capitolo tre

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SARAH

Infilò i fogli nella borsa, senza far tanto attenzione se si spiegazzassero o meno, ripercorrendo mentalmente l'esame appena sostenuto: la professoressa aveva chiesto loro di analizzare l'arte paleolitica usando come riferimento il sito archeologico di Lascaux, prestando attenzione alle tecniche stilistiche, il significato e la funzione che questi affreschi avevano e il problema della conservazione.

Aveva scritto parecchio, anche se aveva paura di aver fatto parecchi errori: il tempo a sua disposizione non le aveva permesso di ricontrollare l'intero scritto e sperava che questo non inficiasse nel voto finale.

Certo, doveva ancora sostenere la parte orale e sperava, nel caso il suo francese scritto fosse stato pessimo, di risollevarsi con quello.

S'infilò il giaccone, avvolgendosi la sciarpa attorno al collo e poi infilando il berretto in testa, sistemando alcune ciocche di capelli al suo interno: come diceva Alex? Era inutile piangere sull'item perduto, quindi anche lei doveva fare così.

Inutile pensare a un compito consegnato e che non poteva più modificare.

Sbuffò, avviandosi fuori dall'aula e raggiungendo velocemente l'uscita della facoltà, storcendo la bocca quando venne accolta da una voluta di fumo e l'odore forte di nicotina proveniente dalle due ragazze che fumavano appena fuori la porta.

"...grugnito che fa quando viene" dichiarò una delle due, portandosi la sigaretta alla bocca e facendo un breve tiro: "Mi fa vibrare tutta."

Sarah fece qualche passo, trattenendosi dallo scuotere la testa, e prendendo il cellulare dal giaccone: quel pomeriggio avrebbe avuto Henri ma era decisamente presto e lei aveva tempo per...

"Basta vederlo per vibrare" una delle due ragazze sghignazzò, trascinandola via dai suoi pensieri: "Trombator è così..."

Sarah si voltò verso le due, sicura di aver sentito il soprannome di Rafael uscire dalle loro bocche: "Così tanto" decretò l'altra, portandosi nuovamente la sigaretta alla bocca: "Di sicuro è il più grosso con cui sono andata ultimamente."

Quell'affermazione fu accompagnata da una risatina e Sarah rimase a guardarle: erano state con Rafael? Lui aveva fatto sesso con loro?

Sarah le fissò, ricordando quanto Rafael si era lamentato della puzza di sigaretta di Fifì durante le loro chiamate nel periodo natalizio: un naso fine come il suo non poteva aver sopportato l'odore di nicotina proveniente da quelle due.

Come aveva detto lui una volta? Le voci erano molte di più rispetto alle effettive ragazze con cui era stato, quindi stava assistendo a quello che, secondo molti telefilm, succedeva negli spogliatoi maschili ma a parti inverse.

Un bicchiere da asporto del Columbus comparve nel suo campo visivo e Sarah si voltò, trovando Rafael a pochi passi da lei. Era stata così assorbita da quelle due che non l'aveva sentito avvicinarsi: "Non è di Angelina, ma spero vada bene lo stesso" le disse, lasciando che prendesse il piccolo contenitore: "Com'è andata?"

Sarah si voltò, osservando le due ragazze e notando come il loro sguardo era fisso su di loro, aprendo poi il contenitore e annusando il profumo carico della cioccolata: "Domanda di riserva?" gli domandò, sorridendo e soffiando sulla bevanda calda.

Rafael storse la bocca, annuendo pensieroso e poi puntandole addosso lo sguardo chiaro: "Vuoi andare a prendere in giro Daniel? Ha fatto l'esame di diritto costituzionale con un completo viola."

"Considerando i suoi gusti direi che è abbastanza normale" commentò Sarah, sorseggiando appena la cioccolata: aveva visto Daniel con le fantasie più disparate e assurde, chiedendosi molto spesso come gli permettessero di entrare in facoltà.

La vie en rose - parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora