capitolo venti

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RAFAEL


Battè lo shaker sull'angolo del bancone, tirando poi il tappo e versando il cocktail in un bicchiere, prima di passarlo al ragazzo davanti a lui e vedendolo allontanarsi, mentre lui spostava l'attenzione sui due derelitti che stazionavano lì davanti: "Dovete stare per forza qui?" domandò Rafael, facendo vagare lo sguardo sui suoi due amici e cercando di ignorare la fantasia del completo che Daniel aveva quel giorno.

Rosso acceso e pieno di cuori bianchi.

"Devo affogare i miei dispiaceri nell'alcool" bofonchiò Alex, sistemandosi gli occhiali sul naso e piegando le labbra in un broncio: "La futura signora Simmons non vuole diventare la futura signora Simmons."

"Ma da quando in qua si chiede a una di sposarlo?" sbottò Daniel, poggiandosi con il gomito al bancone e scuotendo il capo: "Soprattutto una mai vista e conosciuta?"

Rafael li fissò, sbuffando e ascoltando distrattamente l'ordinazione del tipo accanto ai due derelitti, passandogli subito la bottiglia di birra richiesta: "Quando incontri colei che è la donna della tua vita" decretò Alex, puntando il dito con forza sul bancone e tirandosi su, sistemandosi la giacca e la camicia che indossava completamente aperta, in modo da rivelare la maglietta sottostante: "Lo capisci. Sai che esisterà solo lei e nessun'altra..."

Rafael rimase in silenzio, lasciando che le parole di Alex si arpionassero dentro di lui e sentendo il suo cuore aumentare velocemente i battiti: per lui esisteva solo e solamente Sarah, da quando l'aveva incontrata tutto il resto del mondo non esisteva più.

Significava quello? Significa che Sarah era la donna della sua vita?

"Devo solo farlo capire anche alla mia Xiang" continuò Alex, trascinandolo via dai suoi pensieri e facendogli aggrottare le sopracciglia: aveva già sentito quel nome, però non ricordava dove.

"Io ti ho portato qui perché volevo una spalla nel..." Daniel si fermò e Rafael alzò gli occhi al cielo, vedendo il suo migliore amico sistemarsi la giacca variopinta e poi passarsi una mano fra i capelli, mentre si girava verso le due ragazze che si erano avvicinate al bancone: "Ehi, ciao!" commentò, allungandosi verso quella che aveva un microvestito bianco che rivelava più di quanto copriva e i lunghi capelli biondo chiaro lasciati sciolti sulle spalle. La ragazza lo fissò, aprendo appena la bocca e Rafael quasi immaginò i pensieri che le attraversarono.

La ragazza fece vagare lo sguardo su di lui, ordinandogli una bottiglia di birra e poi se ne andò sui tacchi, parlottando con l'altra ragazza: "Ma che hanno le ragazze da queste parti?" bofonchiò Daniel, girandosi di nuovo verso di lui e fissandolo con il broncio.

"Ti sei mai fatto due domande sui tuoi completi?" gli domandò Rafael, scuotendo il capo e incrociando le braccia al petto: "Chi cazzo è Xiang?" chiese poi, spostando la sua attenzione su Alex.

Quel nome lo conosceva, era sicuro di averlo sentito da qualche parte...

"La futura signora Simmons."

Rafael inspirò, stirando le labbra in un sorriso che non aveva nulla di allegro o divertente e sentendo il 'grazie al cazzo' proprio sulla punta della lingua. Aprì la bocca, pronto a esternare quelle tre parole ma avvertì una presa sul braccio, venendo strattonato verso il bancone: "Ciao" cinguettò una ragazza, saltando sul posto e fissandolo con le labbra dipinte piegate in un sorriso.

La guardò, sbattendo le palpebre e fissandola: la conosceva? Forse sì.

Di sicuro lei conosceva lui, ma il suo volto non gli diceva niente.

La vie en rose - parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora