Momenti strani in classe

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Oggi la professoressa di psicologia stava parlando su come la sofferenza ci cambi e su come sarebbe la vita senza essa.
Diceva abbastanza cose in conflitto con il mio pensiero e,vedendomi visibilmente seccata dalle sue parole,appena sbuffai, essa si interruppe e mi interpellò chiedendomi di esprimere la mia opinione.
Così mi alzai,schiarii la voce e,mentre l'intera classe si voltò verso di me,cominciai a parlare con tono pacato:
" Ogni singola persona è fatta di sofferenza e,le cicatrici che ci portiamo appresso ci rendono proprietari di un'anima piena di vita."
"Spiegati meglio" mi disse.
"Gli esseri umani vivono sopportando il peso del passato e dei ricordi.
Proprio come se avessimo un macigno che ci affonda il cuore, che lo trascina giù, che ci fa annegare. Spesso è il carico di dolore che lo accompagna a renderlo insopportabile,causando magari depressioni o voglia di farla finita; ma io voglio chiedervi: non è forse ciò che abbiamo vissuto che determina ciò che siamo?"
«Intendi dire che le esperienze ci fanno trovare noi stessi,disegnando ciò che siamo?» domandò una mia compagna.
«Esattamente. Se ti privassero della tua memoria,continueresti ad essere la stessa persona che sei ora?
Quale sarebbe il tuo vero io?
La visione della vita, di tutto ciò che conosci, cambierebbe in un istante; i comportamenti, i pensieri...
Cosa saremmo senza l'amore dato e quello ricevuto? Senza il dolore subito, senza la gioia provata?»
In aula calò un gelido silenzio assordante e fastidioso.
Mi guardai intorno e vidi solo facce attonite e respiri trattenuti.
Nessuno voleva fermarsi ad immaginare, nessuno aveva il coraggio di proferire parola.
La tensione si sentiva sulla pelle.
«Il passato non tornerà,ma noi siamo il risultato di esso,la realizzazione del suo progetto» proseguii.
«Il nostro futuro dipende solo dal sapere dimenticare al tempo giusto, quanto il ricordare al tempo giusto. Abbiamo bisogno di luce ma anche di oscurità. Abbiamo bisogno di coraggio,di dolore,amore,gioia,preoccupazione, ansia...
Siamo liberi di provare tutto ciò che vogliamo,quando e dove vogliamo.
È questo che non ci rende pedine.
È questo che ci differenza l'uno dall'altro, forse è questa la libertà.»
Appena conclusi la professoressa mi scrutò, prima ,con curiosità e,dopo un po', disse sorridendo: "mi hai dato proprio una bella lezione,hai tante qualità che ti piace tenere nascoste".
Risposi con uno sguardo carico di soddisfazione,mi sedetti e contemplai il silenzio pensieroso che si era creato fra i banchi,nulla di più bello,solo riflessioni,nulla di più.



Ciao picciotti/e ❤
Mi sono accorta che siamo più di 6.700 lettori,che dire,grazie,grazie di tutto,siete fantastici❤
Al prossimo lunedì beddri/e ❤

Pensieri Di Un'adolescente GrassaWhere stories live. Discover now