Afraid

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Sono quasi le due e sono esausta. Il locale è semivuoto e Noah ed io stiamo pulendo i tavoli.
"Voglio buttarmi nel letto e dormire per sempre." Sospira Noah raccogliendo un tovagliolo accartocciato per terra.
"Credo che potrei addormentarmi in questo preciso istante." Scherzo.
"Stavo pensando, visto che domani mi fai il piacere di venire a fare colazione con me, che ne dici se ti restituisco il favore portandoti a casa stasera?" Mi sorride strofinandosi le mani sul grembiule.
"Sei gentilissimo, ma sono già d'accordo con.. un'altra persona." Mi schiarisco la voce evitando di guardarlo negli occhi. Potrei benissimo dirgli che mi accompagna Ney, ma non voglio che mi fraintenda o altro, così resto sul vago sperando che non approfondisca il discorso.
"Neymar vero?" Dice cupo. Piano fallito.
Annuisco semplicemente e lui sospira, così alzo lo sguardo e lui si avvicina.

"Nat senti.." mi appoggia una mano sulla spalla e fa il classico sguardo di chi vuole fare un discorso sul senso della vita e soprattutto sul non farsi usare dal proprio ex. Così decido di bloccarlo.
"So quello che stai pensando, ma ti sbagli. Vuole solo darmi un passaggio, niente di più. Non mi sto facendo usare o altro. Tranquillo." Mi allontano e appoggio sul bancone il blocchetto su cui di solito segno i vari cocktail che i clienti ordinano.
"Non è quello.. è che.." non finisce la frase e scuote la testa. "Niente. Dai andiamo a casa, è stata una lunga serata."
Annuisco e mi dirigo verso lo spogliatoio. Mi cambio e prendo la borsa e quando esco trovo Noah davanti alla porta principale già pronto per andare.

Appena usciamo una macchina nera si ferma davanti a noi e subito riconosco chi c'è dentro. Ney mi sorride e fa segno di salire.
"Ci vediamo domani." Sorrido a Noah che ricambia.
"Alle dieci?" Mi chiede.
"Alle dieci." Annuisco e salgo in macchina e appena chiuso lo sportello Ney parte a gran velocità.

"Hai fretta?" Chiedo guardandolo.
"Si, voglio sbarazzarmi di te il prima possibile." Dice ridendo e io gli do un pugno sulla spalla.
"Domani inizi alle dieci?" Mi chiede appoggiando una mano sul mio sedile. È pericolosamente vicino alla mia coscia ma faccio finta di niente.
"No, alle dieci vado a fare colazione con Noah. Spii le mie conversazioni?" Chiedo ridendo.
"Ero a due centimetri da voi, è normale che io abbia sentito. E come mai uscite insieme?"
"Deve parlarmi di una cosa importante." Faccio spallucce e accendo la radio, alzando il volume quando sento partire tranquila di jbalvin.
Ney abbassa velocemente il volume e mi guarda.
"E cosa ci sarebbe di così tanto importante da dirti?" Lo guardo confusa, ma lui sembra non accorgersene.
"Se lo sapessi non andrei a fare colazione con lui. Non credi?"
"Mh. E dove andate?"

"In un posto magico." Scherzo, ma lui rimane impassibile. "Da starbucks." Dico annoiata.
"Wow, un classico." Alza gli occhi al cielo e io lo imito.
"Dimmi un po'.. stasera hai bevuto un cocktail di antipatia e acidità? Sei insopportabile."
"Probabile, visto che ho bevuto quello che mi ha fatto il tuo amichetto."
Scuoto la testa e sospiro.
"Sei per caso geloso?" Chiedo alzando la voce e cercando di non sorridere.
"Cosa? Io? No! Assolutamente. Cosa ti salta in mente? Io geloso di quello lì? Ma per favore!" Sbuffa ridendo.
"E allora come mai ti interessa tanto il fatto che usciamo?"
"Semplicemente quel tipo non mi convince. Sembra troppo tenero con te. Potrebbe avere cattive intenzioni." Dice svoltando nella via di casa mia.
"Tu guardi troppi film caro."
"E tu sei troppo amichevole cara." Ribatte guardandomi.

"Grazie per il passaggio. Se Noah domani decide di approfittarsi di me ti faccio uno squillo." Dico aprendo lo sportello.
"Che simpaticona. Buona..."
"Natalie!" Neymar viene interrotto da una voce alle nostre spalle.
"Oh no.." dico voltandomi, trovando un James chiaramente ubriaco che avanza verso di noi.
Neymar spegne la macchina, ma gli faccio segno di non scendere, peggiorerebbe solo le cose.
"Cosa ci fa lui qua?" Dice James guardando Ney in cagnesco.
"Mi ha solo accompagnata a casa. Non ti agitare. Ora vado a dormire che sono esausta. Ciao." Faccio per andare verso la porta ma James mi afferra per un polso girandomi di forza.
Sento la portiera di Neymar aprirsi, ma lo fermo.

"Vai a casa per favore. Se succede qualcosa ti chiamo. Ok? Me la cavo da sola, davvero." Gli dico rassicurandolo.
"Nat.."
"Non l'hai sentita? Lasciaci soli!" Dice James biascicando e ridendo leggermente. Puzza di alcool da fare schifo e a guardarlo mi viene quasi la nausea.
"Sia chiaro che lo faccio solo per lei. Ciao nana. Falle del male e giuro che non vedrai più la luce del sole."
Dopo pochi secondi la macchina di Ney è già sparita e io sospiro. È ora di vedersela con l'ubriacone.
"Che nome è nana? Che coglione." Dice scoppiando a ridere. Decido di far finta di non aver sentito.
Appena apro la porta lui si fionda dentro e ci sediamo sul divano. Lo guardo invitandolo a parlare.
"Dobbiamo parlare. Sono stato un coglione, stasera non ho fatto altro che pensare a te."
"Sul serio? Credi di risolvere tutto in questo modo? Prima mi lasci sola come un cane per andare da non so chi e ora arrivi ubriaco perso dicendomi che dobbiamo parlare? E comunque bel modo di pensarmi, hai bevuto come una spugna quando potevi benissimo venire al locale e chiarire con me." Puntualizzo furiosa.
"Non volevo disturbarti mentre lavoravi.." dice mettendo una mano sulla mia, ma la sposto velocemente.

"E allora hai deciso di disturbarmi adesso? James, ti prego, torna a casa. Ne parleremo quando tu sarai sobrio e quando io avrò voglia. Ok?"
"No! Voglio parlarne ora! Ho fatto una stronzata e lo so. Ti prego nat perdonami.." sembra chiaramente dispiaciuto e io non so cosa fare.
"Possiamo parlarne un altro giorno? Ti prego. Voglio che tu capisca tutto quello che dico." Cerco di non sembrare arrabbiata, magari in questo modo si convince e se ne va.

Infatti in men che non si dica si alza barcollando e si dirige verso la porta, mentre io resto spiazzata sul divano.
"Se questo ti rende felice. Allora a domani." Dice girandosi verso di me.
"A..presto." Dico annuendo.
"Buonanotte." Dice avvicinandosi a me.
Lo guardo confusa ma lui si fionda sulle mie labbra. Appena sente che ricambio il bacio mi mette contro al muro e inizia a toccarmi e palparmi con forza. Cerco di allontanarlo, ma è troppo forte.
"James lasciami!" Dico mentre lui si fionda a baciarmi il collo rendendomi i polsi con una mano.
"Dai piccola.." dice con voce roca.
"Vattene!" Dico dandogli uno schiaffo e allontanandomi approfittando del momento in cui lui si è allontanato per togliersi la maglietta.

"Sei impazzita?!" Mi chiede sbraitando.
"Sei tu quello impazzito! Cosa stai facendo? Non ti riconosco! Vattene ti prego. Hai esagerato." Dico cercando di trattenere le lacrime. Lui scuote la testa e apre la porta.
"Me ne vado solo perché se no le cose finiscono male e domani non voglio pentirmene. Ciao Natalie." Dice allontanandosi.
Appoggio la schiena al muro e piano piano scivolo per terra mettendo la testa fra le mani e iniziando a piangere senza controllo. Quello non è il James che conosco. Mi ha fatto paura e il tuo fidanzato di solito non deve suscitare in te queste emozioni.

Mi accorgo di star tremando e mi spavento quando il mio telefono inizia a suonare. Guardo chi è sul display. È Neymar.
Decido di non rispondere, se mi sentisse piangere dovrei spiegargli tutta la storia e so che finirebbe molto male per James.

Bed of lies |Neymar| Donde viven las historias. Descúbrelo ahora