XIII

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Justin's POV

Era pomeriggio inoltrato. I ragazzi erano partiti da quasi un'ora, e Dom non si era ancora mosso dal divano del salotto. Faceva pigramente zapping tra i canali della tv e trangugiava birra a non finire. Fondamentalmente le uniche due cose che il suo cervello ottuso gli permetteva di fare.

Io ero rimasto a girovagare intorno a lui per tutti il tempo, alla ricerca del momento perfetto per toglierlo dai piedi e poter finalmente andare da lei.

- Justin! -

Il mio cuore perse un battito quando lo sentii chiamarmi. Mi precipitai in salotto, rendendomi conto solo in seguito che dovevo sembrare una specie di soldatino sull'attenti, pronto ai suoi ordini.

- ho finito la birra. -

Disse Dom. Mi schiarii la gola, assumendo l'espressione più annoiata che potevo.

- e allora? -

Chiesi sarcastico. Lui increspò le sopracciglia, affondando ancora di più il suo inutile culo nel divano.

- e allora vai a prendermene un'altra. -

Cercai di nascondere il sorrisetto che si formò sulle mie labbra.

- non ci penso nemmeno. -

Dissi.

- ho detto, vai a prendermene un'altra. Inutile marmocchio. -

Finsi di sbuffare mentre mi diressi di fretta in cucina, ma in realtà non aspettavo altro. Presi una birra dal frigo, la stappai e la versai in un boccale di vetro. Mi voltai verso la porta che dava sul soggiorno, e vidi che Dom non si era nemmeno mosso di lì. Cercai in un cassetto delle fiale di Benzodiazepine, il sonnifero che sapevo tenevano in casa, e ne versai una nella sua birra. Erano le stesse fiale che usavano per addormentare gli ostaggi prima di portarli qui, e anche se dovevano essere iniettate, immaginai che per via orale funzionassero comunque. Per sicurezza ne misi anche un'altra, giusto per assicurarmi che quell'idiota dormisse abbastanza da non darmi fastidio.

Tornai in salotto da lui e gli porsi il boccale.

- oh, servizio completo. Grazie, principessina. -

Commentò ironicamente.

- non ti ci abituare. -

Camminai velocemente verso l'altra stanza, ma rimasi oltre la porta ad ascoltare. Aspettai qualche secondo in cui non sembrò accadere assolutamente nulla. Dopo un paio di minuti mi affacciai nella stanza, e Dom era già immerso nel sonno.

- buonanotte, principessina. -

Taylor's POV.

Quando sentii bussare alla mia porta non ebbi dubbi su chi potesse essere. Sorrisi istintivamente e mormorai un "avanti", e il ragazzo entrò.

- spero tu abbia voglia di divertirti. -

Disse allegramente, ed io sgranai gli occhi, scuotendo la testa.

- io... Non so di cosa tu stia parlando. -

Risposi io balbettando. Il ragazzo camminò spedito verso di me, ed io mi alzai dal letto.

- seguimi. -

Mormorò prendendomi la mano. Immediatamente rabbrividii a quel contatto. Lui iniziò a camminare, ed io lo seguii, senza fare storie, fino a quando non oltrepassò la porta della stanza.

- aspetta, cosa? -

Dissi bloccandomi immediatamente. Il ragazzo si voltò verso di me.

- la gang sarò fuori città per i prossimi tre giorni, possiamo uscire, se vuoi. -

wonderland. ✩ justay » book 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora