Saturday

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Dopo qualche oretta io e le mie amiche siamo tornate a casa. Mi sono scusata di nuovo con James, ovviamente sospetta che il mio umore sia cambiato per colpa di Neymar, ma per ora non mi ha fatto nessun interrogatorio al riguardo.
Ora sono sul letto a fissare il soffitto, sono le cinque del mattino e nonostante ciò non ho per niente sonno. Ho uno di quei famosi attacchi di depressione, in cui dal nulla ti deprimi e inizi a farti domande come "che senso ha la mia vita?".

In questi casi di solito chiamo mia mamma, ci mettiamo a parlare per ore finchè non mi sento meglio, ma ora non è il momento giusto, starà sicuramente dormendo e non voglio svegliarla.
È come se fosse la mia psicologa, ogni volta che litigavo con Neymar la chiamavo e lei mi aiutava a capire se avevo sbagliato qualcosa e come potevo rimediare, ovviamente la maggior parte delle volte dava solo la colpa a me, visto che adora Ney.
Decido di mandarle un messaggio "appena puoi chiamami, attacco di depressione." Dopo aver appoggiato il cellulare sul comodino chiudo gli occhi e in pochi istanti mi addormento.

Mi trovo in una stanza buia, l'unica fonte di luce proviene da una finestra posta sul soffitto. Mi guardo intorno e vedo un'ombra che si avvicina lentamente.
"Chi sei?" Chiedo con la voce tremante.
"Chi tu speri che io sia. Io sono il tuo vero amore, colui che ormai possiede il tuo cuore." Dice con una voce ovattata, la confusione inizia a farsi strada nella mia testa.
"Non capisco." Dico scuotendo la testa, lui emette una risatina.
"Non c'è nulla da capire." Dice scomparendo piano piano.

Mi alzo e con qualche difficoltà, visto che non ci vedo quasi niente, inizio a cercare una porta. Inciampo su qualcosa e mi abbasso a raccoglierla, è una chiave, ora non mi resta che trovare l'uscita e sono a posto.
Dopo qualche metro sento sotto le mie dita il freddo di una maglia, mi appresto ad aprire la porta e uscire.
"Finalmente mi hai raggiunto." Sorride la stessa persona di prima, solo che ora riesco a vederla chiaramente. Rimango spiazzata e non riesco a dire nessuna parola. È lui il mio vero amore?

"For all the times that you rain on my parade
And all the club you get in using my name"
La mia suoneria mi sveglia di colpo, ancora frastuornata dal sogno prendo il telefono e rispondo.
"Ciao amore!" È mia mamma, sorrido.
"Ciao mami!" Mi era mancata tanto la sua voce.
"Ok ora racconta tutto." Dice incitandomi. Così le racconto per filo e per segno i dettagli di tutte queste giornate.
"Beh prima di tutto voglio incontrare il tuo nuovo ragazzo!" Dice entusiasta facendomi ridere.

"Certo, appena diventerà una cosa più seria." Dico.
"Ti ricordo che Neymar me l'hai presentato dopo una settimana."
"Ci hai beccati al parco mentre ci stavamo baciando! È ovvio che te l'ho dovuto presentare." Dico imbronciata.
"Fa niente. Amore sei sicura di star bene? Non ti sento molto in forma." Dice preoccupata.
"Sì, sto bene. Solo che sono confusa, ho fatto un sogno strano." Le dico sbuffando e raccontandoglielo.
"Beh questo è il segno che devi seguire ciò che senti, credi che sia lui il tuo vero amore?" Sembra veramente una psicologa.

"Non lo so. Ti ricordo che fino a un anno fa ero convinta di aver trovato la mia anima gemella e guarda comè finita." Lei sbuffa.
"Ho solo un consiglio da darti, buttati. Non pensare troppo. Prima o poi troverai le risposte che stai cercando." Dice con tono dolce, la ringrazio e ci salutiamo.

***
I giorni sono passati velocemente, io e James ci siamo sentiti quasi ogni sera e quando gli ho parlato dell'uscita a quattro con Neymar e Stefany non sembrava molto entusiasta, ma ha comunque accettato.

Oggi è sabato, sì, quel famoso sabato. Stasera mi toccherà guardare le varie smancerie dei due piccioncini, ovviamente fingendo che tutto ciò vada bene.
Andiamo in un pub nel centro a bere qualcosa.
Sbuffo e riguardo per la quarta volta allo specchio, ho messo un vestito corto nero e attillato, abbinandolo a un paio di scarpe col tacco dello stesso colore.
Mi sono truccata più del solito, questa volta ho anche un rossetto rosso scuro.

Mi liscio il vestito e scendo al piano di sotto, James dovrebbe arrivare tra pochi minuti.
Vado su Instagram e la prima foto che mi compare è un selfie di Nicky e Dani a casa sua, stanno sorridendo abbracciati sul divano, sono davvero una bella coppia e lei è più felice che mai.
Vorrei trovare anch'io l'amore così facilmente, questa frase mi fa venire in mente il sogno dell'altra notte e deglutisco rumorosamente.
Per fortuna il clacson dell'auto di James mi distrae e esco di casa.

Salgo in macchina e lui mi sorride stampandomi un bacio sulle labbra.
"Come siamo belle stasera." Dice leccandosi le labbra e guardando la scollatura del mio vestito.
"Grazie." Arrossisco e lui mette in moto, che la serata abbia inizio.
In radio parte Sorry di Justin Bieber e io inizio a ballare cantando a squarcia gola.
"Davvero ti piace questa canzone?" Dice ridendo.
"È stupenda!" Rispondo.
"Io la odio. Non sopporto nessuna delle sue canzoni." E detto questo cambia radio.
"Se ci fosse stato qui Neymar lo avrebbe ucciso." Mi trovo a pensare.

In dieci minuti arriviamo al pub e scendiamo dalla macchina. Lui mi prende la mano e entriamo nel locale.
Neymar e Stef sono già al tavolo, lei è appoggiata al suo petto e lui le accarezza i capelli.
Quando ci vede trasale e sposta la mano sul tavolo, diventando serio d'improvviso.
"Ciao." Dice guardando solo me.
"Ciao." Sorrido a entrambi. Stef ricambia il sorriso e si presenta a James.

Prendiamo posto e mi ritrovo davanti Neymar, il tavolo è abbastanza piccolo e abbiamo le ginocchia una contro l'altra.
"Che prendi piccola?" Mi chiede James appoggiando la mano sul mio ginocchio.
"Mh una birra media." Dico sorridendogli.
"Ti ricordo che reggi poco." Interviene secco Neymar.
"Se mi ubriaco c'è James che mi aiuta." Gli sorrido e lui mi fulmina con lo sguardo, mentre James stringe la presa sul mio ginocchio.

"Dai Nat parlaci della tua esperienza a New York! Mi hanno detto che ti sei divertita, soprattutto all'inizio" Mi dice Stef con un sorrisino acido sulle labbra. Calmati Nat, non strozzarla.

Bed of lies |Neymar| Where stories live. Discover now