25.

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«Mi dispiace che quando eravamo a Jeju, Yeosang ci abbia interrotti.» confessa poco dopo, ma non appena gli faccio cenno di non preoccuparsi, mostra un sorriso.

Mentre cammino al suo fianco mi accorgo subito che Seonghwa è l'unico a non avermi trattata male per la storia di quel bacio a Namjoon... nonostante quest'ultimo evita solo di parlarmi, ma San ha esagerato quella sera.

Non appena giriamo l'angolo posso vedere subito Wooyoung e San che camminano verso di noi. Il primo si avvicina con velocità, abbracciandomi subito dopo.

Guardando San posso notare come cerchi di evitare il mio contatto visivo, preferendo guardare altrove, nonostante sia lui ad aver sbagliato tra noi due.

«Noi stavamo andando in un bar. Volete aggiungervi a noi?» propone subito Wooyoung, magari non è consapevole di quello che è successo tra me e l'amico oppure cerca un modo per rimediare.

Seonghwa mi guarda in cerca di consenso, ma non appena accenno a rifiutare l'offerta, il ragazzo mi afferra sotto il braccio esordiendo «Dai, solo un drink almeno».

[...]

Subito arrivano i drink e la chiacchierata va avanti meglio di quanto credessi. «Seonghwa puoi accompagnarmi al tavolo del bar?» Wooyoung subito cerca di far rimanere me e San da soli, questo significa che sa benissimo del nostro litigio.

Seonghwa non esita un attimo, si alza e subito si allontana verso il tavolo del bar insieme a Wooyoung.

Se non fosse per la musica che esce fuori dalle casse, il silenzio farebbe da sovrano in questo momento. Ma quando tutto sembra perso, sento il ragazzo sospirare e subito comincia a parlare.

«È triste che abbiamo sbagliato entrambi.» comincia a parlare ma subito aggrotto le sopracciglia, chiarendo immediatamente «Non abbiamo sbagliato entrambi. Sei tu quello che ha sbagliato».

Cerca di ribattere, ma non glielo lascio «Sei tu che hai sbagliato, San. Mi hai praticamente chiamato puttana e hai alluso che avrei fatto lo stesso con te.» lo aggiungo, ma non ho ancora finito «In più hai fatto una scenata di gelosia, quando non stiamo nemmeno insieme».

«Sei tu ad aver sbagliato. Perché allora hai baciato Namjoon?» continua ad insistere, ma non riesco nemmeno a chiarire interamente «Non lo so...» subito mi interrompe «Hai voluto dimostrare qualcosa con questo? Hai voluto giocare?».

A quella frase mi alzo e mi avvicino velocemente all'uscita per poter tornare a casa. Cerco di non lasciarmi dalla voglia di piangere ma una macchina, passando sopra una pozzanghera, mi bagna interamente.

«Solo questo ci voleva, cazzo!» urlo tra me e me, asciugandomi le poche lacrime che scendono sulle guance dalla rabbia. Continuo a camminare fin quando vedo una macchina fermarsi vicino al marciapiede.

Il finestrino si abbassa e posso vedere Namjoon che mi guarda dal lato del guidatore. «Posso darti un passaggio.» subito si propone, ma non ho intenzione di salire nella sua macchina.

«Vieni. Attenta a non scivolare.» aggiunge poco dopo, senza nemmeno farmi replicare. Alla fine entro in macchina senza fiatare e senza dire mezza parola.

[...]

«Perché?» comincio a chiedergli per poter fare conversazione, ma evito di guardarlo, qualcosa in lui sembra mettermi in soggezione ma non so cosa.

«Cosa intendi?» mi chiede, prestando attenzione alla strada, ma riformulo la domanda «Perché fare finta di non vedermi, per poi offrirmi un passaggio? Perché non parlarmi e poi mi farmi salire nella tua macchina?» aspetto una sua risposta che tarda un bel po' ad arrivare.

Posso sentire che comincia a pensare al vero motivo, ma esordisce «Non lo so...» come se fosse stato apposta per la risposta che gli diedi per quel bacio.

«Ti ho vista in difficoltà e non ho potuto ignorarlo, così ho messo da parte l'orgoglio ed eccomi qui.» aggiunge poco dopo con un tono abbastanza basso, ma riesco a sentirlo a causa del silenzio nella macchina.

Riesco a percepire la tensione e il silenzio non aiuta, così come il leggero traffico. «Scusami...» quasi sussurro, ponendo lo sguardo oltre il finestrino senza dare un cenno di voltarlo verso di lui.

«Scusami per il bacio e per essermi seduta nella tua macchina, completamente bagnata.» metto da parte l'orgoglio e finalmente riesco a pronunciare le mie scuse.

Noto la macchina che viene parcheggiata poco distante dall'hotel, e la sua mano che sfiora la mia. «Non devi scusarti per il bacio, volevo soltanto sapere perché me l'avessi dato...» si interrompe da solo, prendendo un respiro profondo aggiungendo «Mi piaci. Ecco perché volevo saperlo».

Mi volto finalmente verso di lui e posso guardarlo negli occhi, potendo vedere come ha girato il busto. «Non voglio ferirti Namjoon...» sussurro poco dopo, ma non sembra quello che vuole sentire, aggiunge poi «Non evitarmi però».

Annuisco leggermente e posso scendere dalla macchina per dirigermi nella mia stanza, ma riesco a sentire la figura di Namjoon che mi accompagna.
Flashback Ends

«Finalmente vi siete chiariti una volta e per sempre.» esordisco e tirando anche un respiro di sollievo, poi subito le chiedo mentre la vedo prepararsi per una doccia. «Sicura che non ti piace?».

«Sì, certo che mi piace, ma non voglio farlo soffrire. Voglio essere prima sicura di quello che provo prima di poter fare il passo in avanti.» la sento dal bagno che subito si butta sotto la doccia ed effettivamente ha ragione, probabilmente dovrei fare la stessa cosa con Chan.

«Una domanda. Se ti trovassi nella mia stessa situazione, cosa credi che faresti?» le chiedo da fuori la porta, così subito replica ad alta voce «Io mi getterei tra le braccia di Chan, dopotutto pagherei oro per avere una persona che ti guarda come lui».

Subito corrugo le sopracciglia, leggermente confuso e le chiedo «Spiegati meglio, in che senso?» ma non fa tardi a dare la sua risposta. «Lo sguardo del nonno di San, l'ho visto. Vidi una foto a casa di San, dove c'erano i suoi nonni da giovani e sembra guardare una versione etero della vostra foto.» replica subito, coprendosi con un asciugamano e uscendo dal bagno.

«Qual è la tua paura? Lui ti ama.» mi mette subito le cose in chiaro, ma mi limito a sospirare, poi replico alla domanda «Ho paura che i miei sentimenti possano non essere reali, ma solo un condizionamento di quello che mi avete detto.» prendo una leggera pausa, aggiungendo sottovoce «Stavo cercando di stare tra me e me per capire meglio la situazione».

Non mi dà nemmeno il tempo di continuare a parlare che subito bussano alla porta e, andando ad aprire, posso vedere Namjoon. «C'è Marianna?» mi chiede e subito lascio i due andare, chiudendo la porta subito dopo.

Cerco di risedermi per poter continuare il viaggio tra i miei sentimenti e i miei pensieri, immaginando subito di venir abbracciato da Chan e un calore interno comincia ad espandersi.

Purtroppo vengo interrotto ancora una volta dal suono della porta che si apre e percepisco Tonia entrare nella stanza. «Com'è andata la serata?» le chiedo quasi sfinito dalla continua interruzione, ma lascio perdere.

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