53 - Rancori tra famiglie

491 49 4
                                    

30 ottobre 2002 (Settima Parte)

Salimmo le scale che conducevano a casa Botina mano nella mano, entrambi tesi, anche se per due motivi diversi: Stefano probabilmente non aveva nessuna intenzione di affrontare Furio Botina, mentre io temevo che scappasse di nuovo, pronto ad affrontare l'Alto Consiglio.

In cima alla scalinata il Lupo Bianco si fermò, sospirando nel notare la casa e lo stipite con scritto " Ca' Botina", come se entrare gli costasse una fatica immensa.

- Io non devo nulla a quell'uomo...- mormorò non so se a me o a sè stesso, e poi guardandomi aggiunse: - Ma devo molto a Potter e Bea, per cui entrerò...- Io annuii e, come per rassicurarlo, gli accarezzai il viso. Lui si appoggiò alle mie dita infreddolite e concluse:- ...ma sarà un incontro breve.-

Entrò nella vecchia casa senza bussare, stringendomi la mano. Serena e Beatrice erano sedute sul divano, Marco era in piedi vigile dietro di loro, Furio invece stava accanto al camino, reggendosi al suo bastone, fissando il fuoco in attesa.

Il nostro ingresso attirò gli sguardi di tutti i presenti, soprattutto quello ghiacciato dell'Egemone che fissava il mio Compagno come se avesse visto uno spettro. Non so se fu il rancore o forse la necessità di avere risposte in fretta, ma Stefano non attese un secondo per assalirlo verbalmente: -Voglio sapere quello che mi hai fatto...- e sollevando la maglietta irritato domandò:- Cos'è questa dannata runa? A che serve?-

Furio lo fissò in silenzio senza proferire parola, come se ancora dovesse abituarsi al vederlo cosciente e furibondo. Fu Marco a spiegare pazientemente, mentre chiudevo la porta alle nostre spalle:- Mi ha spiegato che fa parte del rituale della Fenice...per quanto tu possa essere bravo a controllare il fuoco, questo ti consumerà se esageri. Quella runa protegge gli Stregoni del Fuoco della nostra famiglia da sempre...evita che usino troppo potere.-

La spiegazione sembrò infastidire Stefano che mi attirò nuovamente dietro di sè sospettoso:- Cioè mi avete messo un guinzaglio?! -

Il biondino alzò gli occhi al cielo e commentò sarcastico:- Per salvarti la vita De Leonibus, visto che negli ultimi mesi hai ignorato palesemente i tuoi limiti...-

- I miei limiti li decido io...- ruggì Stefano, ignorando le parole dell'amico e fissando il vecchio accanto al camino aggiunse con rancore:- Non lui.-

A quelle parole Furio commentò con voce roca e il volto impassibile, se non per le rughe degli anni che lo solcavano:- Sembri uscito da un incubo, sei la sua copia vivente ...-

Il mio Compagno fece un passo avanti e ribattè velenoso:- Intendi del lupo che hai bruciato vivo prima che tuo figlio lo finisse con delle pallottole d'argento?-

Lo sguardo ghiacciato sembrò indifferente, ma un sorriso nostalgico comparve sul suo viso: - Però hai il temperamento di lei...- e detto questo, senza preavviso, alzò una mano dal bastone, la agitò in aria ed una palla di fuoco schizzò fuori dal camino diretta verso di noi.

Stefano si parò davanti a me per nulla impensierito e l'afferrò al volo, dissolvendola in una nube di fumo e notando ciò il sorriso del vecchio aumentò mentre dichiarava soddisfatto: -... e decisamente il suo sangue nelle vene.-

- Intendi della donna che hai fatto prigioniera per anni? Della figlia che hai abbandonato in fin di vita all'Alto Consiglio?- ruggì Stefano ed io notai che sopra i suoi muscoli tesi, le sue vene sembravano avere un bagliore rossastro.

A quelle parole il sorriso sparì dal volto del vecchio, e comparve un tremore nei suoi gelidi occhi: - Di che stai parlando? -

- Non puoi fare giochetti con me Botina...io so chi sei e cosa hai fatto. Sei un assassino...anche del tuo stesso sangue. - e mentre parlava Stefano si voltò impercettibilmente verso Beatrice e fui certa sapesse del suo passato.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Jan 25 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Wizard - The W seriesWhere stories live. Discover now