I'm nice

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Louis ti presento Colette; Colette, Louis," Harry dice sorridente. Louis vorrebbe dargli un pugno.

"Ciao." Louis risponde con disinteresse alla ragazza che è praticamente incollata ad Harry. Il sorriso ricoperto da un rossetto rosso sparisce al tono di Louis. Non gli interessa.  "Lei non può stare qui, Harry, dovremo esibirci tra neanche tre ore-"

"Hanno fatto un eccezione per Col," Harry lo interrompe e lo guarda male. Louis non sa se vomiterà prima a causa di quel soprannome orribile o a causa dello sguardo che Colette gli indirizza. "Può stare nel backstage. Stasera tornerà in albergo con me, e domani prima di partire lei prenderà un taxi per tornare a casa. Facile."

"Piacere di conoscerti.. Lewis?" Colette chiede, porgendo la mano a Louis così che possa stringerla. Lui sbuffa ma acconsente a stringerle la mano.

"Louis," la corregge lasciandole la mano e pulendosi poi sui sui jeans. Lei gli restituisce un sorriso falso e il braccio che ha arpionato per tutto il tempo finalmente molla la presa quando lei decide di avvicinarsi a Louis.

"Siete davvero fantastici, amo le vostre canzoni anche se Harry è definitivamente il mio preferito." Harry ghigna alle sue parole e Louis vorrebbe tanto spedirla a calci su un altro pianeta. "Voglio dire, guarda che capelli!"

"Già," Louis concorda, provando a comunicare telepaticamente con Harry per chiedergli di portare via questa 'cosa' dal palco ma a quanto pare Harry è troppo preso a sorriderle per notare Louis.

"E i suoi tatuaggi," Colette parla con un volume troppo alto, pensa Louis. Tanto vale prendere un megafono ed annunciarlo al mondo intero.

"Li ho visti."

"E non dirlo a nessuno, ma è fantastico a letto-"

"Oh, ma guarda che ora si è fatta!" Louis si sbatte una mano sulla fronte come se fosse arrabbiato con se stesso."Devo andare ad aiutare Zayn con... l'esfoliante."
Harry lo guarda confuso ma Louis forza un sorriso e se ne va prima che che Harry posso dire anche solo una parola. Continua a camminare finché non arriva nei camerini, dove si chiude dentro e scivola contro la porta con le mani a coprirsi il volto.

"Dannata Colette, dannato Harry," Louis mormora. "Stupida vita. Stupido Niall. Stupido Hotel. Stupida  Barcelona."

Non passano neanche cinque minuti prima che qualcuno bussi alla porta, Louis sussulta, si alza, e pulito il viso con la manica e apre la porta. Se ne pente immediatamente.

Harry gli sorride. "Hey, Lou. Posso entrare?"

"Uh," Louis 'risponde' stupidamente ma a quanto pare Harry pensa che  'uh' si traduca con 'sì' e scostato Louis entra e si siede sulla sedia più vicina.

Ma perché entrano tutti in camera sua e per giunta senza invito?

"Um.. Che c'è, Harry?" Louis chiede, perché è stranito e al tempo stesso sorpreso che Harry si sia presentato alla sua porta. È anche felice del fatto che abbia lasciato lì quella sgualdrina. Louis realizza che non dovrebbe chiamarla così ma è più forte di lui. Ha un aura da sgualdrina, pensa.

"Niente volevo solo vedere come stavi."

"Non dire stronzate; cosa vuoi?" Louis perde facilmente la pazienza.

"Voglio che la smetti di comportarti come uno stronzo con Colette," Louis lo guarda con gli occhi sgranati.

"Scusami?"

"Mi hai sentito."

"Non mi sono comportato da stronzo." Louis si difende sbuffando e incrociando le braccia al petto.

"Beh, potresti provare ad essere più simpatico? È già nervosa di suo per il fatto che dovrà conoscere gli altri e tu non stai migliorando la situazione." Harry si è alzato in piedi e guarda Louis con disperazione.

"Mi dispiace se non sono abbastanza per i suoi standard, ma francamente non vedo perché dovrei essere più gentile con lei." Louis risponde, allontanandosi da Harry e guardando il muro davanti a sè. Perché devono sempre litigare?

"Um, Non so - forse perché lei mi interessa?" Esclama Harry e Louis sa per certo che se non stesse parlando con Harry adesso avrebbe le mani nei capelli e la faccia rossa. Louis guarda più intensamente il muro.

"No."

"Louis!"

"Harry. Non puoi venire qui dopo avermi ignorato per giorni e dirmi di essere carino con la tua piccola-" Louis si ferma, prende respiri profondi prima che possa dire qualcosa di cui si pentirà. Le sue mani cominciano a tremare.

"La mia piccola cosa?" Sembra che Harry si stia divertendo ad esasperarlo.

"Puttana," Louis respira, e -oh si sente così bene- Harry boccheggia come se si aspettasse che Louis la chiamasse 'cupcake' o qualche cosa del genere. Louis finalmente si gira ed incontra i suoi occhi, che al momento sono fiammeggianti di rabbia.
"Harry, come puoi aspettarti che io sia dolce e carino con lei dopo... Dopo tutto?"

"Penso che me lo devi, mi merito di essere felice e sto andando avanti."

"Si, ma troppo velocemente. È come- come se non te ne fosse mai importato niente." La voce di Louis si spezza, ma no, non piangerà davanti ad Harry.

"Mi importava ma nel momento in cui ho realizzato che probabilmente l'hai fatto solo per prenderti gioco di me e dei miei sentimenti; beh, ho capito che non valeva la pena starci male perché è ciò che volevi. Così quando ho conosciuto Colette non ho esitato." Harry sta parlando con così tanta calma che LOUIS comincia a spaventarsi.

"Haz non ho mai voluto ferirti." Harry lo guarda quando sente quel soprannome. " io ti amavo- anzi no, io ti amo."

"Hai sicuramente un modo strano di dimostrarlo."
Louis abbassa la testa sconfitto quando Harry mormora qualcosa sull'essere almeno educato con Colette e poi lo sente uscire.
Non si scomoda neanche a chiudere la porta a chiave.
Piange e basta.

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Povero Lou davvero mi spezza il cuore :(

All the love Andy xx

Catfish Larry [italian translation] Where stories live. Discover now