Will We Make It?

10.

Entro nella mia stanza, notando di essere da solo e tiro un sospiro di sollievo nell'aver finalmente concluso tutta la questione degli ex.

Dopo qualche minuto qualcuno bussa alla porta e attira la mia attenzione, facendomi subito rivolgere lo sguardo alla porta ancora chiusa. Mi avvicino per aprirla e vedo Jackson che subito mi chiede «Posso entrare?».

Lo lascio entrare, nonostante la mia testa sia piena di pensieri che lottano tra di loro, e devo delle scuse a Yunho... lui sapeva ma non ha potuto fare nulla... non si meritava quello schiaffo e quelle dure parole.

«Volevi parlarmi?» mi chiede non appena si siede su una delle sedie della piccola sala. Annuisco e prendo le forze e il coraggio di chiedergli il mio timore innescatomi dalle parole di Apo al momento della festa.

«Voglio soltanto togliermi un dubbio...» comincio a parlargli, prendendomi la prima pausa, prevedendo già che sarà la prima di molte altre... mi schiarisco la voce e continuo «Riguarda quello che sta succedendo tra Apo, me e te».

La sua espressione mi lascia intendere che già sappia di cosa io voglia parlargli, distogliendo lo sguardo dal suo volto, continuo «Io non voglio essere Gulmi... non lo sono, sono un'altra persona.» rimango ad ascoltare il suo silenzio.

«Io non sono Gulmi... non lo sono e non lo sarò mai...» concludo guardandolo negli occhi, le sue mani si avvicinano alle mie guance e finalmente mi sussurra «Non l'ho mai pensato... non ho intenzione di farti essere lui».

Percorre l'ultimo centimetro di distanza che ci separa per lasciarmi un bacio, che permette alle nostre labbra di potersi fondere insieme. «Non so chi ti abbia messo quest'idea nella testa, ma con te è diverso...» continua a mantenere il tono silenzioso e posso sentire il suo fiato caldo contro le mie labbra.

«Con te... è... diverso.» ad ogni pausa si avvicina per lasciarmi un bacio sulle labbra, mantenendosi calmo e permettendomi di sorridere. «In cosa è diverso?» gli chiedo in un sussurro di pura curiosità, potendo sentire quasi subito una sua risata smorzata.

«Il modo in cui ti amo.» replica mantenendo lo sguardo fisso negli occhi, poi lo porta sulle labbra bramandole più di qualsiasi altra cosa. Non appena cerca di avvicinarsi ulteriormente, la porta si apre, facendolo indietreggiare e ritornare al suo posto.

Mi alzo per poter vedere chi sia, potendo vedere Tonia che comincia ad andare avanti e dietro, ma quando mi vede, esordisce «Andrea, devo raccontarti cos'è successo.» mi fa segno di sedermi e comincia a raccontare.

Tonia's Flashback:
Decido di prepararmi piuttosto che perdere tempo per discutere con Andrea e la sua scelta di farsi aiutare da Seo Hyeon, dopo quello che ha fatto.

«Con chi ti vedi?» mi chiede Desi, vedendomi preparare di tutto punto, così comincio a ridere, facendole «È così evidente che devo vedermi con qualcuno?» poi ritorno seria, controllo l'orario e replico «Tra una decina di minuti devo vedermi con Seokjin».

Comincia a leggere un manga, annuendo in modo sospettoso. «Cosa c'è?» le chiedo finendo col ridere, ma alla fine riesco a sentire un'altra risata da parte sua, facendomi insistere.

«È un appuntamento?» continua a chiedermi però subito nego «No, siamo solo amici. Mi ha invitata a bere qualcosa con Namjoon.» completando la preparazione, poi mi siedo accanto a lei.

«Sai dov'è andata Marianna?» le chiedo continuando il cellulare di volta in volta, così alza lo sguardo dal manga che sta leggendo. «L'ho vista uscire con Felix, Hyunjin e Changbin.» replica poco dopo, ritornando lo sguardo sul fumetto.

«Cosa stai leggendo?» continuo cercando di sbirciare la copertina, ma subito risponde «È un manga di due migliori amici che si innamorano l'un l'altro. Rigorosamente gay.» lasciamo andare una piccola risata, dopodiché mi metto tranquilla ad aspettare Seokjin.

[...]

L'aria fa in fretta di riempirsi delle nostre risate, mentre camminiamo per la strada. Sfortunatamente Namjoon non è potuto venire, aveva da fare e così siamo usciti solo noi due.

«Tonia!» sento qualcuno chiamarmi da lontano, così mi giro e posso vedere il volto di Kazuma che mi si avvicina a grandi passi.

«Perché non mi rispondi alle chiamate?» mi chiede subito dopo, ma subito lo metto al suo posto, non avendo nessuna intenzione di farmi rovinare la serata da lui.

«Kazuma, hai intenzione di rovinarmi la serata? Ancora una volta?» gli chiedo quasi sarcasticamente, senza voler nemmeno una risposta, così non appena accenno ad andarmene, mi afferra il polso.

«Aspetta, stiamo ancora insieme...» cerca di parlarmi ma senza riuscirci, lo interrompo subito «No, assolutamente no. Tra noi è finita.» cerco di andare via, però mi tiene stretta. «Kazuma, lasciami, mi fai male.» cerco un modo per liberarmi, così vengo aiutata da Seokjin che subito scosta la sua mano dal mio polso.

Mi si para davanti, dicendogli «Ti ha detto che le stai facendo male.» dopodiché ci allontaniamo per continuare la nostra serata, lasciando Kazuma alle spalle.

[...]

«Non so a che numero sono arrivato...» comincia a contare i bicchieri sul tavolino, ma subito rido, replicando «6. Sei arrivato a 6 bicchieri.» così gli afferro la mano e lo invito a ballare sulla pista da ballo.

Passano canzoni su canzoni e noi rimaniamo sulla pista a divertirci, come farebbero due amici, finché non decidiamo di cambiare aria e andare a divertirci altrove.

Improvvisamente vedo il suo cellulare squillare e risponde poco dopo, dopo aver staccato, gli chiedo «Chi era?» dopodiché replica «Era Hoseok».

Lo vedo esitare sul dirmi qualcosa e subito chiede «Ti spiace se ti riaccompagno a casa? Mi ha chiesto di dargli una mano nel fare qualche commissione.» ma scuoto la testa, quasi ridendo della sua indecisione sul dirmelo o meno.

Facciamo per tornare verso le nostre stanze, ma continuo ad insistere nel voler tornare da sola. «Non posso lasciarti camminare da sola.» continua a camminare al mio fianco, alla fine lo faccio vincere e mi riaccompagna davanti la porta della stanza.

«Ora posso andare da Hoseok.» esordisce soddisfatto, ma lo faccio pensare «Potevo venire anche io, non c'era bisogno di accompagnarmi qui.» facendolo ridere subito dopo, però fa spallucce prima di allontanarsi.
Flashback Ends