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giorno 15 di prigionia.

- Justin! -

Strillò Buck con la bocca piena di cibo.

- muoviti a togliere dal tavolo questi piatti e porta qui le carte da poker. -

Justin si trattenne dal tirargli addosso il coltello che teneva in mano.

Erano quasi le nove di sera, e la gang era tutta riunita intorno ad un tavolo di legno per cenare. James si era già acceso una sigaretta, mentre Buck aveva appoggiato i piedi al bordo del tavolo, portando le mani sulla pancia piena. I piatti che si trovavano sul tavolo erano ormai tutti vuoi, tranne quello di Justin, che era ancora per metà pieno. Non avrebbe comunque mangiato più di così, nemmeno volendo, perché sapeva che tutto quello che avanzava a tavola - che non era molto - sarebbe arrivato agli ostaggi. In quel caso, a Taylor. Anche quando non era lui stesso a portarle da mangiare, ci teneva a fare del suo meglio per tenerla in forze.

- oggi è Martedì, quindi tocca a te e Claudius fare le faccende. Dato che hai cucinato tu, fai sparecchiare lui. -

Disse Justin con nonchalance, anche se la voglia di infilzare Buck stava rapidamente crescendo dentro di lui.

- non ci pensare nemmeno, ragazzo. Fa come ti diciamo, possibilmente prima di domani. -

Borbottò Claudius addentando una mela.

- abbiamo deciso dei turni proprio per evitare queste stronzate. Oggi tocca a voi due, quindi non rompetemi. -

Justin cominciava piano ad innervosirsi. Quella storia la conosceva troppo bene, e si era stancato di dover essere sempre al servizio di quei quattro.

- Dio, Justin, sei proprio un ragazzino del cazzo. Cosa diavolo ti costa? -

Intervenne Dom, che stava seduto di fronte a suo fratello gemello.

- tu cosa cazzo c'entri? -

Sbottò Justin, girandosi di scatto verso di lui.

- Justin! -

Il ragazzo tremò, all'udire la voce di James. Poteva anche tenere testa agli altri, ma lui lo inquietava fin troppo.

- fai quello che ti dicono senza troppe storie. Mi stai facendo scoppiare la testa. -

Il ragazzo si voltò verso Buck, che gli lanciò uno sguardo soddisfatto. In quel momento dovette seriamente contare fino a dieci per evitare di strappargli quel sorrisetto idiota dalla faccia.

Si alzò in piedi strusciando la sedia per terra e tolse le stoviglie dalla tavola, per poi gettarle nel lavandino. Prima di iniziare a lavarle aprì uno dei cassetti della cucina e ne tirò fuori un mazzo di carte, che lasciò in seguito cadere sul tavolo.

- vai a portare la cena alla ragazza. Non mangia da, tipo, due giorni. -

Disse Claudius dando una gomitata a Dom. Justin si morse le labbra: in realtà era andato da Taylor anche la notte precedente, e le aveva lasciato degli altri viveri, ma questo era meglio che restasse un segreto tra lui e lei.

Dom si alzò dal tavolo e andò a prendere l'unico piatto che ancora conteneva del cibo: quello di Justin.

- quella ragazzina è fin troppo sexy per la sua età. Pensate che potrei, come dire, dare una controllata alla situazione? Se sapete cosa voglio dire. -

Disse ridendo Dom. Justin lasciò cadere il bicchiere che teneva in mano, facendolo finire nel lavandino davanti a lui. Era fortunato ad essere girato di spalle: se gli altri avessero visto quanto il suo viso era pallido in quel momento, glielo avrebbero rinfacciato a vita.

wonderland. ✩ justay » book 1Onde histórias criam vida. Descubra agora