XXXI

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"Walls of insencerity

shifting eyes and vacancy

vanished when I saw your face."

Taylor's POV.

Osservai il volto davanti ai miei occhi, ed ebbi paura. Ebbi paura perché non era colpa sua, non aveva fatto niente di male, eppure adesso rischiava la vita, solo perché io potevo vedere il suo volto.

Mi guardò negli occhi per una frazione di secondo, e capii che provava la mia stessa paura. Girò immediatamente la testa di lato e strizzò gli occhi, come per nascondersi.

- chiudi gli occhi, Taylor. -

Mi ordinò, ma continuai a guardarlo. Era perfetto. Anche quando era spaventato e sull'orlo di piangere. I capelli color grano spettinati ricadevano al lato del viso, e la sua mascella era contratta, il che evidenziava i suoi lineamenti mascolini.

- chiudi quei maledetti occhi! -

Scossi la testa e mi ripresi, così abbassai lo sguardo e socchiusi gli occhi, come il ragazzo mi aveva ordinato.

Il capo mi guardò confuso. Girò la testa avanti e dietro di continuo, tra me e lui, e fu allora che capì di aver avuto torto. Gettò ai miei piedi il passamontagna nero del ragazzo e andò dritto da lui. Lo afferrò per il collo e lo sollevò da terra, togliendolo dalla stretta degli altri due.

- stavolta sei stato tu ad aver incasinato tutto, tu sei quello che deve morire! -

Riaprii gli occhi, sussultando alla vista del capo che teneva il ragazzo fermo contro la parete, con una mano intorno al suo collo.

- chiudi quella bocca schifosa. -

Sputò James, ma il ragazzo aveva ragione, era lui ad aver incasinato tutto.

Graffiai con le unghie la mano che mi teneva ferma, intenzionata a liberarmi, ma mi bloccai quando sentii un pistola caricarsi dietro la mia testa.

- lo faccio qui, capo? Oppure fuori? -

Mi voleva sparare?

- non ti azzardare a toccare quella ragazza! -

Ma non fu il ragazzo a parlare, fu James, sorprendentemente. L'uomo con la pistola puntata alla mia nuca indietreggiò, e vidi il ragazzo deglutire.

- abbiamo bisogno di quella sgualdrina per i soldi, quindi tieni le mani a posto. -

Sapere che non mi avrebbero ucciso non mi fece affatto stare meglio. Probabilmente morire sarebbe stato di gran lunga più semplice che passare chissà quanto altro tempo lì dentro.

- ma non abbiamo bisogno di lui. -

L'uomo che voleva spararmi parlò, indicando il ragazzo con un cenno della testa. Questo guardò il capo, sorridendo beffardo.

- già, James, non avete bisogno di me. Perché non mi uccidi e basta? -

Lo istigò, e sentii le ginocchia tremarmi a pensare che non gli importava di morire. Voglio dire, nemmeno a me importava, ma preferivo veder morire me stessa che lui.

- potrei farlo, lo sai. -

- e allora che aspetti? -

Il capo serrò i denti, tenendo per sé qualsiasi risposta stesse per dare.

- portatela via. -

Mormorò quindi facendo un cenno agli altri uomini e riferendosi, ovviamente, a me. L'uomo che stringeva il mio braccio e quello che stava per spararmi mi afferrarono i polsi, cominciando a trascinarmi via. Il ragazzo non pose resistenza. Evidentemente voleva che andassi via. Mi guardò ancora una volta, prima di riportare la sua completa attenzione al capo, che ancora lo immobbilizzava.

wonderland. ✩ justay » book 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora