Kiss and answers

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Oggi è il grande giorno, finalmente dopo tre giorni passati a metterci d'accordo siamo riusciti a trovare la giornata giusta per uscire tutti e quattro.
Rafa non sta più nella pelle, continua a tempestarmi di messaggi, mentre io fisso l'armadio aperto davanti a me. Non so proprio cosa mettermi.

Decido di indossare una canottiera bianca e un paio di shorts a vita alta di jeans, da quel che ha detto Rafa James ama le ragazze semplici, quindi non ho problemi.
Sono le 14:30, tra mezz'ora devo incontrami con Rafa al parco vicino al centro.

Sospiro e mi guardo allo specchio e una serie di domande si fanno spazio nella mia mente. Hai davvero voglia di uscire con un nuovo ragazzo? E se poi non ti piace? E se non si presenta neanche?
Decido di uscire per non pensare a tutte queste paranoie.

Mentre cammino penso all'ultimo primo appuntamento che ho avuto. L'ansia che avevo quel giorno non è minimamente paragonabile a quella che ho ora. Stavo quasi per vomitare.
Ora invece mi sento solo un pochino tesa, nulla di che.
Forse perchè quella volta, quasi due anni fa, mi sono fatta prendere dalle paranoie. Ora no. Ora mi sto controllando.

Arrivo al parco e aspetto Rafa su una panchina, fa davvero caldo e in questo momento vorrei essere in una piscina a rilassarmi al fresco.
Stringo il cellulare fra le mie mani e vedo Rafa avvicinarsi. Ha un sorriso che va da un orecchio all'altro.
"CIAO AMICA!" Urla e mi abbraccia. Ha un'allegria quasi contagiosa e mi ritrovo a sorridere in pochi secondi.

"Ei amichetta. Pronta per il fatidico giorno?" Rido e vedo la sua espressione cambiare. Da felice diventa spaventata.
"Sì, cioè no. Cioè sì. Non lo so." Attacco di ansia. Tipico.
"Dai calma! Vi piacete e si vede!" La stringo a me, mi sento come una psicologa in questo momento.
"E tu e James invece?" Mi guarda ammiccando.
"Ci siamo parlati due volte, lavora molto e quindi non ha molto tempo per messaggiare." Le ricordo.
"Mh giusto, ma oggi almeno potrete conoscervi bene. ODDIO ECCOLI." Si alza di colpo dalla panchina facendomi spaventare.

Due ragazzi ci vengono incontro. Uno è Lucas, è moro con gli occhi marroni, è davvero carino.
James invece è biondo con gli occhi azzurri.
Sono entrambi alti e si vede che vanno in palestra. Non sono troppo muscolosi, ma hanno il fisico giusto.

"Ei, piacere Lucas." Ci sorride e quando incontra gli occhi di Rafa sorride ancora di più. Che dolce.
"Io invece sono James." Sorride dolcemente. Ha proprio un bel sorriso e delle belle labbra. Sta guadagnando punti.
"Piacere io sono Natalie, ma chiamatemi Nat." Mi giro verso Rafa per vedere se è ancora tra noi, ma evidentemente no. Le do una piccola gomitata.
"Emh sì, io sono Rafaella. Anche se mi conoscete già." Ride e arrossisce leggermente. Quando è in imbarazzo diventa molto tenera.

Dopo un'oretta passata a parlare tra di noi Rafa e Lucas decidono di andare a fare un giro da soli per "conoscersi meglio". Così io e James iniziamo a camminare nel parco.

"Allora, so che è da tanto che sei single." Mi dice guardandomi. Non possiamo parlare di altro?
"Sì.. tu invece?" Cerco di far ricadere l'attenzione su di lui.
"Mh da un mesetto." Annuisco.
"Rafa mi ha detto che ami il calcio." Sorrido, adoro i ragazzi che amano quello sport.
"Sì, se fosse per me sarei a tutte le partite del Barcellona, ma il lavoro mi tiene troppo occupato." Fa labbruccio.
"Capisco." Dico guardando avanti a me.
"Tu invece deduco che sei andata a parecchie partite nè?" Ride e mi vien voglia di andarmene. Ma mi trattengo.
"Mh sì, a qualcuna.." faccio la vaga. In realtà ogni volta che c'era una partita io e Nicky eravamo là in prima fila.
"E ora scommetto che non ci andresti neanche sotto tortuta." Mi da una gomitata scherzosa. Sta cercando di fare il simpatico senza buoni risultati.
"In realtà sono andata all'ultimo allenamento a porte aperte." Lo spengo. Annuisce e sembra cambiare espressione.

"Quindi i tuoi vivono in Inghilterra?" Gli chiedo bevendo il frappè che ho preso poco fa in gelateria. Avevamo troppo caldo per rimanere nel parco e quindi ci siamo rinchiusi nel primo posto che abbiamo trovato.
"Già. Ma a me non faceva impazzire quel posto. Preferisco la Spagna." Dice guardandomi.
"Mi piacerebbe andarci, oltre a New York non ho visitato molti posti." Lui sorride come colpito da un'idea.
"Se vuoi più avanti ti ci porto! Andiamo dai miei e trascorriamo una settimana là!" Sorride entusiasta.

"Emh.. sì, perchè no." Non fare la scortese. Mi ripeto nella testa.
"Ok allora è deciso." Mi accarezza la mano. Un piccolo sorriso si fa spazio tra le mie labbra.
Dopo una mezz'oretta Rafa mi dice che sta tornando a casa, quindi decido di andarle incontro.
Appena usciti dalla gelateria James, che si è offerto di accompagnarmi, mi afferra la mano e facendo finta di niente continua a camminare.
Passiamo tutto il tempo a parlare di stupidate, da quali cartoni vedevamo da piccoli a qualè il nostro animale preferito.

"Eccoci qua." Sorrido. Lui mi si posiziona davanti e guarda un attimo per terra.
"È passato in fretta oggi." Dice riportando lo sguardo su di me. In effetti è vero.
"Mh sì." Sorrido dolcemente. "Quando ci si diverte il tempo passa velocemente." Dico.
"Che ne dici di uscire un'altra volta?" Mi dice abbassando un po' il tono di voce, riconosco che è un po' timido.
"Certo!" Dico un po' troppo entusiasta forse.

"Molto bene." Sorride e si avvicina piano alle mie labbra. Aiuto.
Decido di rimanere ferma, non so come comportarmi. Per fortuna fa tutto lui e mi ritrovo le sue labbra sulle mie.
È un bacio dolce e innocente, niente lingua ne aggiunta di palpatine, un classico "primo bacio da primo appuntamento".
Quando ci stacchiamo sorridiamo entrambi e lui mi bacia la fronte.
"Ciao piccola, ci sentiamo." Sorride e si incammina verso casa.

Ancora un po' sulle nuvole per il bacio entro nel giardino di Rafa. Dovrebbe essere qui a momenti, quindi mi siedo sulla panchina posta vicino alla piscina e l'aspetto.
Il rumore della porta che si chiude attira la mia attenzione e mi volto.

"Ei. Allora? Comè andato il fatidico appuntamento?" Mi chiede Neymar con un ghigno.
"Ora sei tu lo stalker. Chi ti ha detto che siamo usciti oggi?" Chiedo con il suo stesso ghigno. So perfettamente che Rafa non gli parlerebbe mai di queste cose.
"Ho sentito Rafa parlarne al telefono." Fa spallucce e si siede difianco a me.
"Allora ti ha baciata?" Chiede indifferente.
"Cosa te ne importa?" Faccio una faccia stranita. Io non vado a farmi gli affari suoi sulla sua relazione con Stefany.

"Scusami!" Ride. "Allora, ti ha fatto divertire come ti ho fatta divertire io al nostro primo appuntamento?" Chiede guardandomi.
"Ripeto. Cosa te ne importa?" Chiedo facendo un sorrisino. So che lo sta facendo apposta.
"Era solo curiosità." Fa spallucce.
"E a te Stefany ti ha fatto star bene come ho fatto io?" Chiedo imitandolo.
"Al tuo contrario io so la risposta." Mi sfida.
"Anch'io so la risposta." Dico guardandolo negli occhi accettando la sfida.

Lui sorride e scuote la testa.
"Devo andare a prendere Davi, ci vediamo." Si alza e mi saluta con la mano per poi andare in garage lasciando il discorso in sospeso.
Ora sono sola e curiosa di sapere se la sua risposta combaciava con la mia.

Bed of lies |Neymar| Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang