita da ansimi e gemiti, e per poterlo torturare maggiormente non gli permetto di toccarmi mentre faccio da me.

«Sei da senza fiato.» confessa tra un ansimo e l'altro mentre continuo a muovermi, dettando un ritmo a mio piacere completo. Mostro una risata che dura ben poco con il piacere che sto provando, cosa che si intensifica ogni volta che sento i suoi ringhi a voce profonda.

Gli mantengo i polsi sopra la testiera del letto, facendomi avanti e potendolo baciare ancora una volta. «Non posso vedermi, quindi non posso saperlo se sono da senza fiato.» pronuncio con qualche difficoltà, ma replica subito dopo «Fidati di me.» dopodiché si morde il labbro inferiore, dandomi più voglia di assaggiarle di nuovo.

Velocizzo il ritmo non appena ritorno con il busto dritto, ruotando anche leggermente il bacino. «Sto venendo.» confessa dopo qualche altre spinta, continua aumentando il ritmo.

Subito dopo un paio di spinte, finisce col ringhiare con tutta la sua voce e riesce a farmi arrivare al culmine del piacere. Lascio andare un suono simile ad uno squittio e vengo anche io qualche secondo dopo.

Poggio la testa sul suo petto, entrambi completamente sudati e ansimanti. «Non mi aspettavo fosse così... bello.» pronuncia Yuta seguito con una risata, facendo ridere anche me.

[...]

Scendo dalla moto, togliendomi il casco «La serata è stata... piacevole.» confesso con un sorriso imbarazzante nel pensarci ora. Vedo ridere anche lui e mi dà ragione, così propone «Allora questo significa che usciremo ancora insieme, giusto?».

Annuisco ridendo e subito si lancia in avanti per lasciarmi un bacio e poi sfrecciare via. Ripenso a tutto quello che è successo e per poco non muoio dall'imbarazzo.
Flashback Ends

Rimango ogni volta stupito, cominciando così ad urlare con tutta la mia forza nel sentire la serata di Tonia.

«Com'è stato?» le chiedo subito dopo, ringraziando al cielo di avere questo tipo di rapporto. Comincia subito a ridere e se potesse, si nasconderebbe dall'imbarazzo, così urlo ancora di più.

«Ti piace?» le chiede Desi, sapendo per certo che così come gli uomini, anche le donne fanno sesso occasionale. «Sì...» quasi sussurra imbarazzata, aumentando ancora il mio sclero, comincio a sentire il volto indolenzito nel sorridere.

«Ora è meglio se andiamo a dormire.» incoraggio tutte ad andare a letto, quando poi annuncio «Domani ci sarà una sorpresa per tutt'e tre.» finisco col ridere nel aver sganciato la bomba della curiosità, ma lo scopriranno domani.

Will We Make It?Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon